Roma: sequestro di beni illeciti per 10 milioni di euro

Eseguito nelle province di Roma, Latina, Frosinone e L’Aquila, un provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca di tre società operanti nei settori del trattamento dei rifiuti, del commercio di materiali ferrosi e immobiliare, nonché di 22 fabbricati e 10 terreni, un veicolo e 34 rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato in circa 10 milioni di euro. Il provvedimento è stato emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Roma su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica di Roma e dal questore di Roma.

Il sequestro, eseguito dai poliziotti del Servizio centrale anticrimine della Direzione centrale anticrimine e della Divisione anticrimine della questura di Roma, è riferibile a una famiglia di imprenditori operante nei settori della gestione dei rifiuti ed immobiliare, coinvolta, nel 2017, nell’operazione denominata “Dark side” che consentì di scoprire l’esistenza di un’organizzazione criminale che si occupava dell’illecito smaltimento di rifiuti, anche di natura tossica.

L’indagine patrimoniale, che ha riguardato gli ultimi 30 anni, ha fatto emergere una marcata sproporzione tra la complessiva situazione reddituale “dichiarata” dal nucleo familiare e il patrimonio direttamente o indirettamente posseduto. Inoltre, gli introiti derivanti dai traffici illeciti, venivano reinvestiti in importanti acquisizioni immobiliari utilizzando schermi societari.

Terrorismo internazionale: arrestato un giovane a Bari

Arrestato, questa mattina, dai poliziotti della questura di Bari un giovane accusato di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.

L’indagine avviata nel 2021 dalla Digos, in collaborazione con il Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo della Direzione centrale della polizia di prevenzione, ha messo in luce l’attività del giovane attraverso il monitoraggio di ambienti virtuali suprematisti e di estrema destra collegati al canale social “Sieg Heil”, dove l’indagato promuoveva contenuti antisemiti, misogini e di matrice neonazista.

Gli ulteriori sviluppi investigativi, le intercettazioni ambientali e l’analisi dei dispositivi elettronici in uso al giovane, sequestrati nel corso della perquisizione domiciliare, hanno consentito di documentare l’appartenenza del ragazzo all’organizzazione terroristica suprematista statunitense “The Base”.

Sono stati inoltre raccolti elementi legati alla volontà del giovane di procurarsi armi e alla capacità di costruirne realizzandoli attraverso l’acquisto di una stampante 3D.

L’indagine ha svelato, inoltre, l’attività del leader della organizzazione terroristica a cui apparteneva l’indagato che, nel tempo, lo aveva indottrinato al fine di diffondere valori, schemi e obiettivi terroristici sul territorio nazionale.

È stato riscontrato che l’indagato, agendo in Italia come “Lone wolf”, era pronto al sacrificio estremo “a difesa della razza bianca”. Si presentava come unico referente del movimento sul territorio nazionale tanto da indurre gli aspiranti adepti a contattarlo come tale e aveva costruito la propria identità informatica come “Comandante della Base”, primo caso in Italia.

L’uomo diffondeva il materiale propagandistico del gruppo terroristico, rimodulandolo e traducendolo in lingua italiana e aveva creato un’entità composta da 3-4 membri, organizzandone l’attività sul Web e proponendosi in prima persona per l’esecuzione di azioni violente.

A conferma di queste intenzioni, durante la perquisizione gli investigatori hanno sequestrato armi sulle cui custodie vi erano riportate delle scritte e simboli dell’alfabeto runico e i nomi di noti suprematisti responsabili di attacchi terroristici.

Gli investigatori hanno immediatamente associato una similitudine tra il materiale ritrovato e quello utilizzato da Payton Gendron, statunitense di 18 anni, autore dell’attentato del maggio 2022 in cui ha assassinato dieci persone, ferendone tre sparando in pieno centro cittadino a Buffalo, negli Stati Uniti.

