Furti con destrezza: 3 arresti a Milano

Da un po’ di tempo erano aumentate le denunce di furti con destrezza messi a segno all’interno di ristoranti e zone commerciali nelle aree più affollate di Milano, ai danni di turisti stranieri e cittadini italiani.

Per questo motivo la Squadra mobile milanese ha messo in atto una serie di servizi mirati alla prevenzione di questo genere di reati, che hanno portato all’arresto in flagranza di tre persone, responsabili di furto aggravato in concorso.

Il primo arresto è stato effettuato in via Torino, dove i poliziotti hanno notato due persone davanti a un locale, muoversi in maniera sospetta; uno di loro è rimasto fuori e l’altro è entrato.

L’uomo si è impossessato di uno zaino appoggiato in terra di una giovane che stava pranzando. I poliziotti lo hanno rincorso e arrestato, riconsegnando alla proprietaria lo zaino contenente denaro e un personal computer, mentre il complice, alla vista degli agenti, si è dato alla fuga.

Gli altri arresti sono stati effettuati in zona Porta Venezia, in via Melzo, dove un uomo e una donna, fingendosi turisti, si aggiravano all’interno dei locali pubblici dove molte persone stavano consumando l’aperitivo.

Ad un certo punto i due hanno notato un tavolo vuoto vicino ad uno occupato da un gruppo di ragazzi, si sono seduti e, dopo qualche minuto, l’uomo ha scambiato il proprio zaino con uno di quelli dei giovani che stavano consumando un aperitivo, mentre la donna osservava la scena controllando che nessuno li stesse guardando.

Appena preso lo zaino i due hanno tentato di allontanarsi, ma sono stati fermati dai poliziotti e arrestati per il furto appena commesso nonché denunciati perché inottemperanti all’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.

Pistoia: psicologo arrestato per abusi su giovani pazienti

volanteUno psicologo di 40 anni è stato arrestato dai poliziotti del commissariato di Montecatini Terme, Pistoia, con l’accusa di abusi sessuali aggravati ai danni di 10 pazienti, di cui 7 minorenni.

Gli abusi sarebbero stati commessi dal 2013 al 2023. Le vittime, che si trovavano in condizioni di fragilità e vulnerabilità, si erano rivolte al professionista per risolvere le loro problematiche personali.

L’indagine è partita dalla denuncia di una vittima, all’epoca dei fatti 14enne. La ragazza ha raccontato di aver conosciuto lo psicologo durante alcuni incontri di presentazione organizzati da un Istituto Scolastico.

Una volta guadagnata la fiducia delle giovani pazienti, lo psicologo le invitava a sottoporsi a terapia privata presso il suo studio. Inizialmente insegnava loro alcune tecniche di respirazione e rilassamento, ma poi iniziava a utilizzare tecniche che prevedevano il contatto fisico. Le vittime, nel corso di alcune sedute nelle quali lo psicologo si sdraiava accanto a loro, subivano palpeggiamenti e toccamenti.

L’attività di indagine ha permesso di raccogliere le testimonianze di ulteriori 8 vittime, di cui 7 minorenni. Alcune delle ragazze hanno raccontato che, nel corso degli anni, avvalendosi dei servizi di altri professionisti, non avevano più trovato le stesse modalità di approccio offerte dall’arrestato.

Nei confronti dello psicologo veniva inizialmente eseguita una perquisizione estesa oltre allo studio medico, alla propria abitazione ed ogni altro luogo di sua pertinenza durante la quale gli investigatori sequestravano supporti informatici (PC – Hard-Disk – Telefoni cellulari) sui quali successivamente venivano riscontrati contatti con ulteriori ragazze, sue pazienti e chat su vari social dove l’uomo era iscritto con profili anonimi, avendo tra i contatti solo giovani donne.

Monza Brianza: sottoscritto protocollo Questura e Comune

Protocollo questura di Monza con il comuneSottoscritto dal Questore di Monza e della Brianza e dal Sindaco di Monza un Protocollo di collaborazione per aiutare le vittime di violenza. L’iniziativa prevede la presenza e affiancamento di mediatori e operatori sociali esperti nell’ascolto delle vittime vulnerabili del Comune e dell’Ufficio di giustizia.
La firma, di fatto, formalizza una sperimentazione avviata già nel gennaio 2023 che ha visto la nascita dentro la Questura di un presidio stabile chiamato “Stanza dell’ascolto” dove veniva già applicata una formula tutta nuova di accoglienza delle vittime.

