Finti tecnici di acqua e gas, presi ladri seriali d’appartamento

Materiale sequestratoSi fingevano tecnici dell’azienda di distribuzione dell’acqua o del gas e, insieme ad altri complici travestiti da agenti della Polizia municipale, si presentavano a casa delle vittime e dopo aver inscenato un’emergenza all’interno dell’appartamento, con uno stratagemma si facevano consegnare soldi e gioielli.

Proprio con questa tecnica hanno agito le tre persone arrestate dagli agenti della Squadra mobile di Biella in collaborazione con quelli della Sottosezione della Polizia stradale di Novara Est.

Durante un colpo messo a segno a Mantova si erano finti tecnici del gas e, dopo averlo spruzzato in casa con delle bombolette, hanno detto di temere un incendio nel quale si sarebbero potuti bruciare tutti i soldi e rovinare i gioielli che erano nell’appartamento.

Erano mesi che in città molte persone, in particolar modo anziani soli, denunciavano truffe di questo tipo, sulle quali gli investigatori della Mobile biellese stavano indagando, condividendo con i colleghi della Polizia stradale i numeri di targa delle auto utilizzate dai malviventi, scoprendo così che erano palesemente falsificate.

Proprio questo particolare ha tradito i tre criminali che, mentre transitavano in autostrada, sono stati notati da una pattuglia della Stradale che si è accorta della targa evidentemente falsificata.

A quel punto i poliziotti hanno deciso di seguire l’auto e nel frattempo hanno allertato i colleghi della Mobile che li hanno raggiunti in pochi minuti.

All’altezza della barriera autostradale di Rondissone (Torino) è scattata la trappola: mentre l’auto pedinata era incolonnata al casello gli agenti sono intervenuti per effettuare un controllo.

Alla vista della Polizia i criminali hanno tentato la fuga speronando prima l’auto che avevano dietro e poi quella che li precedeva, ma non sono riusciti a superare il blocco formato dalle macchine dei poliziotti, che nel intanto avevano chiuso l’uscita del casello.

Nonostante fossero circondati i criminali hanno tentato il tutto per tutto scagliandosi contro i poliziotti che però sono riusciti ad immobilizzarli.

I sospetti che si trattasse proprio dei truffatori seriali sono stati dissipati dopo aver perquisito la loro auto, nella quale sono stati trovati 11.700 euro in contanti, gioielli, una divisa della Polizia municipale, radio ricetrasmittenti, un lampeggiante blu del tipo in uso alle Forze dell’ordine, alcune targhe false, attrezzi utili allo scasso e indumenti utilizzati per camuffarsi.

Nel corso dell’indagine gli investigatori hanno poi appreso che proprio quella mattina era stato messo a segno un furto ai danni di una coppia di persone anziane di Mantova, realizzato sempre con le stesse modalità.

Progetto I-can: la cooperazione internazionale contro la ’Ndrangheta

Sono 11 oltre all’Italia, i Paesi che hanno aderito al progetto Interpol I-Can (Interpol cooperation against ’Ndrangheta); e nel frattempo anche Belgio, Olanda e Polonia hanno manifestato l’intenzione di aderire a questa rete contro lo sviluppo di una delle mafie più pericolose al mondo; un progetto che vede Europa, Nord America e Paesi dell’area del Pacifico uniti nella lotta alla criminalità organizzata calabrese che ha ramificazioni in tutto il pianeta.

Lo scopo del progetto, coordinato dalla Direzione centrale della polizia criminale, è quello di realizzare un network efficace quale strumento per un dialogo sostanziale e concretamente operativo; accrescere la conoscenza del fenomeno della ‘Ndrangheta nelle sue specificità meno note; rafforzare lo scambio informativo multilaterale anche attraverso l’utilizzo dei più evoluti strumenti di analisi; organizzare e coordinare operazioni internazionali volte ad individuare, sequestrare e confiscare gli asset finanziari ed economici riconducibili alla ‘Ndrangheta; localizzare ed arrestare ovunque nel mondo i suoi pericolosi latitanti; identificare nuove tendenze di infiltrazione nell’economia legale.

Accordo bilaterale tra le Polizie italiana e albanese

Accordo bilateraleOggi a Roma presso il Viminale, si è svolta la prima riunione del tavolo permanente tra il capo della Polizia, Franco Gabrielli e il capo della Polizia albanese Ardi Veliu.

L’incontro scaturisce dalla sottoscrizione, avvenuta nel dicembre scorso, di una dichiarazione d’intenti fra il Dipartimento della pubblica sicurezza e la Direzione generale della Polizia di Stato albanese.

Attività congiunte di carattere tecnico-operativo e indirizzi strategici per la realizzazione di obiettivi comuni di sicurezza sono lo scopo dei vertici delle due Polizie che si confronteranno ogni 6 mesi; l’attuazione delle linee di indirizzo saranno curate dal punto di contatto italiano del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia.

Nella riunione è stata siglato tra le parti anche un nuovo protocollo operativo che andrà a sostituire quello del 2012; la firma è finalizzata a compiere servizi di sorveglianza aerea in territorio albanese, con la collaborazione della Guardia di finanza, per l’individuazione e l’eradicazione delle coltivazioni di cannabis e servizi di sorveglianza marittima per contrastare i traffici illeciti via mare che interessano i due Paesi, con elicotteri e aeromobili a pilotaggio remoto.

