Tentato sequestro di un imprenditore, 6 arresti a Varazze

sequestro savonaStavano organizzando il sequestro di un imprenditore, titolare di una società di catering genovese, ma sono stati traditi dalle intercettazioni telefoniche che la polizia stava facendo, per un traffico di stupefacenti.
Infatti è stato proprio grazie ad una intercettazione telefonica che gli agenti della Squadra mobile di Savona sono riusciti a sventare a Varazze (Savona), un sequestro di persona a scopo di estorsione ai danni di un noto imprenditore genovese arrestando sei persone, quattro uomini e due donne. Sono tutti accusati, in concorso tra loro, di tentato sequestro di persona a scopo di estorsione, nonché di detenzione ai fini di spaccio delle sostanze stupefacenti rinvenute e di detenzione illegale di armi. 
I sei indagati avevano costituito un gruppo criminale che spacciava droga e che aveva come base logistica un albergo di Varazze che, in questo periodo dell’anno, anche a causa dell’emergenza sanitaria, è poco frequentato. 
Dalle intercettazioni i poliziotti hanno scoperto che il gruppo aveva contattato l’imprenditore con la scusa di potergli commissionare un vantaggioso lavoro per la prossima primavera. L’uomo era stato invitato a raggiungere l’hotel di Varazze dove avrebbe dovuto organizzare un evento per numerose persone. 
In realtà, in una delle stanze dell’hotel, era stato progettato di rinchiudere l’imprenditore al fine di farsi consegnare, anche con violenza fisica, una cospicua somma di denaro, in cambio della libertà. 
Con l’aiuto anche dei colleghi della Mobile di Genova, i poliziotti hanno intercettato l’imprenditore e lo hanno fermato mentre stava andando nel luogo dell’incontro. Un poliziotto ha preso il suo posto e si è recato in albergo. 
Qui gli agenti hanno fatto irruzione e hanno arrestato i malviventi.
Le perquisizioni, locali e personali, hanno portato al sequestro di un oltre un chilo di marijuana, 65 grammi di cocaina, 2 etti di hashish, tre armi da sparo clandestine modificate e relativi caricatori. A riscontro dell’ipotesi di sequestro di persona, i poliziotti hanno trovato e sequestrato due corde, un passamontagna, guanti, fascette stringi-cavo in plastica, un lenzuolo, delle pinze che sarebbero dovute servire per immobilizzare la vittima. 
Inoltre uno degli indagati risultava armato e portava, nascosta nei pantaloni, una pistola funzionante e pronta all’uso.

Donatella Fioroni

Sicurezza nei Balcani: in videoconferenza la 5° conferenza

conferenza balcani 5Si è svolta, nei giorni scorsi, la V Conferenza internazionale sulla sicurezza dei Balcani, iniziativa supportata dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e, congiuntamente, dalla Commissione europea e dalle organizzazioni regionali e internazionali impegnate nei Paesi della Regione (MARRI, SEESAC, RAI e IISG). Tema della conferenza, organizzata dall’Ufficio di coordinamento e pianificazione Forze di polizia congiuntamente al Regional Cooperation Council dei Balcani, “Il percorso di stabilizzazione dei Balcani Occidentali: la Rotta Balcanica nel nuovo assetto geopolitico globale tra vecchie e nuove sfide alla sicurezza”.

L’incontro, che si è tenuto in modo virtuale ed ha riunito più di 300 rappresentanti e 70 esperti della sicurezza, è stato aperto dal vice capo della Polizia Alessandra Guidi.

I relatori si sono confrontati su sei importanti temi di sicurezza: terrorismo, lotta alla corruzione, cybercrime, criminalità organizzata transnazionale, traffico illegale di armi leggere e di piccolo calibro e flussi migratori illegali lungo la rotta che attraversa i Balcani occidentali.

La presidenza di tutti i sei Panel è stata affidata al Dipartimento della pubblica sicurezza italiano che ha coinvolto nell’iniziativa tutte le Forze di polizia. L’area tematica della migrazione è stata guidata da Massimo Bontempi,direttore centrale dell’immigrazione; quella della criminalità organizzata da Vittorio Rizzi vice capo della Polizia-direttore centrale della Polizia criminale; il focus sul terrorismo e la radicalizzazione transnazionale è stato gestito da Claudio Galzerano direttore del Centro europeo antiterrorismo di Europol.

Il tavolo sul crimine informatico è stato affidato a Daniela Stradiotto direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato, mentre l’interlocuzione sulla corruzione nella Pubblica Amministrazione è stata presieduta Maurizio Vallone direttore della Dia.

L’area tematica sul traffico di armi è stata infine indirizzata dal prefetto Stefano Gambacurta direttore dell’Ufficio per l’amministrazione generale del Dipartimento della P.S..

La conferenza ha costituito un momento significativo di dialogo con l’intera area geografica, non solo a livello multilaterale, ma anche bilaterale per mantenere vivo l’interesse nazionale ma soprattutto valorizzare le numerose iniziative dipartimentali di cooperazione di polizia portate avanti nei Paesi della Regione. Sono stati condivisi know-how ed esperienze strategico-operative considerando che le questioni di sicurezza giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo dei territori.