Pavia: iniziativa di legalità contro il tifo violento

Convegno con gli studenti sulla legalità e tifo violento a PaviaSi è svolto a Pavia nei giorni scorsi un convegno organizzato dalla Questura e dall’Associazione calcio Milan dal titolo “…dai un calcio alla violenza e fai gol con la legalità” rivolto agli studenti delle scuole superiori.

Nell’ambito dell’iniziativa che dapprima si è svolta nell’aula magna della questura e poi nel locale stadio di “Pietro Fortunati” della città, sono intervenuti, il prefetto Silvana Tizzano, il questore Gerardo Acquaviva, il sindaco Fabrizio Fracassi, il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Letizia Affatato e due magistrati, il dottor Bile e D’Onofrio. Il tema trattato era volto a sensibilizzare i giovani ad un tifo consapevole nel rispetto reciproco.

Per i giovani ospiti, circa 350 tra ragazzi e accompagnatori, si è esibito l’agente Sebastiano Vitale il poliziotto rapper che canta la legalità ed è stata esposta la Coppa dei Campioni vinta dal Milan nel 2007.

L’iniziativa è proseguita presso lo stadio dove si è svolto un torneo di calcio a 11 tra le 4 squadre partecipanti.

Convegno con gli studenti sulla legalità e tifo violento a PaviaDopo la vittoria dell’istituto professionale IPSIA di Cremona, tutte le squadre sono state premiate con la consegna di una maglia autografata dal Milan che nell’occasione è stata rappresentata dall’ex calciatore Daniele Massaro.

Inoltre gli studenti hanno partecipato al concorso per la realizzazione di uno striscione con un messaggio di legalità, e la scuola vincitrice ha creato lo slogan: “No alla violenza, usa la coscienza”.

Olivia Petillo

Pisa: vende le figlie per le nozze, arrestato grazie al Codice rosso

Volante di nottePicchiava le sue due figlie che si erano fidanzate con uomini diversi da quelli che il padre aveva scelto per loro a seguito di accordi economici tra le famiglie. L’uomo è stato arrestato dai poliziotti della Squadra mobile di Pisa. Si tratta del primo caso di fermo grazie al cosiddetto “Codice Rosso”, che ha introdotto il reato di costrizione e induzione a contrarre matrimonio in Italia.

La vicenda si è svolta all’interno del campo nomadi di Pisa, dove la famiglia risiede. Le due ragazze sono state per anni costrette a subire umiliazioni e violenze fisiche, fatte di calci, pugni e schiaffi, come il taglio dei capelli, ma spesso il padre arrivava a segregarle nella roulotte per lunghi periodi dove venivano nutrite solo di pane e acqua.

Il papà orco aveva promesso in spose le due figlie, di 19 e 21 anni, a due cugini, ricevendo in cambio delle somme di denaro, che al momento non sono ancora state quantificate, ma che avevano entrambe rifiutato. L’obiettivo del genitore era quello di impedire alle figlie di frequentare altri uomini al di fuori di quelli a cui erano state vendute.

All’ennesimo episodio di maltrattamento, nel quale una delle ragazze era stata colpita con un vaso di terracotta, le figlie hanno deciso di scappare insieme ai fidanzati. Il padre, vista la difficoltà nel rintracciarle, ha deciso di sporgere falsa denuncia di rapimento alla Polizia di Stato.

Ma qualcosa ha insospettito gli agenti che hanno deciso di indagare sull’uomo. Dalle intercettazioni telefoniche i poliziotti della Mobile hanno rintracciato le ragazze che, in quella circostanza, hanno trovato il coraggio di denunciare i maltrattamenti subiti.

Dalle indagini gli agenti sono riusciti a ricostruire tutti le vicende familiari che hanno portato all’arresto dell’uomo catturato all’interno della sua roulotte