Sulle armi utilizzate da Gendron nel video dell’attentato diffuso online, in diretta streaming, erano infatti riportate le stesse scritte e i simboli runici dell’ideologia di estrema destra riconducibili al giovane pugliese.

Terrorismo internazionale: arrestato un giovane a Bari

Arrestato, questa mattina, dai poliziotti della questura di Bari un giovane accusato di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.

L’indagine avviata nel 2021 dalla Digos, in collaborazione con il Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo della Direzione centrale della polizia di prevenzione, ha messo in luce l’attività del giovane attraverso il monitoraggio di ambienti virtuali suprematisti e di estrema destra collegati al canale social “Sieg Heil”, dove l’indagato promuoveva contenuti antisemiti, misogini e di matrice neonazista.

Gli ulteriori sviluppi investigativi, le intercettazioni ambientali e l’analisi dei dispositivi elettronici in uso al giovane, sequestrati nel corso della perquisizione domiciliare, hanno consentito di documentare l’appartenenza del ragazzo all’organizzazione terroristica suprematista statunitense “The Base”.

Sono stati inoltre raccolti elementi legati alla volontà del giovane di procurarsi armi e alla capacità di costruirne realizzandoli attraverso l’acquisto di una stampante 3D.

L’indagine ha svelato, inoltre, l’attività del leader della organizzazione terroristica a cui apparteneva l’indagato che, nel tempo, lo aveva indottrinato al fine di diffondere valori, schemi e obiettivi terroristici sul territorio nazionale.

È stato riscontrato che l’indagato, agendo in Italia come “Lone wolf”, era pronto al sacrificio estremo “a difesa della razza bianca”. Si presentava come unico referente del movimento sul territorio nazionale tanto da indurre gli aspiranti adepti a contattarlo come tale e aveva costruito la propria identità informatica come “Comandante della Base”, primo caso in Italia.

L’uomo diffondeva il materiale propagandistico del gruppo terroristico, rimodulandolo e traducendolo in lingua italiana e aveva creato un’entità composta da 3-4 membri, organizzandone l’attività sul Web e proponendosi in prima persona per l’esecuzione di azioni violente.

A conferma di queste intenzioni, durante la perquisizione gli investigatori hanno sequestrato armi sulle cui custodie vi erano riportate delle scritte e simboli dell’alfabeto runico e i nomi di noti suprematisti responsabili di attacchi terroristici.

Gli investigatori hanno immediatamente associato una similitudine tra il materiale ritrovato e quello utilizzato da Payton Gendron, statunitense di 18 anni, autore dell’attentato del maggio 2022 in cui ha assassinato dieci persone, ferendone tre sparando in pieno centro cittadino a Buffalo, negli Stati Uniti.

Sulle armi utilizzate da Gendron nel video dell’attentato diffuso online, in diretta streaming, erano infatti riportate le stesse scritte e i simboli runici dell’ideologia di estrema destra riconducibili al giovane pugliese.

Redditi di cittadinanza con dichiarazioni false, 300 denunciati

Redditi di cittadinanza con dichiarazioni false, 300 denunciatiDenunciate 300 persone dai poliziotti della Squadra mobile di Cagliari per aver percepito il reddito di cittadinanza dichiarando falsi requisiti.

Le indagini sono iniziate quando gli agenti dell’Ufficio immigrazione della questura del capoluogo sardo, nel valutare le domande di permesso di soggiorno, hanno scoperto che molti richiedenti risultavano percettori del reddito.

È emerso che alcuni dei denunciati venivano appositamente in Italia per inoltrare le domande, tramite Caf o Poste italiane, all’Inps e, una volta ottenuto il Reddito con false dichiarazioni, ritornavano nei Paesi di origine portando con sé la carta di credito sulla quale veniva accreditato mensilmente il denaro.

È stato accertato che gli indagati hanno ricevuto complessivamente oltre 8 milioni di euro grazie alla presentazione di false autocertificazioni.

