Operazione “Adrano libera”: 34 arresti per mafia a Catania

Trentaquattro arresti per associazione mafiosa sono stati eseguiti stamattina dai poliziotti della Squadra mobile di Catania. Gli indagati appartengono alla cosca Santangelo-Taccuni, attiva nel territorio di Adrano, articolazione del clan mafioso Santapaola-Ercolano. Droga ed estorsione erano gli affari della cosca.

L’inchiesta, denominata “Adrano Libera” è partita nel maggio del 2017 dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, tra cui quello balzato alla cronaca attraverso la trasmissione “Striscia la notizia” per essere stato definito da uno degli esponenti del clan “un morto che cammina”. Il clan infatti aveva fatto affiggere per le vie di Adrano un necrologio con l’annuncio della morte del neo-collaboratore di giustizia, con scritto il luogo e l’orario dei presunti funerali.

Nel corso dell’indagine è stato documentato un vasto traffico di sostanze stupefacenti dalla Lombardia verso il comune etneo. L’approvvigionamento di droga avveniva anche dal territorio messinese, calabrese e campano. Numerosi sono stati gli arresti in flagranza di reato e altrettanti sequestri di sostanze stupefacenti che servivano ad alimentare le tre piazze di spaccio operative di Adrano; una era nei pressi dell’abitazione di un indagato il quale, pur essendo ai domiciliari, gestiva i traffici aiutato dai figli; la seconda nei pressi della stazione della circumetnea; la terza nell’abitazione di un altro indagato.

Per garantire la liquidità necessaria al mantenimento della cassa comune da impiegare in attività illecite, gli associati hanno compiuto vari reati contro il patrimonio tra cui due furti all’Atm nella provincia di Catania.

Verona: commemorazione degli assistenti Turazza e Cimarrusti

commemorazioneCommemorazione, a Verona, degli assistenti della Polizia di Stato Davide Turazza e Giuseppe Cimarrusti, insigniti della Medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria.

Il 21 febbraio 2005, in località “Croce Bianca”, durante il servizio di volante, gli assistenti della Polizia di Stato Davide Turazza e Giuseppe Cimarrusti affrontarono un uomo armato di pistola che aveva, poco prima, aggredito e ferito una donna. Nel conflitto a fuoco i due poliziotti rimasero feriti mortalmente.

commemorazioneLa cerimonia in ricordo di Davide e Giuseppe, nel pieno rispetto delle misure restrittive anti-Covid, si è svolta in forma ristretta questa mattina in Questura, dinanzi alla lapide dedicata ai caduti nell’adempimento del dovere.  La celebrazione si è tenuta alla presenza del prefetto Donato Giovanni Cafagna, del Questore Ivana Petricca, del dirigente delle Volanti, e dei familiari.

Successivamente, i familiari di Davide Turazza, insieme al dirigente dell’U.P.G.S.P., al cappellano provinciale e ad una rappresentanza di agenti, si sono recati per un momento di preghiera al Cimitero del Chievo, davanti la tomba di Davide.

Un momento di raccoglimento si è svolto anche dinanzi alla lapide posta a memoria di Giuseppe Cimarrusti, presso il Commissariato di “Borgo Roma”.

Cagliari: la commemorazione del sostituto commissario Maurilio Vargiu

commemorazioneRicordato oggi a Cagliari il sostituto commissario della Polizia di Stato Maurilio Vargiu, vittima del dovere e Medaglia d’oro al valor civile.

La commemorazione si è svolta alla presenza del questore Paolo Rossi, dei familiari, tra i quali il figlio Valerio, agente tecnico della Polizia di Stato, con una messa presso la Cappella della Caserma “Carlo Alberto”, e la successiva deposizione di una corona d’alloro, a nome del capo della Polizia Franco Gabrielli, presso il Cimitero Comunale di Soleminis, il Comune d’origine di Maurilio.

commemorazioneErano le 7 del mattino del 20 febbraio 2016, quando l’Ispettore venne ucciso con un colpo di fucile in località “Funtana Susu”, a Soleminis, nel tentativo di far desistere il cognato da intenti suicidi.

Maurilio appena ricevuta la telefonata dalla sorella, che chiedeva aiuto, libero dal servizio, non ha esitato un istante a prestare soccorso, arrivando immediatamente sul posto per cercare di convincere l’uomo a calmarsi ed a posare il fucile da lui già imbracciato. Purtroppo, l’uomo reagì ed esplose da breve distanza un colpo di fucile che raggiunse il poliziotto, ferendolo mortalmente.

Per l’alto senso del dovere, non comune abnegazione e spirito di sacrificio, al sostituto commissario Maurilio Vargiu è stata conferita la promozione per merito straordinario, ritenendolo “Chiaro esempio di dedizione e coraggio”.  Maurilio Vargiu è stato inoltre insignito della Medaglia d’oro al valor civile per lo “Splendido esempio di elette virtù civiche e di altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”.

Bologna: segni distintivi contraffatti, arrestati tre pregiudicati

distintivi sequestratiLa Squadra mobile di Bologna ha arrestato in flagranza di reato tre pluripregiudicati in possesso di pettorine riportanti la scritta “GUARDIA DI FINANZA” e “POLIZIA” con le relative effigi e placche metalliche.

I tre uomini erano, inoltre, in possesso di tre fogli con intestazione e logo della Procura della Repubblica di Bologna, riproducenti fedelmente un decreto di perquisizione e di sequestro.

Nello specifico uno di questi fogli risultava compilato a mano con i dati di una coppia di coniugi residenti nello stabile da cui i tre erano stati visti allontanarsi pochi minuti prima di essere fermati dalla Polizia.

Facendo un controllo i poliziotti hanno accertato che gli arrestati avevano già cercato di entrare nell’appartamento ma la collaboratrice domestica della coppia non aveva aperto ai tre uomini anche se si erano qualificati come finanzieri.

Covid19: ci lascia il sovrintendente capo Alessandro Lombardi

alessandro lombardi frosinoneIl Covid19 continua a mietere vittime anche nella famiglia della Polizia di Stato.

Alessandro Lombardi, sovrintendente capo coordinatore della Digos della questura di Frosinone, a 58 anni lascia la compagna Esmeralda ed il figlio Alex.

alessandro lombardi frosinoneSi era arruolato giovanissimo e, finito il corso, era stato assegnato a Roma dove è rimasto fino al 1997, anno in cui è stato trasferito a Frosinone.

Del suo lavoro da poliziotto-investigatore, ciò che amava di più era poter essere d’aiuto a chi aveva bisogno, a chi era in difficoltà. Nel 2004 era stato insignito della medaglia d’argento della Fondazione Carnegie per gli “Atti di Eroismo”, per aver messo in salvo due persone rimaste intrappolate in casa a causa di un incendio.

Il suo sorriso, il suo amore per lo sport e la sua disponibilità per gli altri lasciano un profondo vuoto tra i suoi familiari, amici e colleghi.

Fai buon viaggio Alessandro.