Palermo ricorda Calogero Zucchetto, poliziotto ucciso dalla mafia

Palermo ricorda Calogero ZucchettoPalermo ricorda l’agente della Polizia di Stato Calogero Zucchetto, che la sera del 14 novembre 1982 venne assassinato da killer mafiosi con cinque colpi di pistola sparati alla testa, mentre usciva da un bar di via Notarbartolo.

Calogero aveva 27 anni, era un poliziotto della Squadra mobile palermitana e collaborava con il vice questore aggiunto Antonino “Ninni” Cassarà, alla ricerca dei latitanti di Cosa nostra. Il suo omicidio avvenne una settimana dopo l’arresto del boss Salvatore Montalto, che aveva contribuito a scovare con ore di interminabili appostamenti.

Questa mattina a Palermo, proprio nel luogo dell’omicidio, all’angolo tra via Notarbartolo e via Libertà, le più alte cariche cittadine, della Polizia di Stato, civili e militari, hanno ricordato il giovane poliziotto. Alla cerimonia hanno partecipato anche esponenti dell’amministrazione comunale di Sutera (Caltanissetta) nonché scolaresche con giovani studenti che hanno ricordato il loro concittadino.

Palermo ricorda Calogero ZucchettoIl questore di Palermo Leopoldo Laricchia, insieme alla sorella di Calogero Zucchetto, hanno deposto una corona sulla lapide dedicata al poliziotto ucciso dalla mafia.

Poi è stata celebrata una Messa in suffragio presso la chiesa di Santa Maria della Pietà, nel quartiere della Kalsa, concelebrata da Don Luigi Ciotti e dal cappellano della Polizia di Stato, don Massimiliano Purpura.

A chiusura della giornata commemorativa si terrà, stasera alle 21, presso la caserma “Pietro Lungaro”, un rappresentazione teatrale denominata “Nel nome di Maria”, con protagoniste le attrici Chiara Gambino e Alba Sofia Vella, che ripercorrerà la vita dello sfortunato poliziotto, soffermandosi in particolare sul rapporto con la fidanzata.

Già ieri pomeriggio, nella chiesa di Sant’Agata di Sutera, comune di nascita del poliziotto ucciso, era stata celebrata una messa in suo ricordo, e poi era stata deposta una corona d’alloro al monumento a lui dedicato, alla presenza di una rappresentanza di agenti della questura di Caltanissetta e dei volontari della locale sezione dell’Anps (Associazione nazionale Polizia di Stato), a lui dedicata.

A Calogero Zucchetto è stata conferita la Medaglia d’oro al valor civile perché “mentre conduceva una delicata operazione investigativa al fine della ricerca e della cattura di pericolosi latitanti, nel quadro della lotta alla criminalità organizzata, in un vile e proditorio agguato tesogli da ignoti criminali, veniva fatto segno a numerosi colpi mortali di arma da fuoco immolando così la giovane vita ai più alti ideali al servizio delle Istituzioni”.

La sua storia potrà essere conosciuta anche dai più giovani grazie alla mostra “la stanza della memoria”, inaugurata di recente all’interno del Complesso Santa Elisabetta, sede della Squadra mobile di Palermo. Il percorso è aperto anche alle scolaresche per progetti didattici improntati alla legalità.

Trieste, denunciato hacker no vax

Denunciato hacker no-vaxGli agenti della Polizia postale del Friuli Venezia Giulia e della Puglia, insieme a quelli delle Digos di Trieste e Lecce hanno denunciato e sottoposto a perquisizione domiciliare e informatica un uomo di 33 anni per l’attacco al Consiglio comunale di Trieste del 15 febbraio scorso, in cui, durante la seduta online, vennero bombardate di messaggi le chat dei consiglieri ed alterate le immagini delle webcam allo scopo di interrompere i lavori.

Nonostante fosse convinto di aver utilizzato tutte le precauzioni tecniche possibili per rimanere anonimo gli investigatori, grazie alla loro abilità, sono riusciti a ricostruire le tracce digitali della connessione utilizzata dall’uomo e a rintracciarlo.

