Polstrada, due arresti e 40 chili di cocaina sequestrati

Polstrada, due arresti e 40 chili di cocaina sequestratiUn autoarticolato, composto da motrice e cisterna, ha catturato l’attenzione dei poliziotti della sottosezione autostradale Novara Est della Polizia stradale che hanno deciso di sottoporre il mezzo e gli autisti ad un controllo approfondito.

Gli agenti si sono subito insospettiti perché la cisterna, che trasportava latte, era piena solo in parte pur avendo costi di gestione molto alti. In più, i numerosi precedenti penali del conducente e il suo stato di agitazione, non hanno fatto altro che aumentare i dubbi già maturati. (ulteriormente insospettito)

Le verifiche successive hanno permesso il rinvenimento, all’interno di uno scomparto della cisterna, di due borsoni che contenevano 37 panetti di sostanza stupefacente.

Le analisi effettuate dalla Polizia scientifica della questura di Novara hanno appurato che la droga era cocaina, per un peso complessivo di 40 chili e un valore di oltre 3 milioni di euro.

I conducenti sono stati quindi arrestati e il veicolo, con l’intero carico, sequestrato.

Sondrio: spaccio in monopattino, 9 arresti

Occultata nella bocca degli spacciatori, la droga arrivava in monopattino o in bicicletta: 9 persone sono state arrestate dai poliziotti della Squadra mobile di Sondrio al termine di un’indagine denominata “Biker Express 2022 Encore”.

Lo scorso febbraio, l’indagine, coordinata dalla procura di Sondrio, ha messo in luce un’attività di spaccio di un gruppo ben organizzato che gestiva, in maniera esclusiva, la distribuzione di cocaina ed eroina in città.
L ‘acquisto veniva concordato dagli spacciatori al telefono con gli acquirenti; nella prima telefonata, veniva ordinato il tipo e la quantità dello stupefacente, nella seconda veniva stabilito il posto dello scambio.
I pusher raggiungevano i luoghi di distribuzione evitando strade dove erano presenti sistemi di videosorveglianza cittadina; generalmente i punti di smercio erano vicino a scuole, oratori, parchi e parcheggi.
Divisi in gruppi, gli indagati operavano senza mai interferire tra di loro, riuscendo ad effettuare in pochi mesi almeno 1.800 cessioni tra eroina e cocaina; il prezzo per una dose da mezzo grammo di cocaina era fissato in 50 euro, quello per una dose da mezzo grammo di eroina era fissato in 30 euro.
Le dosi venivano confezionate ermeticamente con involucri di colore bianco o nero a seconda del tipo di droga. Alle confezioni veniva data una forma sferica molto liscia, per cui, nel caso di controllo di polizia, potevano essere facilmente ingoiate.

Otto arresti sono stati effettuati a Sondrio mentre uno degli indagati è stato catturato a Torino.

Imperia: spaccio di droga, 22 persone indagate

operazione antidrogaSono 22 le persone indagate dalla questura di Imperia per il reato di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. Per quattordici di loro è stata disposta la custodia in carcere, mentre per altri due gli arresti domiciliari. Per gli altri sono stati disposti l’obbligo di dimora, il divieto di dimora e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’operazione della Squadra mobile ha consentito di bloccare una vasta rete di smercio di droga, con ramificazioni in Liguria e in Piemonte, soprattutto nelle province di Alessandria e Genova, che consentiva guadagni illeciti per centinaia di migliaia di euro.

L’indagine si è sviluppata dopo l’arresto, in flagranza di reato nel 2020, di un uomo in possesso di hashish e marijuana e di un arsenale di armi da guerra, esplosivi ed armi comuni da sparo.

In quell’occasione i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato anche diversi documenti e appunti nei quali era stata minuziosamente annotata la contabilità dell’attività illecita, con indicazione degli acquirenti, dei quantitativi e delle tipologie dello stupefacente, dei prezzi e delle cifre già corrisposte e da corrispondere.

L’attività investigativa ha permesso così di acquisire gravi indizi nei confronti degli indagati, di ricostruire i traffici illeciti e di quantificare i relativi introiti, facendo venire alla luce lo stoccaggio di droghe, la cui cessione avveniva in maniera sistematica e da diversi anni.

In particolare, è stata delineata la filiera del traffico di stupefacenti, il cui il perno era l’uomo arrestato nel 2020 che si approvvigionava di massicce quantità di hashish e marijuana e le immetteva nel “mercato”, anche al di fuori della Provincia di Imperia, tramite altre persone, svolgendo funzioni da intermediario con i “grossisti” della droga. Parallelamente, alcuni indagati esercitavano in modo continuativo il commercio di cocaina.

Imperia: sequestrato il “Wax”, una nuova droga

drogaFermati a Imperia due giovani, di cui uno minorenne, a cui è stato sequestrato il “Wax”, una nuova droga molto in voga tra i giovani che è un concentrato di cannabis in cera, chiamata anche “Crumble”, “Sugar”, “Honeycomb” o “Budder”.

