Napoli: l’ultimo saluto a Manuela vittima del Covid

Manuela Scodes morta di covid19

La famiglia della Polizia di Stato perde un’altra figlia a causa del #Covid19. Ci ha lasciato Manuela Scodes, assistente capo di 42 anni, deceduta ieri a Napoli.
In servizio dal 2000, lavorava attualmente al commissariato di Pianura della questura di Napoli.
Manuela lascia il marito Alberto e tre bambini piccoli: Diego di 8 anni e Christian e Gioele, gemelli di 4.

I funerali si sono svolti questa mattina presso la parrocchia Sacra Famiglia di Giugliano (NA) e, nel rispetto delle prescrizioni imposte dalla pandemia, erano presenti i familiari di Manuela, il Questore di Napoli Alessandro Giuliano e una piccola rappresentanza di colleghi del commissariato.
Ci stringiamo a loro nell’immenso dolore per la perdita di Manuela.

Avellino: furto di medicinali oncologici, 2 arresti

Hanno rubato farmaci per oltre un milione e 300mila euro nella farmacia dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino; per questo due pregiudicati sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra mobile.
Il furto di medicinali oncologici era stato commesso nel febbraio 2019.

L’analisi del traffico telefonico e delle impronte digitali, rilevate su alcune buste di plastica abbandonate all’interno della farmacia, l’estrazione del Dna da tracce di sangue lasciate dai malviventi su una finestra rotta per poter accedere all’interno dei locali, hanno consentito agli investigatori di individuare una parte del gruppo criminale autore del furto. 

La rapidità nell’esecuzione del colpo ha evidenziato che si trattava di un team esperto e in forte sintonia, anche in base al fatto, documentato, che i criminali avevano compiuto un sopralluogo due giorni prima del furto. Inoltre, la meticolosa pianificazione ha indotto i poliziotti a ritenere che la refurtiva avesse già un ricettatore pronto ad acquistarla per poi commercializzarla sul mercato estero. 
Sono ancora in corso ulteriori indagini per individuare gli altri due componenti del gruppo criminale.

Donatella Fioroni

Cosenza: aggressione mafiosa a giornalista, due arresti

la questura di cosenzaSono finiti agli arresti domiciliari i due aggressori del giornalista che a Cosenza gestisce la testata informatica “Lacchitè.blog”.

I due uomini sono ritenuti vicini alla cosca di ’Ndrangheta Lanzino-Patitucci e sono accusati di essere i responsabili di un’aggressione intimidatoria avvenuta a settembre nei pressi della redazione del giornale telematico.

Si è trattato di un vero e proprio agguato nel quale, tra calci e pugni, i due hanno intimato chiaramente al blogger di non occuparsi più di un’inchiesta giudiziaria a carico di un avvocato cosentino e di non pubblicarne più le foto.

Grazie ai numerosi testimoni e alle riprese delle telecamere di sorveglianza, gli agenti della Squadra mobile hanno individuato gli aggressori, riuscendo anche a dimostrare l’aggravante delle modalità mafiose con le quali è stata posta in essere l’aggressione.

Pedopornografia online: la Postale di Genova arresta pedofilo

Postale pedopornografia

Sono oltre 10mila i file, catalogati per età e prestazione sessuale, anche di neonati, trovati dalla Polizia postale di Genova ad un 22enne, che è stato arrestato.

L’operazione è scaturita nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto dei crimini in materia di violenza sessuale su minori ed è stata coordinata dal Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online (Cncpo).

L’arresto è scattato per la grande quantità di video e foto trovati in possesso dell’indagato, e che avevano come protagonisti bambini, dai neonati fino a 14 anni.

Il giovane aveva addirittura acquistato, in abbonamento, uno spazio virtuale di archiviazione, per conservare e distribuire i tantissimi video che si procurava attraverso diverse applicazioni di messaggistica.

Sicurezza stradale: il bilancio del fine settimana

polizia stradale alcol testRispettare le regole, soprattutto quando si è alla guida di un veicolo, significa aumentare la sicurezza per se stessi e per gli altri automobilisti. Eccesso di velocità, assunzione di alcolici o sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida, utilizzo del cellulare, sono tra i comportamenti più rischiosi e cause principali degli incidenti stradali.

Ricordiamo che, nel 2019, gli incidenti con lesioni a persone sono stati 172.183, che hanno causato 3.173 morti e 241.384 feriti.

Per prevenire e reprimere condotte pericolose e irregolarità, la Polizia stradale monitora costantemente autostrade e grandi vie di comunicazione del nostro Paese, in particolare nei fine settimana, quando molte persone si mettono in viaggio.

Anche durante lo scorso weekend il dispositivo messo in atto è stato considerevole: 33.385 equipaggi, che hanno operato con il supporto del Servizio aereo del Dipartimento della pubblica sicurezza, hanno effettuato verifiche su 14.336 veicoli e 16.201 persone, rilevando 11.239 infrazioni al Codice della strada; gli agenti della Stradale hanno anche individuato 80 conducenti positivi all’etilometro e 7 positivi al consumo di sostanze stupefacenti.

Le contestazioni per eccessiva velocità sono state 1.300, quelle per il mancato uso delle cinture di sicurezza 975 mentre i conducenti sorpresi ad utilizzare il cellulare durante la guida sono stati 408.

Per queste e altre infrazioni gli agenti della Stradale hanno ritirato 241 patenti, decurtato complessivamente 16.392 punti e sequestrato 41 veicoli per violazioni amministrative o penali.

Durante i controlli i poliziotti hanno anche arrestato 6 persone responsabili di spaccio, furto e altri reati, mentre altre 71 sono state denunciate in stato di libertà.

Non solo Codice della strada e reati per gli uomini e donne della Polizia stradale, che sono sempre a disposizione delle comunità.

Sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle, una pattuglia ha salvato una 15enne caduta in una scarpata; infreddolita e disorientata, anche a causa del buio, la ragazzina è stata soccorsa e riaffidata al padre.

A Pontepetri, in provincia di Pistoia, la Stradale ha rintracciato un anziano di Civitanova Marche che si era allontanato da casa il giorno prima; l’uomo è stato trovato nei pressi di un distributore di benzina, disorientato e in stato confusionale. Gli agenti lo hanno rassicurato per poi accompagnarlo negli uffici della Stradale di Pistoia, dove nel frattempo erano giunti i suoi familiari che hanno potuto così riabbracciarlo.