Il denunciato ha numerosi precedenti per violazione delle norme di contenimento pandemico ed infatti il contenuto dei messaggi era dal tenore fortemente no vax.

Durante la perquisizione sono stati trovati nell’abitazione del 33enne, alcune maschere antigas, magliette ed adesivi col logo V_V (il nome del gruppo responsabile dell’attacco hacker), un ricevitore in radiofrequenza e bombolette spray.

Alla vista degli agenti di Polizia, l’uomo ha anche provato a lanciare il reset del telefonino, evidentemente avendo pianificato in anticipo un’eventualità del genere ma l’analisi del dispositivo ha comunque portato alla luce circa 8mila chat dell’indagato che confermavano non soltanto la partecipazione all’attacco al Consiglio comunale ma anche il fatto che l’uomo fosse particolarmente attivo nel reclutamento di seguaci per il suo movimento.

Brescia: Arrestato Foreign Fighter italiano

Cagliari: operazione contro gruppo ultràArrestato a Brescia un 28enne foreign fighter italiano per sequestro di persona e lesioni personali, aggravati dall’avere adoperato sevizie e agito con crudeltà e con finalità di terrorismo e dell’odio razziale.

Nel giugno del 2019 l’uomo, attualmente detenuto, era stato prelevato a Kobane (Siria) dove si trovava in stato di cattura da parte delle Unità di protezione popolare curde, da funzionari della Digos di Brescia e della Direzione centrale della polizia di prevenzione a seguito di un’operazione condotta in stretto raccordo con l’AISE, il FBI e le autorità siriane. Venne arrestato per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo, in quanto, dopo una radicale adesione ideologica alla Jihad islamica iniziata in Italia e completata in Germania, lo stesso era partito per la Siria dove era divenuto un operativo del sedicente Stato Islamico.

Nel luglio del 2020, il Tribunale di Brescia lo ha condannato a 4 anni di reclusione, sentenza poi confermata in Appello.

I successivi approfondimenti investigativi sulla vicenda, condotti anche in ambito di collaborazione internazionale, hanno trovato un punto di svolta nello scambio informativo tra le autorità italiane e tedesche che ha fatto emergere come lo stesso foreign fighter era responsabile anche di torture e sevizie nei confronti di almeno due persone, tra cui un adolescente, che si erano rifiutate di combattere per l’ISIS ed attualmente rifugiate in Germania.

Pesaro Urbino, 19 arresti per spaccio di droga

Pesaro Urbino, 19 arresti per spaccio di drogaI poliziotti della Squadra mobile di Pesaro Urbino hanno arrestato 19 persone per spaccio di droga.

Gli agenti hanno documentato negli ultimi due anni almeno 500 episodi di cessione di stupefacenti. Gli arrestati svolgevano le loro azioni criminali all’interno del parco Miralfiore di Pesaro, agevolati dalla protezione della vegetazione e sfruttando la vicinanza della stazione ferroviaria e degli autobus.

Pesaro Urbino, 19 arresti per spaccio di drogaAd agosto poi, la Questura ha disposto numerosi servizi straordinari di controllo, eseguiti in maniera coordinata con le altre Forze di polizia. I controlli straordinari hanno portato a 6 arresti, 26 denunce a piede libero e a 37 misure di prevenzione.

Milano: alla Polizia di Stato il premio RFK Human Rights Italia 2022

pellizzari premio milanoIeri a Milano, durante una serata di beneficenza condotta dalla giornalista Maria Latella, la Polizia di Stato è stata premiata dall’associazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia per il lavoro compiuto nelle scuole con programmi di contrasto al bullismo e cyberbullismo, nonché al fenomeno del reveng porn con la campagna “Una vita da social” della Polizia postale.

pellizzari premio milanoA ritirare il premio c’era il vice capo vicario della Polizia Maria Luisa Pellizzari.

Dal 1968 l’Organizzazione premia ogni anno figure che nel proprio lavoro, nella propria comunità, organizzazione, azienda, Istituzione, agiscono per il benessere collettivo per la difesa dei diritti umani e per garantire accesso alla salute, all’educazione, al cibo e alle libertà individuali e collettive.