Immigrazione clandestina: 13 arresti e 196 denunce a Cagliari

Dichiarazioni di ospitalità, di dubbia attendibilità, sono alla base dell’attività investigativa svolta da Squadra mobile e Digos di Cagliari, che ha portato all’arresto di otto persone e alla denuncia in stato di libertà di altre 196, delle quali 28 italiane.

Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla permanenza in Italia dello straniero in condizione di illegalità, nonché di falso materiale e ideologico.

Le numerose dichiarazioni oggetto dell’attività investigativa, erano state presentate da cittadini bengalesi che avevano richiesto la Protezione internazionale per motivi umanitari.

L’indagine ha evidenziato l’attività di un gruppo di persone ben organizzate, che avevano creato un sistema in grado di aggirare le norme sull’immigrazione e di fornire i presupposti necessari per ottenere una decisione favorevole in seno alla Commissione territoriale per il riconoscimento della Protezione internazionale.

Attraverso false attestazioni di ospitalità, l’organizzazione criminale forniva un domicilio nella provincia di Cagliari, nonché un impiego, in qualità di badante o colf, attraverso la predisposizione di fittizi contratti di lavoro; tutto avveniva grazie alla complicità di titolari di appartamenti e falsi datori di lavoro. Il tutto aveva un costo che andava da 500 a 6mila euro.

Tra i membri del gruppo criminale ci sono anche un importante esponente della comunità del Bangladesh a Cagliari, e due suoi connazionali che, in qualità di interpreti presso la Commissione, avevano il compito di segnalare ai richiedenti asilo, la documentazione necessaria che avrebbe potuto servire per ottenere il parere favorevole degli esaminatori o la priorità nell’audizione.

Nello stesso contesto operativo, ma con un diverso procedimento penale, la Digos cagliaritana ha arrestato altre cinque persone, due italiani e tre bengalesi, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

L’indagine ha permesso di acquisire elementi a carico di due segretari della Commissione di Cagliari e di alcuni interpreti dello stesso organo collegiale, che, in cambio del denaro versato dai richiedenti asilo di origine bengalese, millantavano di essere in grado di garantire il buon esito dell’operazione, mentre in realtà l’indagine non ha documentato nessun caso di intercessione dei segretari sulle decisioni della Commissione, i cui membri sono risultati estranei da qualsiasi coinvolgimento.

Sergio Foffo

Siracusa: rapinatore catturato in Germania

Catturato in Germania l’autore di una rapina particolarmente violenta commessa nel 2016 a Siracusa.

Il criminale, insieme ad altri tre complici già finiti in carcere, con il volto nascosto e armato di pistola, aveva fatto irruzione in una gioielleria: il gioielliere era stato minacciato con l´arma, malmenato con calci e pugni e colpito con il calcio della pistola. I rapinatori si erano poi dati alla fuga con i gioielli per un valore di circa 74 mila euro.

Durante l´attività investigativa i poliziotti hanno scoperto anche l’implicazione del latitante nell´acquisto, nel trasporto e nello spaccio di marijuana e cocaina.

L’arresto del latitante ad Amburgo, individuato nella città tedesca attraverso il monitoraggio di persone vicine al latitante e a un lavoro di analisi delle fonti aperte, è avvenuto grazie alla collaborazione con la polizia tedesca nell´ambito del progetto denominato Wanted 3, promosso dal Servizio centrale operativo.

Operazione di Polizia nei clan D´Amico-Mazzarella e Formicola a Napoli

Si sono concluse, questa mattina, due operazioni di Polizia condotte dalla Squadra mobile partenopea insieme ai Carabinieri nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.

La prima con il fermo di 6 esponenti del clan D´Amico-Mazzarella per il recente omicidio di Luigi Mignano e la seconda con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone appartenenti al clan dei Formicola, per gli omicidi dei fratelli Petriccione.

L’omicidio di Luigi Mignano è avvenuto lo scorso 9 aprile davanti alla scuola del nipotino di 4 anni, mentre gli omicidi dei fratelli Massimo e Salvatore Petriccione sono avvenuti il 29 giugno 2002 e l´8 marzo 2004.

A carico di tutti gli arrestati sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza che hanno consentito all´Autorità giudiziaria di emettere i due provvedimenti. Tutta l’operazione è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Polizia ferroviaria: prevenzione e arresti durante il ponte di primavera

I controlli della Polizia Ferroviaria per garantire la sicurezza ai tantissimi viaggiatori che durante il lungo ponte di primavera si sono spostati in treno, sono stati numerosi, soprattutto nelle grandi stazioni, e indirizzati maggiormente nella prevenzione dei reati.

Infatti, con l’operazione “Stazioni sicure”, da Pasqua al 30 aprile, in 473 stazioni ferroviarie sono state identificate quasi 8 mila persone di cui 5 sono state arrestate e 42 denunciate.

I controlli ai bagagli sono stati oltre 2.500 e le sanzioni amministrative in materia di sicurezza ferroviaria sono state 76.

L’attività di prevenzione è stata svolta con il supporto di unità cinofile, metal detector e con smartphone di ultima generazione per il controllo in tempo reale dei documenti.

Nella rete degli accertamenti sono finiti anche due ricercati e un trafficante di droga.

Mentre nella sola giornata del 1° maggio sono state 9 mila le persone identificate con 8 arrestati e 54 indagati; invece sono state 41 le sanzioni elevate in materia di sicurezza ferroviaria.

La presenza della Polizia ha consentito, inoltre, a 15 minori non accompagnati di essere riaffidati alle famiglie o alle comunità.

I Poliziotti hanno anche sorpreso una coppia di pregiudicati che a Messina, con i martelletti frangivetro, rompevano i finestrini delle carrozze in sosta; a Genova Brignole, invece, a seguito dell’intervento degli artificieri, per il rinvenimento di un pacco sospetto all’interno di un bagno a bordo treno, è stato trovato e sequestrato oltre mezzo chilo di cocaina.