Palermo: le commemorazioni per la strage di via Carini

la stage di via cariniVerrà ricordata, domani, a Palermo la strage di via Carini nella quale, nel 1982, persero la vita il prefetto di Palermo Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente scelto della Polizia di Stato Domenico Russo, assegnato alla tutela del Prefetto.

Sul luogo della strage, in via Isidoro Carini, il questore Leopoldo Laricchia deporrà una corona in rappresentanza del capo della Polizia Vittorio Pisani.

A seguire tutte le autorità si recheranno nella chiesa di San Giacomo dei Militari per una messa in suffragio.

L’attentato fu compiuto la sera del 3 settembre 1982, da un commando di mafiosi che, a bordo di auto e motociclette, spararono con mitra e pistole contro la vettura del Prefetto e della moglie e contro la vettura di scorta, con a bordo il giovane agente Domenico Russo.

Sposato con due figli, Russo rimase ferito gravemente e morì 12 giorni dopo.

Serena Felici

Arte e legalità: esposte le opere di studenti di Enna in questura

opere studenti liceo artistico ennaSono state presentate, nella questura di Enna, le opere realizzate dagli studenti del liceo artistico regionale “Cascio” nell’ambito del progetto “Arte e Legalità”. Sono quattro tele e uno stemma araldico in legno che esprimono i valori della solidarietà e della legalità che legano la Polizia di Stato ai cittadini, nonché il ruolo di San Michele Arcangelo come patrono della Polizia di Stato e che da oggi potranno essere ammirate da chiunque si recherà in questura.

opere studenti liceo artistico ennaAlla cerimonia, promossa dal questore Corrado Basile, hanno partecipato il prefetto della provincia Carolina Ippolito, il dirigente scolastico Graziella Bonomo e altre autorità locali.

Le opere sono state illustrate dal questore e dagli insegnanti, che hanno sottolineato il significato simbolico delle immagini attraverso la visione dei ragazzi che hanno partecipato al progetto. Il questore ha ringraziato gli studenti per il loro impegno e la loro sensibilità, affermando che l’arte è uno strumento potente per trasmettere messaggi positivi e costruire una società più giusta e civile.

opere studenti liceo artistico ennaIl progetto “Arte e Legalità” nasce dalla volontà di avvicinare i giovani alla Polizia di Stato e ai suoi valori, attraverso un linguaggio universale come quello dell’arte. Si tratta di un’iniziativa che rientra nelle attività di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata e al bullismo, promosse dalla questura di Enna in collaborazione con le istituzioni scolastiche del territorio. L’obiettivo è quello di educare i giovani al rispetto delle regole e della legalità, valorizzando il loro talento e la loro creatività.

Milano: preso l’autore di una violenza sessuale

VolanteA conclusione di un’indagine per una violenza sessuale ai danni di una minorenne, i poliziotti della Squadra mobile di Milano hanno arrestato un 21enne responsabile, insieme ad un altro giovane di 22anni, della brutale violenza avvenuta lo scorso settembre.

Gli agenti della Sezione della Squadra mobile specializzata nella violenza di genere, sulla base delle confidenze che la giovane ha fatto ad un’educatrice, hanno identificato i due giovani per cui l’autorità giudiziaria ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare.

Dalle indagini è emerso che la minore è stata violentata dai due giovani all’interno di una struttura sportiva in disuso nel quartiere di Bonola di Milano. Gli agenti sono riusciti a rintracciare l’indagato a Rimini dove è stato raggiunto e arrestato mentre, per l’altro autore della violenza ancora sono attive le ricerche.

Cocaina in curva agli ultras durante le partite, 5 arresti a Verona

Cocaina nei bagni dello stadio Bentegodi, già pronta in strisce preparate dai pusher sugli schermi dei loro telefoni cellulari, in modo da velocizzare al massimo la vendita, circoscrivendone il consumo direttamente nel luogo dello scambio. In questo modo gli spacciatori vendevano centinaia di dosi dall’apertura dei cancelli fino alla fine delle partite casalinghe dell’Hellas Verona.

Al termine dell’indagine, condotta dai poliziotti della Squadra mobile veronese, il giudice per le indagini preliminari ha emesso i provvedimenti cautelari, eseguiti dagli agenti della Questura, nei confronti di 12 appartenenti al gruppo criminale.
Si tratta di una custodia cautelare in carcere, quattro arresti domiciliari e sette obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, predisposti nei confronti di persone accusate di detenzione ai fini di spaccio di cocaina.

Eseguite anche 14 perquisizioni personali e locali che hanno portato al sequestro complessivo di 110 grammi di cocaina, 2,7 chili di hashish e 200 grammi di marijuana, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.

L’attività investigativa portata a termine dalla Mobile in collaborazione con il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, ha preso il via subito dopo l’arresto in flagranza di reato di un pusher, trovato in possesso di 50 grammi di cocaina, il quale, insieme alla sua compagna, vendeva la droga a numerosi ultras dell’Hellas Verona, all’interno della curva sud del Bentegodi e in un bar nei pressi dello stadio, luogo di ritrovo dei tifosi sia prima che dopo le partite, e nel quale la donna lavorava come barista.

I poliziotti hanno eseguito numerose attività tecniche, documentando l’attività di spaccio della coppia e facendo luce sull’intensa attività illegale svolta dagli spacciatori che, in occasione delle partite, trasformavano i bagni dell’impianto sportivo in un “bazar della cocaina” all’interno del quale avvenivano centinaia di cessioni di droga.

Per eludere i controlli ai varchi d’ingresso della curva, la droga era introdotta dagli indagati ben nascosta nell’abbigliamento intimo e nelle scarpe.

L’operazione, oltre a fermare l’attività illegale, ha eliminato uno dei fattori di rischio capaci di generare aggressività e violenza negli assuntori di cocaina che, in stato di alterazione, possono diventare un serio pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno dello stadio.

L’indagine ha coinvolto anche l’attività di spaccio che avveniva all’interno del bar vicino allo stadio, nel quale si poteva sempre trovare la droga, non soltanto nei giorni in cui si svolgevano le partite. Anche per questo il questore di Verona Roberto Massucci, ne ha disposto la sospensione della licenza per 30 giorni, ai sensi dell’articolo 100 del testo unico leggi di pubblica sicurezza (Tulps).

All’esecuzione delle misure cautelari ha preso parte anche personale del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e delle Squadre mobili di Venezia, Padova e Vicenza; utilizzate anche alcune Unità cinofile e pattuglie del Reparto prevenzione crimine.

Sergio Foffo

Salerno: fermati 5 professionisti del furto

I poliziotti della Squadra mobile di Salerno hanno fermato, per la convalida e l’eventuale emissione di misure cautelari, 5 persone per i reati di associazione per delinquere finalizzata a commettere reati contro il patrimonio come diversi furti in abitazione e a rivenditori di beni di lusso e di ricettazione.

Le indagini, cominciate nello scorso anno, grazie ad attività di pedinamento e osservazione e all’utilizzo delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno consentito agli investigatori di individuare gli autori  di numerosi furti che ricettavano la merce rubata servendosi di alcune complici in specifici banchi di pegni o compro oro della zona.

La tecnica utilizzata per i furti in abitazione era sempre la stessa, un membro dell’associazione criminale si introduceva nei condomini fingendosi un inquilino e, una volta all’interno, faceva da apripista per gli altri.

Si stima che il bottino dei numerosi reati da loro compiuti sia di circa 100mila euro tra gioielli, elettrodomestici e contante, una parte della merce è stata recuperata dai poliziotti.