Preso l’assassino del giovane ucciso a Torino

Fermato a Rieti dalla Squadra mobile di Torino e dagli uomini della questura reatina, l’autore dell’omicidio avvenuto lo scorso 19 gennaio all’interno delle palazzine occupate dell’ex Moi, di Torino.

La vittima, un giovane nigeriano, è stato ritrovato disteso su un letto, con il cranio fracassato da un colpo inferto con un bilanciere da palestra.

Indagando sulla vittima, gli investigatori hanno scoperto che lo stesso recentemente era stato vittima di un investimento da parte di ignoti a bordo di una Lancia Y bianca, nei pressi delle palazzine in cui viveva.

Attraverso le intercettazioni telefoniche e i riscontri balistici gli investigatori sono risaliti all’autore dell’omicidio: un connazionale della vittima domiciliato anch’egli nelle palazzine occupate.

Durante le indagini i poliziotti hanno scoperto che l’uomo fermato, è responsabile anche dell’investimento della vittima e del tentato omicidio di un altro connazionale, avvenuto il giorno stesso dell’omicidio.

Quest’ultimo è ricoverato in prognosi riservata per i colpi di accetta ricevuti sulla testa che gli hanno provocato gravi lesioni.

L’auto usata per l’investimento, che presenta il parabrezza sfondato, è stata individuata e sequestrata per ulteriori accertamenti.

Violenze a Messina,5 ultras baresi in carcere

A seguito delle indagini, la Digos della questura di Messina ha eseguito stamattina cinque misure cautelari nei confronti di ultras baresi per incidenti che si sono verificati il 21 ottobre e il 4 novembre scorsi a Messina, nella Rada di San Francesco.

Quattro tifosi sono stati posti ai domiciliari e uno arrestato poiché a seguito di perquisizione domiciliare gli agenti della Digos hanno trovato e sequestrato, nell’appartamento,circa un chilo di hashish, un bilancino di precisione, una pistola giocattolo, tre proiettili di cui due del tipo munizionamento da guerra ed un tubo telescopico atto ad offendere.

In entrambi gli episodi gli scontri avvennero nell’area degli imbarchi. Nel primo episodio, quello di ottobre, un gruppo di tifosi del Messina, al rientro dalla partita giocata a Torre del Greco, e del Bari, di ritorno dalla trasferta di Marsala, si incrociarono, dando via agli incidenti, sedati tempestivamente dai poliziotti presenti sul posto. In particolare le due tifoserie lanciarono fumogeni e bombe carta. Il bilancio fu di decine di feriti e danni ai tornelli della stazione marittima.

A conclusione dell´indagine condotta dai poliziotti della Digos, con la collaborazione dei colleghi di Bari, venivano denunciati 10 ultras baresi.  

Nel secondo episodio, invece, alcuni ultrà del Bari di ritorno da una trasferta ad Acireale, nell’attesa di imbarcarsi per Villa San Giovanni, scesero dal pullman armati di mazze, bombe carta e fumogeni, inveendo contro gli altri automobilisti in coda per l’imbarco e lanciando corpi contundenti e bombe carta, causando lesioni lievi a tre agenti di polizia. Fatti, questi, per i quali il questore di Messina aveva emesso 18 Daspo.

Donatella Fioroni