Anno scolastico 21/22: la Polizia di Stato vicina agli studenti

L’anno scolastico 2021-2022 è appena iniziato e oggi pomeriggio, a Pizzo Calabro, in provincia di Vibo Valentia, all’Istituto tecnico nautico e aeronautico, logistica e trasporti, c’è stata la cerimonia di inaugurazione alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

L’evento, al quale era presente anche il capo della Polizia Lamberto Giannini è stato presentato da Flavio Insinna e Andrea Delogu.

Alla cerimonia erano presenti scuole da tutta Italia, scelte per il loro lavoro sui temi della legalità e della cittadinanza. Sul palco anche alcuni atleti che hanno partecipato alle olimpiadi di Tokyo 2020 tra cui Marcel jacobs e Stefano Raimondi appartenenti ai gruppi sportivi della Polizia di Stato.

Nel corso della presentazione è stato trasmesso un video realizzato dalla Polizia di Stato.

Il capo della Polizia Lamberto Giannini a Vibo Valentia per l'inaugurazione dell'anno scolasticoQuest’anno, infatti il suono della campanella è stato accompagnato dalle note di “Torneremo a scuola”, un motivo musicale nato da un’idea della Polizia di Stato, arrangiato dal vice maestro Roberto Granata, scritta da Giuseppe Anastasi, interpretato dalla Banda musicale della Polizia di Stato e cantata dai bambini del coro della scuola “Maria Chierichini” di Amelia, vicino Terni, con la partecipazione di Red Canzian.

Il video della canzone, racconta in musica le emozioni degli studenti che, dopo i mesi difficili della pandemia ripopolano le aule rimaste vuote a causa del Covid.

Torneremo a scuolaLe immagini sono state girate nel quartiere San Basilio a Roma all’interno della scuola intitolata a “Giovanni Palatucci”, il martire della Polizia ucciso dai nazisti nel campo di concentramento di Dachau.

Ancora una volta la Polizia è insieme ai più piccoli per festeggiare il rientro in classe, attraverso il linguaggio universale della musica.

Numerose sono le iniziative messe in campo dalla Polizia di Stato per trasmettere ai ragazzi i valori della cultura della legalità, adottando modi di comunicazione diversi per intercettare il più ampio numero di bambini e adolescenti.

In questa occasione è stato distribuito agli studenti presenti “Il mio Diario” 2021-22, l’agenda scolastica destinata agli alunni delle scuole primarie, giunta alla ottava edizione.

Inaugurazione anno scolasticoI protagonisti del Diario sono i supereroi della legalità Vis e Musa e i loro amici a quattro zampe parlanti: il pastore tedesco Lampo e la nuova arrivata Saetta, un labrador color miele.

I loro superpoteri sono amicizia, solidarietà e legalità, che utilizzano nel migliore dei modi grazie ai consigli della Polizia di Stato; affrontano i temi della salute, dello sport, della cura dell’ambiente, dell’inclusione sociale, dell’educazione stradale, del corretto utilizzo di Internet e dei social network, ma anche i fenomeni di devianza giovanile più comuni, come bullismo e cyberbullismo.

Il “mio diario”, è realizzato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e il sostegno del ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ferrara: premiata la Polizia di Stato

ricevimento chiave della cittàQuesta mattina, durante una cerimonia presso la Sala del Plebiscito della Residenza Comunale di Ferrara, il capo della Polizia Lamberto Giannini ha ricevuto dal sindaco Alan Fabbri le chiavi della città, come riconoscimento per l’attività svolta dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato nella città estense.

All’evento, moderato dal giornalista Nicola Minelli, erano presenti il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni, il prefetto Michele Campanaro ed il questore di Ferrara Cesare Capocasa.

Nel suo intervento introduttivo, il Sindaco della città ha illustrato, grazie ad un video esplicativo, le opere di riqualificazione realizzati nell’area Gad (Giardino Arianuova Doro), che hanno visto l’interessamento anche delle altre Istituzioni locali tra le quali la Polizia di Stato. Le chiavi della città, sono state consegnate nelle mani del capo della Polizia Giannini con la seguente motivazione: “Con passione, determinazione e competenza le donne e gli uomini della Polizia di Stato hanno affermato la legalità nel quartiere Giardino Arianuova Doro. Siamo grati alla Polizia di Stato perché ogni giorno, tra la gente, nelle vie e nelle piazze di Ferrara, alimenta il sentimento di fiducia nelle istituzioni, garantendo la sicurezza della nostra comunità”.