All’incontro erano presenti, inoltre, l’ambasciatore italiano in Albania, Fabrizio Bucci e l’ambasciatrice albanese in Italia, Anila Bitri Lani e il vice ministro dell’Interno albanese Julian Hodaj.

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio presso la Direzione centrale della polizia criminale, con un tavolo tecnico-operativo presieduto dal vice capo della Polizia Vittorio Rizzi.

I temi affrontati hanno riguardato campi strategici quali quelli della lotta alla criminalità organizzata, della corruzione e dell’immigrazione clandestina con l’intervento del direttore centrale dell’Immigrazione e delle Frontiere Massimo Bontempi che ha fornito un’analisi dei flussi migratori attraverso la rotta balcanica.

Altro tema è stato quello dell’attività di contrasto al narcotraffico che ha visto altresì l’intervento del direttore centrale dei Servizi Antidroga Antonino Maggiore.

L’occasione è stata utile anche per dare atto degli eccellenti risultati raggiunti sul campo in virtù della collaborazione delle Forze di polizia dei due Paesi grazie anche alle varie edizioni della campagna sorvoli effettuata in Albania a cura della Guardia di finanza testimoniati, nell’ultimo quinquennio 2016-2021, da una sensibile diminuzione dei sequestri di marijuana proveniente dall’Albania che raffrontati, inoltre, al dato nazionale fanno registrare un calo dell’incidenza dal 40% del 2016 al 5,70 % del 2020.

Grande soddisfazione è stata espressa dalle delegazioni dei due Paesi a questa prima riunione che segna il primo passo per una ulteriore crescita della collaborazione di polizia, con la definizione di prime intese volte a costruire dialoghi interdipartimentali tra le strutture operative delle due nazioni.

Roma: medici ed infermieri della Polizia vaccinano gli over80

La settimana scorsa è iniziata anche nel Lazio la campagna di vaccinazione contro il Covid19, riservata agli ultraottantenni, con circa 460mila dosi di vaccino da somministrare a una fascia di popolazione particolarmente fragile.

Per contribuire a velocizzare la distribuzione del vaccino, la Polizia di Stato ha messo a disposizione donne, uomini e mezzi della Direzione centrale di sanità, che, normalmente, si occupa di tutelare la salute degli operatori di Polizia, ma che, in questo momento, è stata messa al servizio dei cittadini romani.

Capo della Polizia firma il Protocollo con la Regione LazioGrazie al protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Lazio, Polizia di Stato e Azienda sanitaria locale Roma 2, oggi pomeriggio si sono aperte le porte del Centro vaccinale allestito all’interno della sede del compartimento Polizia stradale, che si trova a Roma in via Alessandro Magnasco 60.
Si tratta della sede del compartimento polizia stradale Lazio e della Sezione polizia stradale Roma, il cui personale, oltre a supportare medici ed infermieri, provvederà a ritirare i vaccini e ad accogliere tutti coloro che si vaccineranno in quella sede.

All’inizio delle operazioni di vaccinazione hanno partecipato il capo della Polizia Franco Gabrielli, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il direttore centrale di Sanità della Polizia di Stato Fabrizio Ciprani, l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, il direttore generale della Asl Roma 2, Flori Degrassi e il direttore sanitario dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, Francesco Vaia.

Il capo della Polizia Franco Gabrielli, durante l’apertura delle postazioni previste per le vaccinazioni, ha sottolineato che “Oggi noi apriamo le nostre strutture alla Asl per andare incontro ad una fetta di popolazione duramente colpita dal Covid19. Ritengo che questo rientri nell’ambito della nostra missione, esserci sempre per essere vicini alla gente, anche con le nostre strutture sanitarie che mettiamo a disposizione per far sì che presto in molti possano vaccinarsi”.

Vaccinazione over80Nelle dodici postazioni di somministrazione allestite nel centro di via Magnasco, è prevista la vaccinazione di 360 persone al giorno, che potranno accedere, su prenotazione, dalle 9 alle 19.
Le persone che si presenteranno, saranno accolte e affidate a medici e infermieri della Polizia di Stato che si occuperanno del triage e della somministrazione delle dosi.

Savona: Progetto con le scuole per “…questo non è amore”

Nell’ambito della Campagna nazionale della Polizia di Stato contro la violenza di genere “…questo non è amore” e in occasione di San Valentino, protettore degli innamorati, la questura di Savona ha promosso, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale e dell’azienda Noberasco, un Progetto che ha coinvolto alcuni istituti scolastici del capoluogo e della provincia.

Gli studenti sono stati invitati a riflettere ed analizzare i comportamenti che, all’interno di una dinamica di coppia, possono essere considerati positivi o negativi.
Ai ragazzi è stato chiesto di scrivere una breve frase o una parola chiave che definisca per loro la parola “amore” e cosa invece non lo è, e sui comportamenti da evitare.

Per l’occasione gli studenti hanno dimostrato una grande sensibilità e disponibilità a partecipare all’iniziativa che ha coinvolto 4 Istituti e circa 40 classi per un totale di un migliaio di studenti.

Tutte le frasi proposte dai ragazzi sono state analizzate da una commissione istituita ad “hoc”, e quelle più significative stampate ed allegate alla confezione di un prodotto di punta dell’azienda Noberasco che sarà distribuito nelle scuole che hanno aderito all’iniziativa.

Olivia Petillo