Tutto è iniziato nella zona del porto dove i due giovani all’avvicinarsi di una volante si sono dati alla fuga a bordo di uno scooter per le vie della città.

Dopo un lungo inseguimento che ha portato anche al danneggiamento di alcune auto in transito, i due giovani sono stati fermati e controllati dai poliziotti.

Il maggiorenne alla guida dello scooter è risultato privo della patente, mentre il minorenne, una volta fermato, ha tentato ancora di sfuggire ai controlli degli agenti, sgomitando e cercato di divincolarsi.

Ma dalla perquisizione personale e da quella estesa presso l’abitazione di uno dei due, è stata sequestrata una bottiglietta in alluminio contenente il Wax, la potente droga che può arrivare ad avere anche oltre l’80 per cento di principio attivo della cannabis.
Questa droga ha l’aspetto della cera d’api, una sorta di miele solidificato dal quale prende il nome, e viene estratta attraverso dei solventi dalle cime della cannabis. Il risultato è un super concentrato che può essere utilizzato come additivo ai liquidi dei normali vaporizzatori. L’alta concentrazione di principio attivo consente di ottenere effetti immediati e potenziati rispetto alla consueta assunzione di sostanze stupefacenti che potrebbe portare anche a rischi di overdose per i consumatori.

Inoltre sono state sequestrate dosi preconfezionate di cocaina e hashish, una ingente quantità di contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio, presumibilmente provento dell’attività di spaccio, due bilancini elettronici di precisione ed una confezione di sostanza steroide anabolizzante, un pericoloso ormone derivante dal testosterone.

I due sono stati denunciati in stato di libertà per la normativa sugli stupefacenti e inoltre il maggiorenne deve rispondere anche di ricettazione per la detenzione di sostanze anabolizzanti, mentre il minorenne per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Benevento: eventi celebrativi con il capo della Polizia

Il capo della Polizia Lamberto Giannini a BeneventoIl capo della Polizia Lamberto Giannini, questa mattina, a Benevento, ha presenziato a due cerimonie: l’inaugurazione della nuova sede locale dell’Associazione nazionale Polizia di Stato (Anps) e l’intitolazione di un’area comunale all’agente Clemente Martone, vittima del dovere.

L’Anps, che con i suoi quasi quarantamila associati conta sezioni in tutto il territorio italiano, avrà la nuova sede nel centro di Benevento, all’interno del palazzo che ospita anche il Genio civile. Grazie ai nuovi locali, i membri dell’associazione proseguiranno, con rinnovato impegno, l’attività svolta in supporto alla cittadinanza, come ad esempio la vigilanza in prossimità delle scuole, l’organizzazione di iniziative benefiche e l’ausilio durante eventi e ricorrenze.

Il capo della Polizia Lamberto Giannini a BeneventoNel suo intervento, il capo della Polizia ha evidenziato come “Le attività di questa bellissima sezione dell’Anps dimostrano che chi è stato poliziotto ed ha indossato questa divisa vive con la quiescenza una seconda vita professionale, non cessa di essere a  disposizione della cittadinanza, si prodiga mettendosi in prima fila in occasione di calamità e non facendo mai mancare la propria vicinanza a coloro che sono più fragili.”

Successivamente, in via Meomartini, davanti alla chiesa dell’Angelo, dedicata a San Michele, patrono della Polizia di Stato, è stata inaugurata l’area verde dedicata al poliziotto Clemente Martone morto nel 1981 durante il servizio.

In sua memoria sono stati scoperti, alla presenza del figlio Raffaele, agente tecnico della Polizia di Stato, e degli altri familiari, una targa toponomastica e un cippo commemorativo, quest’ultimo realizzato da Angelo Rosato e Carmine De Luca, due artisti campani. Clemente, nel 1981, durante un servizio di scorta ad una gara ciclistica, a bordo di una motocicletta della Polizia stradale, ebbe un gravissimo incidente e morì poco dopo in ospedale.

Il capo della Polizia Lamberto Giannini a BeneventoNel ricordare il sacrificio del poliziotto, il prefetto Giannini ha sottolineato  “Credo che intitolare un luogo ad un collega ci fa capire che siamo riusciti a creare un legame importante col territorio dove prestiamo servizio, permette di avere un ricordo dei nostri caduti che sono per noi un esempio costante ma anche ispirazione e guida per la cittadinanza. E l’agente Martone è stato un esempio importante perché, durante quello che sembrava un normale servizio, ha notato un pericolo e si è sacrificato per evitare una tragedia.”

Agli eventi hanno partecipato anche il questore della città Edgardo Giobbi, il prefetto di Benevento Carlo Torlontano, il presidente della Provincia Nino Lombardi, il sindaco Clemente Mastella e il presidente dell’Anps Michele Paternoster