Vercelli: spaccio in riva al fiume, 6 arresti

Non potendosi muovere liberamente nei centri cittadini della provincia di Vercelli, un gruppo di pusher aveva allestito una piazza di spaccio in una zona boschiva vicino al fiume Sesia.

La Squadra mobile vercellese ha iniziato le indagini nel maggio scorso segnalando almeno trenta tossicodipendenti e riuscendo a stimare un giro di affari che arrivava sino a 15mila euro al giorno.

Lungo il Sesia si spacciava ogni tipo di droga (eroina, cocaina e hashish), dalle 10 di mattina sino a notte fonda.

Oltre ad assicurare la possibilità di collocare “vedette” per individuare la presenza delle Forze dell’ordine, la zona scelta dagli spacciatori era anche funzionale all’occultamento dello stupefaente e soprattutto facilmente raggiungibile da tossicodipendenti provenienti dalle provincie di Vercelli, Novara, Biella e Verbania.

Lo spaccio era talmente lucroso che ad un certo punto c’è stato una sorta di passaggio del testimone tra vecchi e nuovi spacciatori: alcuni sono spariti dalla circolazione, cedendo la zona di spaccio ad altri, ma lasciando a questi ultimi i telefoni cellulari, punto di riferimento per i clienti.

I poliziotti hanno però identificato entrambi i gruppi, arrestando alla fine 6 persone, tutte con precedenti penali.

Particolarmente difficoltoso l’arresto di due del gruppo: residenti a Milano, gli spacciatori facevano la spola con Vercelli; ottenuto l’ordine di carcerazione i poliziotti li hanno seguiti in autostrada bloccandoli poi al casello autostradale di Milano-Ghisolfa.

Qui i due pusher, vistisi in trappola, hanno tentato la fuga danneggiando due auto di servizio e tre auto di cittadini in fila al casello; alla fine però gli investigatori sono riusciti a bloccarli e ad arrestarli.

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