Lotta alle mafie: confronto Olanda-Italia a Rotterdam

Lotta alle mafie: confronto Olanda-Italia a RotterdamSi è concluso a Rotterdam, nei Paesi Bassi, l’incontro “The Italian Approach”, tra le autorità italiane e quelle olandesi, in materia di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata di tipo mafioso.

Il congresso, fortemente voluto dalla ministra della Sicurezza e giustizia olandese Yeṣilgöz-Zegerius, ha visto la partecipazione dei massimi esperti italiani nella lotta alle mafie.

In particolare, la delegazione del Dipartimento della pubblica sicurezza, guidata dal vice capo della Polizia Vittorio Rizzi, era composta dal direttore dell’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia, Vittorio Lapolla, dal direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina, dal direttore centrale per i servizi antidroga, Antonino Maggiore e dal direttore della Direzione investigativa antimafia, Maurizio Vallone.

Lotta alle mafie: confronto Olanda-Italia a RotterdamNella due giorni di incontri sono stati illustrati gli aspetti di ricostruzione storica, normativa e operativa che hanno caratterizzato la lotta alla mafia nell’esperienza pluriennale italiana. Nello specifico, sono stati approfonditi i temi che hanno riguardato la documentazione ammnistrativa antimafia nell’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, l’azione di contrasto alla criminalità organizzata e il sistema del doppio binario tra repressione e misure di prevenzione patrimoniali, la politica antidroga sviluppata a livello nazionale e internazionale dall’Italia e l’attività legata alla prevenzione ed al contrasto alle organizzazioni criminali, anche in una prospettiva transnazionale.

Un ulteriore tema, su cui le autorità olandesi hanno voluto soffermarsi, è stato quello delle misure di protezione delle personalità a rischio nonché dei collaboratori e testimoni di giustizia, la cui gestione è portata avanti dal Dipartimento della Pubblica sicurezza per il tramite dell’Ufficio centrale per la sicurezza personale e del Servizio centrale di protezione.

Ai nove workshop hanno assistito addetti ai lavori olandesi di alto livello, tra i quali funzionari e personale della Polizia olandese, del FIOD (Fiscal Information and Investigation Service), dell’Autorità giudiziaria e del Ministero della giustizia e sicurezza dei Paesi Bassi.

Infine, le autorità italiane hanno fatto visita al porto di Rotterdam dove si è discusso dei temi della sicurezza connessi alla complessa realtà di uno dei principali porti europei, anche dal punto di vista dell’infiltrazione criminale internazionale.