Viareggio: armati e barricati in casa, il blitz dei Nocs

Ieri sera c’è stato un blitz dei poliziotti del Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza) in un appartamento di Viareggio (Lucca) dove due uomini (padre 90enne e figlio 44enne con problemi psichiatrici) si erano barricati in casa con una pistola illegalmente detenuta.

Uno dei due nel pomeriggio aveva esploso colpi di arma da fuoco attraverso la porta d’ingresso ferendo un vigile del fuoco che stava cercando di aprire l’uscio su richiesta della Polizia municipale.

La Polizia municipale doveva infatti eseguire un trattamento sanitario obbligatorio nei confronti dell’uomo 44enne.

Con l’irruzione degli uomini del Nocs i due sono stati messi in condizione di non nuocere con un intervento che non ha causato ulteriori feriti. Poi il 90enne è stato trasportato in ospedale per controllo e il figlio in commissariato. La posizione di entrambi è al vaglio della magistratura.

Truffe telematiche

phishing

“Il vostro dispositivo è bloccato per il download e la distribuzione di contenuti illegali (pedopornografia, stupro e zoofilia) che sono proibiti dalla legge italiana”

Questo è uno dei messaggi che tanti cittadini si vedono recapitare in questo periodo.

Scritti in diverse lingue, con la firma del capo o di alti funzionari della Polizia di Stato, prospettano alla vittima una inesistente indagine per la quale l’unica soluzione è contattare via mail i truffatori esponendosi a successive richieste di pagamenti di salate multe o di comunicazione di dati sensibili.

Si tratta di “phishing”, un tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la quale, fingendosi un ente affidabile, malintenzionati cercano di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso.

Operazione antidroga a Crotone: eseguite 13 misure cautelari

operazione antidrogaA Crotone una vasta operazione di Polizia volta a contrastare il fenomeno della droga ha portato all’esecuzione di 13 misure cautelari per cui 10 persone sono finite in carcere, una è stata messa agli arresti domiciliari mentre per le restanti 2 è scattato l’obbligo di dimora.

Un centinaio gli uomini e le donne della Squadra mobile di Crotone, del Reparto prevenzione crimine di Catanzaro, Vibo Valentia e Siderno e delle unità cinofile di Vibo Valentia coinvolti. 

I reati contestati sono stati l’acquisto, la detenzione, il trasporto, la cessione e la vendita di cocaina, eroina, hashish e marijuana.

Gli investigatori, tramite intercettazioni telefoniche, ambientali e video, hanno scoperto un’attività di spaccio nel centro storico di Crotone protetta dal fitto dedalo di vicoli che lo caratterizza.

 La rete era organizzata in modo piramidale e i componenti, con ruoli e competenze specifiche, procuravano e smerciavano al dettaglio ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, i cui profitti confluivano in una cassa comune e divisi tra gli associati.

Dalle indagini è emerso anche che i criminali coltivavano marijuana, consentendo agli agenti di sequestrare tre diverse piantagioni, occultate nella vegetazione della periferia di Crotone.

Palermo: ridotta in schiavitù fa arrestare i suoi aguzzini

Tratta di persone, riduzione in schiavitù, sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione nonché favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sono i reati contestati a 4 persone arrestate, questa mattina, dalla Squadra mobile di Palermo.

Le attività d’indagine, hanno consentito di accertare che gli indagati appartengono ad un’organizzazione nigeriana di tipo mafioso (secret cult) denominata “Black Axe”.

L’indagine è scaturita dopo la denuncia di una giovane donna, “schiava” del gruppo criminale che aveva riferito agli investigatori di aver subito, dai componenti dell’organizzazione, violenze di ogni genere già nel suo Paese di origine e di esser arrivata a Palermo clandestinamente per poi essere destinata alla prostituzione.

Sottoposta ai temuti riti voodoo, la donna aveva promesso di estinguere il suo debito di 15mila euro contratti con l’organizzazione criminale; i componenti di quest’ultima approfittando del suo stato di soggezione e sotto la minaccia di morte e violenze, l’avevano in realtà resa loro schiava.

Per sottrarsi ai suoi aguzzini, la giovane si era rivolta ad un pastore pentecostale suo connazionale che, a sua volta, era stato minacciato di morte per aver aiutato la donna a rivolgersi alla Polizia.

Auto contromano in galleria, patente revocata

Mentre percorreva contromano l’autostrada, un automobilista è stato fermato dalla Polizia Stradale che lo ha multato e gli ha revocato la patente di guida.

È quanto accaduto in A23; erano da poco passate le 13 e, durante una fitta nevicata, il conducente di una Fiat 500L, dopo aver imboccato l’autostrada in direzione sud all’altezza di Camporosso, nel Comune di Tarvisio, ha invertito la marcia e percorso in contromano, sulla corsia di sorpasso, tutta la galleria Spartiacque lunga quasi 2 chilometri, parte dei quali in curva, proseguendo poi per altri 2 chilometri.

Una buona dose di fortuna ma soprattutto il pronto intervento degli agenti di Polizia hanno permesso di porre fine, senza conseguenze fatali, alla folle corsa del veicolo che aveva percorso oltre 4 chilometri.

Agli agenti che lo hanno fermato l’uomo ha dichiarato che la manovra è stata dettata da una sua distrazione.