Il prefetto Giannini nel suo intervento conclusivo ha sottolineato che “È un momento simbolico ma importante perché dà testimonianza di quanto possano riuscire a fare le istituzioni, i cittadini e le associazioni insieme sul territorio. Ridare il territorio ai cittadini, sottrarlo alla criminalità, al degrado è la chiave della sicurezza. La restituzione alla gente, alla città di ampie porzioni di territorio è un tassello di una sicurezza globale che riguarda tutto il nostro Paese in un momento che è piuttosto complicato per emergenze di varia natura. Il messaggio che voglio lanciare forte a tutti – ha continuato il prefetto Giannini – è che noi ci siamo, ci siamo sempre e continueremo a esserci”.

Per l’occasione, in Piazza Municipale, è stato allestito un gazebo della Questura ed era presente la vettura Lamborghini Huracan con personale della Polizia stradale.

Al termine della cerimonia, insieme alle autorità presenti, il capo della Polizia Giannini ha fatto visita al quartiere Giardino, area oggetto della riqualificazione, dove ha incontrato una rappresentanza di cittadini dei Comitati di quartiere.

Concerto ad Assisi: omaggio all’istituto Serafico

L’amore per i più fragili e i più indifesi. Questa è la missione affidata al “Serafico” l’istituto religioso di Assisi che si prende cura di persone con disabilità gravi plurime.

Il 17 settembre l’istituto ha compiuto 150 anni e la Polizia di Stato, per celebrare l’evento, ieri sera alle 21.00 si è tenuto ad Assisi, un concerto con la Banda musicale diretta dal maestro Maurizio Billi, nella basilica superiore di San Francesco un luogo unico per il legame tra arte e spiritualità grazie al ciclo pittorico realizzato da Giotto.

All’evento ha presenziato il vice capo vicario della Polizia Maria Luisa Pellizzari.

Il vice capo nel suo intervento non ha nascosto la sua emozione per la presenza all’evento ed ha ricordato come “Per la Polizia di Stato ha parlato la nostra musica. Una musica che ci rappresenta perché la musica è un linguaggio universale che raggiunge tutti e che è di tutti così come la Polizia di Stato e le Forze di polizia.
Il Prefetto ha continuato affermando che “Siamo al fianco di tutti soprattutto dei più fragili e dei più deboli. Questo gemellaggio di questa sera con il Serafico è il riconoscimento di quello che noi già da anni facciamo accanto ed insieme ai più deboli”. Maria Luisa Pellizzari ha poi concluso ricordando come “Questa serata in un luogo bellissimo ci spinge e ci stimolerà a fare sempre di più accanto a tutte quelle realtà che si impegnano per chi è meno fortunato e per chi ha bisogno di essere sostenuto ricordando che la diversità rappresenta per noi per tutti è un valore”.

La Polizia di Stato testimonia ancora una volta, con la sua presenza, la vicinanza ai più deboli dando corpo al claim “esserci sempre” che accompagna il nostro essere al servizio delle comunità. Con le note musicali la Banda, esprime la sua prossimità attraverso la musica, un linguaggio universale che raggiunge tutti, senza distinzioni.

Ad accompagnare alcuni brani della banda è stata la voce del tenore Francesco Grollo, amico della Polizia e impegnato con la Banda musicale nel progetto “Musica per il Sociale”, il cui obiettivo è sostenere ed incentivare la presenza delle persone con disabilità agli eventi musicali, per condividerne l’emozione e diffondere un messaggio di inclusione e solidarietà. Il concerto è stato arricchito anche dalle note della violinista Olga Zakharova dell’orchestra e della Filarmonica del teatro alla Scala.

Ai brani dei nostri musicisti si sono alternati gli interventi del presidente dell’Istituto Francesca Di Maolo, del custode del Sacro Convento fra Marco Moroni e del vescovo della diocesi Domenico Sorrentino.

