Milano: sequestro di armi e droga

Perquisizione MilanoA seguito di ulteriori indagini dei poliziotti della Squadra mobile di Milano nei confronti dei componenti di un’organizzazione criminale arrestati lo scorso novembre nell’operazione “Vico Raudo”, ieri a Rho, Milano è stata eseguita una perquisizione delegata dalla Procura all’interno di una cantina. Il locale era in uso ad uno degli indagati e all’interno sono state trovate armi e droga riconducibili alla famiglia di ‘ndrangheta locale.

Trovati e sequestrati 150 grammi di cocaina, una bilancia elettronica, un fucile a canne mozze calibro 12, un revolver calibro 22 carica con 5 cartucce, 818 cartucce di varia tipologia (munizioni per pistola e munizioni per fucile di vario calibro).

Perquisizione MilanoLo scorso novembre, nel corso dell’operazione la Squadra mobile milanese sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, gli agenti arrestarono 49 persone accusate, a vario titolo, dei reati associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, minacce, violenza privata, incendio, detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosa nonché per il reato di intestazione fittizia di beni.

In particolare, le indagini allora svolte, consentirono di poter affermare che a Rho ci fosse la presenza di una struttura di ‘ndrangheta denominata “Locale di Rho”, già riconosciuta come struttura mafiosa e che la stessa stava nuovamente ricostituendo ad opera del capo della Locale, condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso il quale, una volta scontata la sua pena, con la collaborazione dei membri della sua famiglia e di altri affiliati, stava cercando di reimporre sua presenza sul territorio.

La Polizia ricorda le vittime del Covid-19

Ricorre oggi la giornata nazionale in ricordo di tutte le vittime della pandemia da Covid19.

La data scelta è quella del 18 marzo, giorno in cui, nel 2020, l’intero Paese fu scosso dalle immagini in cui centinaia di bare, depositate presso il cimitero monumentale di Bergamo, furono trasportate da una colonna di mezzi pesanti dell’Esercito Italiano. Centinaia di feretri che si allontanavano dagli affetti dei proprio familiari senza la possibilità di ricevere l’ultimo saluto.

Quelle scene, ancora oggi, sono il simbolo della sofferenza vissuta durante la prima ondata del coronavirus.

In quei difficili mesi, la Polizia di Stato, assieme alle altre forze di polizia e militari, non ha mai smesso di garantire la sicurezza dei cittadini, pagando un alto tributo. Sono infatti 20 i poliziotti morti a causa del virus. Donne e uomini che hanno servito sino all’ultimo le loro comunità senza tirarsi mai indietro. Ognuno di loro con una storia diversa ma accomunati da un stesso ideale: quello di essere al servizio di chi più ha bisogno.

covid milanoLa perdita di questi valorosi poliziotti ha lasciato una ferita, ancora oggi aperta, nei loro cari e nella grande famiglia della Polizia di Stato.

Oggi vogliamo ricordare il loro sacrificio il cui inizio fu segnato, proprio quel tragico 18 marzo 2020, dalla perdita di Maria Sparagana, assistente capo coordinatore e voce storica della Sala operativa della questura di Caserta. Alla sua scomparsa, purtroppo, seguirono quelle di altri 19 poliziotti che non sono riusciti a vincere la battaglia contro quel nemico invisibile.

A loro, a tutte le altre vittime e alle loro famiglie va il nostro commosso pensiero.