Attivo anche a Ragusa il Protocollo Zeus

Questura di RagusaSottoscritto, questa mattina, dal questore di Ragusa Giusy Agnello dalla Cooperativa Etnos di Caltanissetta e dall’Istituto di antropologia “Paideia” di Ragusa, rappresentati da Antonino Solarino,  il Protocollo Zeus, come ulteriore strumento di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.
Il Protocollo Zeus promosso dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, amplifica lo strumento dell’Ammonimento, che il questore può attuare nei confronti di chi adotta condotte violente riconducibili ad atti persecutori e violenza domestica, a prescindere dall’eventuale presentazione della denuncia o querela della vittima.

Il Progetto, al quale partecipano sempre le realtà territoriali che si occupano di violenza di genere, tende a favorire, nella persona maltrattante, un processo di consapevolezza dei propri comportamenti e una valutazione degli stessi, intesi come disvalore rispetto al sentire comune.

Oltre a proteggere maggiormente la vittima il Protocollo Zeus si pone come obiettivo il “recupero” del maltrattante così da intercettare i primi segnali di violenza che possano degenerare in comportamenti più gravi di quest’ultimo.

Con la sottoscrizione, la questura di Ragusa si aggiunge alle altre 55 questure sul territorio nazionale che hanno, in questi anni, messo a punto il Protocollo attraverso la collaborazione di un team di professionisti che operano sul territorio presso i centri antiviolenza.
Attraverso diverse figure professionali che operano nei Centri, come criminologi, avvocati, psicoterapeuti, educatori e mediatori, si vuole favorire un cambiamento profondo ed evitare recidive, responsabilizzando l’autore delle violenze, spingendolo a riflettere e a prendere consapevolezza della gravità dei suoi gesti e dei comportamenti persecutori prima che avvenga una escalation di violenza che può far maturare scenari ancora più pericolosi.