Scuola superiore di Polizia: inaugurato l’anno accademico

Inaugurazione anno accademico 22-23È stato inaugurato questa mattina l’anno accademico 2022/23 della Scuola Superiore di Polizia, a Roma, con una cerimonia a cui hanno preso parte il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ed il capo della Polizia Lamberto Giannini.

Il neo ministro Piantedosi, accompagnato dal prefetto Giannini e dal direttore della Scuola Anna Maria Di Paolo, nella sua prima visita ufficiale presso l’Istituto, ha reso omaggio ai caduti della Polizia deponendo una corona d’alloro presso il Sacrario presente nella Scuola. All’interno del sacello sono presenti le formelle con i nomi di oltre 2.500 poliziotte e poliziotti caduti nell’adempimento del dovere. Il Ministro, nel lasciare il famedio, ha apposto sul libro d’onore la firma accompagnata da un commosso pensiero: “La memoria del vostro sacrificio ci sorregge nell’impegno e nelle difficoltà”.

inaugurazione anno accademico 22-23Durante l’evento inaugurale, che si è svolto nell’aula Vincenzo Parisi, i giovani allievi funzionari del 111° corso per Commissari, del 14° corso per commissari tecnici e del 16° corso per medici della Polizia di Stato hanno assistito alle lectio magistralis “Attuazione della giurisdizione penale nello spazio virtuale e la sicurezza nazionale” di Giovanni Salvi, magistrato di lungo corso ed ex procuratore generale della Corte di Cassazione.

inaugurazione anno accademico 22-23Nel suo indirizzo di saluto il capo della Polizia ha evidenziato come “La nostra è un’amministrazione generosa e ricca di valori, dà soddisfazione, dà opportunità, è molto accogliente, però è esigente perché richiede spirito di sacrificio, passione, dedizione, spirito di servizio e consapevolezza, la consapevolezza che il funzionario di polizia riveste un ruolo importante per la società”. Il direttore generale della Pubblica Sicurezza ha poi continuato invitando i frequentatori a vivere “Intensamente questo periodo in cui si convive tutti insieme e si diventa comunità perché qui si creeranno dei legami che saranno indissolubili non solo per tutto il vostro percorso professionale ma per tutta la vostra vita”.
Lamberto Giannini ha poi concluso il suo intervento con un consiglio ai giovani funzionari: “Vi invito a curare la memoria, il ricordo. Qui c’è il Sacrario, ma ogni questura, ogni ufficio, ha un ricordo. Coltivate perché fa parte del nostro patrimonio, nei momenti più difficili sarà guardando l’esempio di chi ha fatto il massimo, di chi è arrivato all’estremo sacrificio, che potrete avere forza e un esempio sul modo di comportarvi”.

Al ministro dell’Interno sono state invece affidate le conclusioni. “Questa è una scuola che ha formato i migliori investigatori al mondo che poi hanno combattuto e sconfitto la criminalità organizzata. Ricordate – ha proseguito – che quello che caratterizza la Polizia di Stato è la grande capacità di analisi, che qui viene coltivata. Ne è un esempio il vostro Capo, rappresentante storico dello sviluppo di questa caratteristica, che ha sfruttato nella prevenzione del terrorismo. Oggi la domanda di sicurezza si riespande e si indirizza anche su settori che necessitano di curare la paura della cittadinanza e noi dobbiamo farcene carico. Non dimenticate – ha concluso il prefetto Piantedosi – che per garantire la democrazia occorrono equilibrio e moderazione, è questa la vera arte che deve utilizzare il dirigente di Polizia. Ai voi futuri commissari dico di portare la divisa con orgoglio, sempre. Per voi deve essere un esempio morale”.

inaugurazione anno accademico 22-23Al termine Matteo Piantedosi ha ufficialmente dichiarato aperto l’anno accademico 2022/2023.

Prima di lasciare la sala, il ministro Piantedosi ed il presidente Salvi sono stati omaggiati dal prefetto Giannini con la medaglia della Scuola, in ricordo della giornata.