Bologna: truffe anziani, scoperto il covo dei truffatori

truffe anzianiOro, gioielli e 35 mila euro in contanti provento di truffe sono stati trovati, pochi giorni fa, in un tubo di un calorifero di una stanza d’albergo a Bologna.

Gli investigatori della Squadra mobile di Bologna insieme a quella di Forlì hanno arrestato anche i due uomini che vi alloggiavano.

Secondo le indagini, nate dopo una serie di truffe in danno soprattutto di persone anziane, gli agenti sono riusciti ad individuare la base operativa dei responsabili.

Il modus operandi dei due era quello di indurre in errore le anziane vittime alle quali veniva prospettata una situazione nella quale uno dei propri congiunti versava in gravi condizioni di salute, a seguito del virus Covid19; per assicurare le cure era necessario, a detta dei truffatori, fornire denaro e gioielli.

La tecnica utilizzata si è rivelata essere di grande efficacia generando nelle vittime un coinvolgimento psicologico, tanto da indurle a fare tutto il possibile per rispondere alla disperata richiesta di aiuto.

Sono tutt’ora in corso le indagini per la ricostruzione degli episodi delittuosi da cui provengono i beni sequestrati. Finora in totale sono stati individuati 5 truffe ricostruite, quattro nella città di Bologna ed una a Forlì, per le quali le anziane vittime hanno riconosciuto i gioielli a loro appartenenti.

Consultate e condividete con i vostri anziani la pagina delle iniziative antitruffa della Polizia di Stato affinché siano nella condizione di difendersi dai malintenzionati.

Il vice capo della Polizia Rizzi ad Europol illustra gli scenari criminali in tempo di Covid

conferenzaLe Forze di polizia italiane hanno partecipato oggi, attraverso il vice direttore generale della Pubblica Sicurezza Vittorio Rizzi, all’ottavo meeting del Joint Parliamentary Scrutiny Group on Europol (JPSG), organismo costituito da parlamentari europei e parlamentari dei Paesi membri dell’UE, chiamato a supervisionare l’operato dell’agenzia Europol.

La sessione di lavori a cui il prefetto Rizzi ha partecipato è stata quella dedicata all’impatto del Covid 19 sulla sicurezza, per l’esistenza in Italia di un organismo di monitoraggio e analisi dedicato ai pericoli di infiltrazione delle mafie nell’economia legale, voluto dal ministro dell’Interno e dal capo della Polizia immediatamente dopo lo scoppio della pandemia. Una cabina di regia che, grazie all’adesione convinta di Europol all’invito italiano, è diventata anche un tavolo di lavoro internazionale esteso a nove Paesi europei e ad Interpol.

conferenzaDopo la panoramica del direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle, sulle attività dell’Agenzia in tempo di pandemia, che ha prodotto 31 report strategici sugli scenari criminali dell’ultimo anno, il prefetto Rizzi si è soffermato sulla risposta delle Forze di polizia italiane, con il rapido adattamento dei modelli organizzativi e l’attenzione sui nuovi fenomeni criminali.

A fronte di una riduzione generalizzata dei reati (eccezion fatta per il cybercrime) durante la pandemia, le Forze di polizia non hanno abbassato la guardia.

La sfida è sulle nuove minacce criminali che si nascondono spesso dietro a sofisticate operazioni finanziarie, che utilizzano strumenti leciti ma che hanno l’obiettivo di strozzare l’economia e riciclare le enormi risorse provenienti da attività criminali.

I Parlamentari europei e nazionali hanno apprezzato l’approccio internazionale dell’azione delle Forze di polizia, nella comune convinzione che la minaccia vada combattuta attraverso lo scambio di informazioni e l’investimento tecnologico: solo l’innovazione può, infatti, consentire di processare i cosiddetti big data per arrivare a modelli predittivi che consentano di arrivare prima che i pericoli criminali potenziali diventino reali.

Sicurezza nelle stazioni: i dati del mese di gennaio

polizia ferroviariaNel mese di gennaio la Polizia ferroviaria durante l’attività di controllo ha arrestato 67 persone, ne ha indagate 601 e controllate 352 mila.