Se l’operatore di Polizia ravvisa nella persona dei bisogni emotivi, relazionali o sociali, e si rende conto che il fatto denunciato possa avere un impatto particolarmente significativo, la invita ad accedere alla Stanza dell’Ascolto dove personale specializzato, psicologi e operatori sociali del comune approfondiscono il caso stabilendo anche le necessità del momento.

Tale approccio integrato ha certamente consentito di limitare al massimo le situazioni di cosiddetta “vittimizzazione secondaria” e ha fatto al contempo registrare una risposta positiva sulla qualità dell’attività degli operatori di Polizia dell’Ufficio denunce.

Da gennaio a ottobre 2023, hanno usufruito di questo servizio 60 cittadini, di cui 29 uomini e 31 donne. La fascia di età più rappresentata è quella tra i 36 e i 55 anni, seguita da quella tra i 56 e i 70 anni. I reati per i quali sono state sporte le denunce sono stati principalmente reati contro il patrimonio (45%) e reati contro la persona (41%). Molti di questi sono stati successivamente presi in carico dai Servizi comunali.
I risultati dell’iniziativa sono stati supervisionati da un’equipe di esperti dell’Università Bicocca di Milano, che ha fornito una prima validazione scientifica dei dati raccolti.

Lo sviluppo del progetto è stato esteso alle vittime di violenza domestica, stalking e cyberbullismo le cui denunce vengono trattate dalla Divisione anticrimine della Questura per le possibili applicazioni dell’ammonimento del Questore nell’ambito del cosiddetto “Protocollo Zeus”.

Lo sportello presso la Questura è aperto il lunedì, il mercoledì ed il venerdì.

Curling: l’Italia targata Fiamme oro vince il terzo torneo Grand slam

curling retornazLa nazionale italiana maschile targata Fiamme oro ha vinto il Kionti National, la seconda tappa stagionale del Grand slam di curling, svolta a Westville Road, nella Nuova Scozia canadese.

Con questa vittoria l’Italia mette in bacheca il secondo successo consecutivo nel massimo circuito internazionale, dopo quello ottenuto a ottobre a Niagara Falls (Canada) battendo in finale il Canada.

Il quartetto tricolore formato dai poliziotti delle Fiamme oro Amos Mosaner e Sebastiano Arman, dal nostro tesserato Joel Retornaz, e dall’azzurro Mattia Giovannella, hanno superato la Svezia del campione Edin per 6-5.

curling nazionaleVittoria di portata storica per l’Italia, che porta così a tre i successi in un torneo del Grand slam (il primo risale al dicembre 2022 quando gli azzurri si imposero nel Masters di Oakville, sempre in Canada).

“Siamo al settimo cielo per questo successo che ci regala il primo posto del ranking mondiale, un traguardo che era difficile anche solo da immaginare ma che ci meritiamo. Vincere un Grand slam in carriera è un sogno, vincerne più di uno è più che un sogno, a maggior ragione consecutivamente – ha detto lo skip azzurro delle Fiamme oro Joel Retornaz subito dopo la vittoria – Siamo davvero felici del fatto che stiamo giocando bene e con continuità, esprimendo un livello alto di gioco. Ci siamo guadagnati il rispetto di tutti e ne siamo orgogliosi: oggi festeggiamo e da domani la testa va già agli Europei”.

Sergio Foffo

Arrestato in Turchia noto latitante albanese

Arrestato in Turchia noto latitante albaneseRintracciato ed arrestato a Istanbul, in Turchia, grazie alle indagini dei poliziotti del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e della Sisco di Firenze, coordinati dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica sicurezza, un latitante di origini albanesi, ritenuto il leader del cartello criminale che agiva alla pari con i narcotrafficanti colombiani ed ecuadoregni in Albania.

All’operazione di polizia, coordinata dalla Direzione centrale Interpol – Europol (NCB Ankara) della Polizia Nazionale turca, hanno preso parte i rappresentanti delle Direzioni centrali intelligence e antidroga della Polizia Nazionale turca e quelli delle divisioni Intelligence ed Antidroga della questura di Istanbul.

Era stato arrestato e condannato a 16 anni e poi evaso dal carcere di Voghera (Pavia) nel 2011.

Successivamente arrestato in Belgio per aver commesso diverse rapine è evaso nuovamente anche dal carcere belga.

Nel 2014 è stato catturato in Ecuador per traffico internazionale di stupefacenti e, durante il suo periodo di detenzione, è riuscito, con l’utilizzo di chat criptate, a costituire un cartello di narcotraffico albanese dedito alla produzione, trasporto e distribuzione di enormi quantitativi di cocaina, prodotti in Colombia e distribuiti poi in Europa.