Prima dell’esecuzione dell’Inno nazionale che ha chiuso il concerto, è stato proiettato un filmato che ripercorre la storia dell’Organizzazione religiosa e la sua attuale struttura di sostegno ed aiuto ai disabili e alle loro famiglie.

Livorno: concerto per la legalità con la Banda musicale della Polizia

La Banda musicale partecipa alla serata finale del “Mascagni festival” di Livorno.La Banda musicale della Polizia di Stato, a Livorno, ha partecipato, con un concerto, alla serata finale del “Mascagni festival”. L’evento musicale, organizzato dalla questura di Livorno in collaborazione con l’Ancri (Associazione nazionale insigniti dell’ordine al merito della Repubblica Italiana) è stata anche l’occasione per ricordare l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio nel quinto anniversario della morte.

La Banda musicale partecipa alla serata finale del “Mascagni festival” di Livorno.La manifestazione, che si è svolta presso il Pala Modigliani Forum di Livorno e alla quale era presente il vice capo della Polizia Vittorio Rizzi, è stata condotta dal giornalista e conduttore televisivo Marco Mazzocchi ed ha avuto come testimonial l’attore Can Yaman.

La Banda musicale partecipa alla serata finale del “Mascagni festival” di Livorno.I protagonisti della serata sono stati però i giovani studenti di cinque Istituti scolastici livornesi, che hanno aderito al Progetto, promosso dalla Polizia di Stato, #sceglilastradaGiusta, rivolto ai ragazzi con lo scopo di trasmettere ed implementare la cultura della legalità.

La banda musicale ha eseguito 8 brani famosi e ha concluso la serata con l’immancabile inno di Mameli.

Torino: 4 neonazisti indagati, istigavano all’odio razziale e religioso

il materiale sequestrato dalla Digos di torinoLa Polizia di Stato di Torino ha eseguito delle perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese nei confronti di 4 indagati per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

Si tratta di un uomo di 57 anni, addetto ad attività di vigilanza privata, (già esponente del Fronte Nazionale e di Casapound), di due dipendenti presso società di lavorazioni meccaniche, di 37 e 46 anni, e di un pensionato di 62 anni, tutti residenti nella provincia di Torino.

Durante le perquisizioni, i poliziotti della Digos della questura e del Compartimento polizia postale Piemonte hanno sequestrato, oltre a diversi supporti elettronici, numerosi indumenti, fibbie, elmetti, berretti, foulard, bandiere, medaglie, crest, timbri, distintivi, adesivi, fotografie, manifesti e quadri con simbologie nazifasciste, nonché una carabina ad aria compressa (classificata arma comune da sparo) e un macete illegalmente detenuti.

Durante la perquisizione informatica di un computer è stato rinvenuto anche materiale pedopornografico.

L’attività rappresenta la seconda tranche di un’indagine già avviata dalla Digos di Torino nell’inverno 2020, su input della Direzione centrale della polizia di prevenzione, nei confronti di altri due militanti d’area, uno di 43 anni, agente di vigilanza privata, l’altro di 39 anni, guardia particolare giurata, denunciati anche loro per aver pubblicato sui profili Facebook immagini e frasi dal contenuto nazista, razzista e antisemita.

Dall’analisi dei contenuti multimediali trovati nei supporti informatici sequestrati durante la perquisizione eseguita il 4 dicembre 2020 nelle abitazioni dei primi due indagati, sono state rilevate anche diverse chat su Telegram e Whatsapp dove gli internauti comunicavano fra loro sempre inneggiando al nazismo, al razzismo ed all’antisemitismo.

Nelle chat sono state anche esaltate alcune gravi azioni violente poste in essere nei confronti di stranieri, come quella messa in atto a Macerata nel febbraio 2018 da Luca Traini, che con una pistola ferì gravemente sei cittadini extracomunitari, e a Marsala nell’autunno del 2020, quando vennero arrestate tre persone che durante l’estate dello stesso anno avevano effettuato raid violenti contro inermi cittadini di colore senza alcun motivo apparente.

Su quest’ultimo episodio gli indagati si esprimevano con frasi di questo tenore: “hai sentito a Marsala?… bravi ragazzi… che dire… ONORE a voi…Liberi subito!”.