Ragusa: rapinata e violentata nella propria auto, arrestato l’aguzzino

“So tutto di te, devi fare quello che ti dico, altrimenti ammazzo te e la tua famiglia”. Con questa minaccia un ragusano di 26 anni ha preso in ostaggio una giovane ragazza, l’ha rapinata e violentata ripetutamente, per poi lasciarla andare rinnovando le sue minacce per costringerla a non raccontare la cosa a nessuno.

Un incubo durato circa tre ore, iniziato alle 2 di notte, mentre la vittima stava tornando a casa, da sola, dopo aver festeggiato con gli amici il proprio compleanno.

Un uomo in mezzo alla strada l’ha bloccata chiedendo di chiamare i soccorsi per la moglie che stava male, ma appena si è fermata ha infilato il braccio nel finestrino, le ha tolto il cellulare, ha aperto lo sportello e ha minacciato di ucciderla con una grossa pietra se non avesse obbedito ai suoi ordini.

Appena libera la ragazza, nonostante lo shock, è riuscita a chiamare i suoi familiari che l’hanno raggiunta e portata in ospedale, dove i medici hanno subito avvisato la polizia. Mentre dottori e psicologi si prendevano cura della vittima, gli investigatori della Squadra mobile e del commissariato di Vittoria iniziavano ad indagare.

Grazie al racconto drammaticamente dettagliato della donna e all’analisi delle immagini ottenute dai sistemi di video sorveglianza, i poliziotti hanno ristretto il numero dei possibili sospettati rispondenti alla descrizione.

Dopo circa tre ore gli investigatori erano già in grado di sottoporre alla ragazza le foto segnaletiche dei possibili sospettati, e lei, senza alcuna esitazione, ha riconosciuto in una di queste il suo aguzzino.

Il Pubblico ministero ha disposto la perquisizione a casa dell’indagato, dove gli agenti hanno trovato gli indumenti che indossava la notte precedente e sui quali la Polizia scientifica ha prelevato alcuni campioni di liquidi biologici per analizzarne il Dna e confrontarlo con quello trovato sull’auto della ragazza.

Tutti i riscontri effettuati dagli investigatori hanno confermato la drammatica storia della vittima, e quando si è avuta la certezza sull’identità dell’indagato, gli agenti della questura di Ragusa lo hanno rintracciato e arrestato.

Si tratta di un soggetto pericoloso, con precedenti specifici, già condannato per aver violentato e rapinato una donna di Ragusa con analoghe modalità.

Gli investigatori sospettano che l’arrestato possa aver commesso altre violenze con le stesse modalità e invita eventuali altre vittime a contattare la Squadra mobile di Ragusa al numero 0932/673696.

Gabrielli a Reggio Calabria per il Premio “Comitato della croce”

Questura di Reggio CalabriaIl capo della Polizia Franco Gabrielli, questa sera, a Reggio Calabria, ha partecipato all’intitolazione di una strada in onore del dirigente generale Andrea Caridi scomparso a gennaio del 2018 e poi ha ricevuto nell’ambito della manifestazione “Premio internazionale della bontà”, il premio speciale “Comitato della Croce”.

Alle 18, il prefetto Gabrielli, in Questura, ha deposto una corona d’alloro in ricordo dei caduti e subito dopo ha incontrato i dirigenti, i funzionari e il personale della questura e delle Specialità, all’interno dell’aula Calipari.

Alle 19 ha scoperto la targa intitolata ad Andrea Caridi che darà il nome ad una parte di via Guglielmo Pepe, strada adiacente alla Questura.
Alla cerimonia hanno partecipato i familiari, le autorità civili, militari e religiose, nonché numerosi colleghi provenienti da tutta Italia che hanno collaborato con il dirigente prematuramente scomparso.  

Dopo la visita in Questura, il capo della Polizia ha ricevuto il premio speciale “Comitato della Croce” nella Chiesa della Candelora nell’ambito dell’evento organizzato dal Comitato che porta il nome del premio speciale.

Quest’anno la manifestazione è dedicata a tutti i magistrati, agli appartenenti alle Forze di polizia in attività di servizio e a tutte le vittime della criminalità e del terrorismo.

Olivia Petillo

Mondiali di canottaggio: Goretti d’oro, Ruta d’argento e 5 pass olimpici

Mondiali canottaggio GorettiSi sono conclusi il primo settembre a Linz (Austria) i Campionati del mondo assoluti di canottaggio, con i portacolori delle Fiamme oro che hanno portato a casa una medaglia d’oro e una d’argento, e quattro pass per Tokyo 2020.