Inoltre le 18.210 pattuglie impegnate nelle stazioni e le 2.444 a bordo treno, hanno svolto 951 servizi antiborseggio, rintracciato 158 gli stranieri in posizione irregolare e 65 i minori non accompagnati che sono stati restituiti alle famiglie o collocati in comunità.

Durante alcune giornate, poi, ci sono stati dei controlli intensificati grazie ad operazioni straordinarie come “Oro Rosso” del 12 gennaio, che ha visto l’impiego complessivo di 611 operatori con 1.517 persone controllate, un denunciato, 278 controlli ai rottamai e cinque sanzioni amministrative elevate per un importo di oltre 6.000 euro. L’operazione “Active Shield” del 19 e 20 gennaio, organizzata in ambito internazionale da RAILPOL, Associazione di Polizie Ferroviarie e dei Trasporti Europee, con l’obiettivo di attivare, insieme a tutti i Paesi aderenti, controlli preventivi a viaggiatori e relativi bagagli sia nelle maggiori stazioni ferroviarie che a bordo dei convogli, in particolare quelli dell’Alta Velocità ed internazionali. In Italia sono stati impegnati 1.624 agenti, con due arrestati, 27 indagati, 15.274 persone controllate e 1.802 bagagli ispezionati.

In particolare, nella stazione ferroviaria di Roma Termini è stato arrestato un 43enne nigeriano per tentato omicidio. Lo straniero, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, per motivi ancora da accertare, ha aggredito un 26enne tunisino colpendolo alla testa con un bastone; l’intervento dei poliziotti ha evitato l’epilogo peggiore. Il 43enne, oltre ad essere irregolare sul territorio nazionale, era ricercato dovendo scontare una pena di 10 mesi di reclusione per danneggiamento.

A Verona, i poliziotti hanno arrestato, con l’ausilio delle volanti, tre 20enni nigeriani per rapina aggravata in concorso e resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. I tre sono stati individuati e bloccati dopo essere scesi da un convoglio regionale proveniente da Trento, con ancora in tasca la refurtiva, un telefono cellulare strappato di mano a un giovane connazionale a bordo di un altro convoglio, dopo averlo minacciato di morte se avesse reagito o avvisato qualcuno. Attraverso la rete di collaborazione tra il Posto Polfer di Trento e Bolzano, le volanti della Questura e il personale ferroviario, i tre sono stati bloccati.

A Terni è stato arrestato un cittadino nigeriano sorpreso, a bordo di un treno regionale proveniente da Roma, con un chilo e mezzo di sostanza stupefacente, tra cocaina ed eroina. Allo straniero sono stati sequestrati anche due telefoni cellulari e 7 mila euro in contanti.

A Napoli è stato catturato un latitante di 33 anni, pluripregiudicato, ricercato da ottobre e condannato in via definitiva a quattro anni e quattro mesi di reclusione per rapina, estorsione, stalking e lesioni aggravate. L’uomo è stato scovato in un’abitazione appartenente alla famiglia, nascosto in un’intercapedine alla quale si accedeva tramite un armadio a muro.

A Siracusa, gli agenti hanno eseguito una misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, nei confronti di un 47enne, dipendente di una ditta di pulizie operante all’interno dello scalo ferroviario siciliano, per il furto di circa 14 mila litri di gasolio dallo stesso locomotore in sosta presso lo scalo ferroviario di “Pantanelli”.

Tra le storie a lieto fine, quella di una sedicenne rintracciata nella stazione ferroviaria di Bari. La ragazza, allontanatasi dalla comunità a cui era affidata, è stata riconosciuta dai poliziotti grazie alla descrizione fisica diramata nella denuncia di scomparsa. Una volta fermata, ha confidato agli operatori di voler raggiungere la famiglia per festeggiare il proprio compleanno.

Un simpatico cagnolino, invece, è potuto tornare nelle braccia della sua padrona dopo che si era ritrovato su treno regionale che da Cattolica andava a Forlì, grazie all’intervento del capotreno, degli uomini della Polfer  e degli operatori del canile.