Martino Goretti è il re della specialità non olimpica del singolo pesi leggeri maschile. Il campione cremisi dopo aver dominato la semifinale, accedendo in finale con il miglior tempo, ha dimostrato di essere il più forte del mondo andando a tagliare il traguardo in solitaria, precedendo l’ungherese Galambos e l’australiano Murphy.

Mondiali canottaggio RutaL’azzurro è riuscito nell’impresa di riportare in Italia un titolo mondiale che mancava nella nostra bacheca dal 2014, conquistando il sesto oro mondiale della sua carriera.

La prima medaglia azzurra nelle discipline olimpiche è arrivata dal doppio pesi leggeri del nostro Pietro Willy Ruta che, in coppia con l’azzurro Stefano Oppo si è messo al collo una spendente medaglia d’argento e il biglietto per Tokyo.

Mondiali canottaggio GorettiOrmai affiatatissima, la coppia Ruta-Oppo ha disputato una finale caratterizzata dai ritmi molto elevati, combattuta fino alla fine, con una lotta a tre per il podio. Alla fine è stato oro per l’Irlanda davanti all’Italia, bronzo per la Germania.

Anche Marco Di Costanzo sarà a Tokyo 2020 con il quattro senza che, dopo aver conquistato l’accesso in finale, non è riuscito ad andare oltre il quarto posto, nonostante una gara condotta sempre nel gruppo di testa.

Mondiali canottaggio RutaPass olimpico anche per la portacolori delle Fiamme oro Kiri Tontodonati che si è qualificata per la finale del due senza senior femminile, piazzandosi al sesto posto.

Stacca il biglietto per i prossimi Giochi olimpici anche Federica Cesarini; l’atleta cremisi è rimasta fuori dalla finale del doppio pesi leggeri femminile, ma compie l’impresa vincendo la finale B e conquistando l’ultimo posto a disposizione per le olimpiadi.

Sergio Foffo

Gran premio di Monza, sicurezza e viabilità particolare

Sicurezza GP F1 MonzaSarà un Gran premio caratterizzato dalla massima sicurezza quello che si svolgerà nel prossimo fine settimana all’autodromo di Monza.

Già da diversi giorni la macchina della sicurezza si è attivata, mettendo in atto le direttive stabilite durante l’ultimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, svolto proprio all’Autodromo.

Sicurezza GP F1 MonzaSaranno centinaia gli uomini e le donne messi in campo da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria e Polizia provinciale; in particolare gli agenti al lavoro il 7 saranno 463 e l’8 623, ai quali si sommeranno gli operatori di Polizia locale, Protezione civile, Croce rossa e Guardie ecologiche.

Confermati tutti i dispositivi di controllo già utilizzati nelle passate edizioni, con i filtri agli ingressi dell’autodromo e vigilanza ininterrotta sia all’interno che all’esterno del circuito.

Sicurezza GP F1 MonzaConfermato anche il piano speciale per il traffico: anche quest’anno, non sarà possibile parcheggiare all’interno e nelle immediate vicinanze dell’Autodromo. Sono state pertanto predisposte apposite aree segnalate opportunamente sui percorsi, dove i tifosi potranno parcheggiare e raggiungere l’impianto sportivo con bus-navette gratuiti.

Si consiglia quindi di non avvicinarsi con l’auto all’autodromo, ma di indirizzarsi agli appositi parcheggi seguendo i percorsi consigliati.

Catania: furti di fiori all’obitorio, arrestato fioraio abusivo

furtoArrestato a Catania un uomo che rubava composizioni floreali dall’obitorio approfittando dello stato emotivo dei parenti dei defunti. Ma questo non è stato l’unico fatto contestato all’uomo.

I poliziotti, oltre a documentare la commissione dei furti, hanno riscontrato la mancanza della copertura assicurativa del veicolo utilizzato per portare le composizioni floreali nella sua rivendita di fiori; inoltre, l’attività commerciale, posizionata di fronte al cimitero, è risultata abusiva, priva del regolare contratto di locazione, e l’allaccio alla rete elettrica era abusivo.

Infine gli agenti hanno anche scoperto che l’uomo percepisce indebitamente e già da tempo il reddito di cittadinanza per un importo pari a 900 euro.

Durante l’indagine i poliziotti hanno inoltre indagato per truffa aggravata, un dipendente non in regola di un’agenzia funebre, per il conseguimento del reddito di cittadinanza.