Scherma paralimpica: in Coppa del mondo 2 ori e 4 bronzi Fiamme oro

scherma paralimpica cdm nimesSi è svolta a Nimes (Francia) la seconda tappa della Coppa del mondo di scherma paralimpica, gara valida anche come qualificazione ai giochi paralimpici di Parigi 2024.

Ottima la prova degli schermitori azzurri che hanno portato a casa due medaglie d’oro e quattro di bronzo, grazie ai portacolori del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, che hanno messo la firma in tutti i metalli conquistati dagli atleti italiani.

Secondo trionfo di coppa, dopo quello ottenuto nella tappa di Pisa, per la poliziotta delle Fiamme oro Bebe Vio, oro nel fioretto femminile categoria B.

scherma paralimpica cdm nimesLa campionessa cremisi ha superato prima la rappresentante di Hong Kong Nga Ting Tong per 15-2, e poi, con lo stesso punteggio, la brasiliana Monica Santos. In semifinale l’azzurra si è imposta sulla cinese Xiao per 15-9 mentre nella finalissima ha sconfitto, al termine di un assalto senza storia, la tailandese Jana con il punteggio di 15-8.

La seconda vittoria di marca Fiamme oro è arrivata dal nostro Edoardo Giordan, che si è aggiudicato l’oro nella gara di sciabola categoria A. Edoardo si presentava sulle pedane di Nimes da numero uno del ranking mondiale, e non ha deluso le aspettative andandosi a prendere il gradino più alto del podio. Per lui prima il successo contro il coreano Sim per 15-6, poi la bellissima vittoria sul campione cinese Jianquan Tian ottenuta all’ultima stoccata per 15-14. Grande prestazione anche in semifinale contro l’ungherese Richard Osvath superato per 15-11. Infine, la conquista dell’oro battendo in finale il tedesco Schmidt, anch’esso con il punteggio di 15-11.

scherma paralimpica cdm nimesLe medaglie di bronzo sono arrivate da Rossana Pasquino, tesserata per le Fiamme oro, confermandosi, proprio come a Pisa, sul podio della spada femminile categoria B; Ionela Andreea Mogos si è piazzata terza nella gara di fioretto femminile categoria A e stesso risultato è stato ottenuto dal nostro Emanuele Lambertini nella spada maschile categoria A.

Bronzo anche per la squadra di fioretto femminile, quasi tutta Fiamme oro, composta dalle atlete cremisi BeBe Vio, Ionela Andreea Mogos e Loredana Trigilia, insieme all’azzurra Alessia Biagini.

La Polizia e il suo impegno per la liberazione d’Italia

partigiani

Il 25 aprile si celebrano i 78 anni dalla Liberazione dal nazifascismo, giorno in cui nel 1945, dopo il proclama “arrendersi o perire” diramato via radio da Sandro Pertini, esponente del ClnaI (Comitato di liberazione nazionale alta Italia) e futuro presidente della Repubblica, i tedeschi e i fascisti della Repubblica di Salò iniziarono a ritirarsi da Torino e Milano, già insorte. La giornata denominata “anniversario della liberazione d’Italia” è stata istituzionalizzata come festa nazionale nel 1949.

Il 1943 è l’anno che segna la svolta decisiva per la posizione dell’Italia nella Seconda guerra mondiale. Infatti a partire dallo sbarco anglo-americano, nel luglio dello stesso anno, in Sicilia, a Cassibile, in provincia di Siracusa, fu firmato in gran segreto il 3 settembre “l’Armistizio breve” tra le forze alleate e il generale Castellano, per conto del nuovo Governo Badoglio. L’annuncio, via radio, venne diffuso solo qualche giorno dopo, l’8 settembre 1943. L’Italia cessò così ogni ostilità nei confronti degli Alleati ed iniziò il processo di liberazione del Paese dal nazifascismo.

cassibile

Da sud a nord le forze alleate avanzarono con carri armati, divisioni di fanteria e bombardamenti aerei, alcune città riuscirono a liberarsi da sole prima del loro arrivo, come Napoli, altre vennero liberate più tardi pian piano che risalivano la penisola: Roma, Firenze, Ancona e Perugia nel 1944.

La fase più critica però è quella relativa allo sfondamento della Linea gotica, il sistema di fortificazioni costruito dall’esercito tedesco lunga la linea geografica che unisce, attraverso l’Appennino, Massa Carrara a Rimini, al cui ridosso, a seguito del Proclama Alexander l’avanzata subì un rallentamento .

E’ in queste zone e nel nord Italia che la battaglia fu più cruenta; a Genova, Torino e Milano, nel 1945, la popolazione sciopera, insorge e le divisioni dei partigiani scendono dalle montagne dopo l’invito all’insurrezione generale del CnlaI, città queste, che gli Alleati troveranno, al loro arrivo, già liberate e in cui i nazifascisti furono costretti alla resa incondizionata.

Ai 20 mesi di resistenza, contribuirono molti poliziotti i quali, in vari modi ed in varie zone, diedero il loro supporto attraverso l’impegno attivo, fornendo armi, informazioni e le divise Pai ai ribelli.

Alcune guardie della Pubblica Sicurezza a Napoli, durante le famose “Quattro giornate”, si unirono al movimento di liberazione, sette di loro morirono e altre otto rimasero ferite. In particolare il capitano Amabile Rizzo, si pose al comando di civili e militari in uno scontro armato con i tedeschi, che vennero poi messi in fuga.

Le guardie Amerigo Sterpetti, Umberto Dionisi, Antonio Zanuzzi, Giovanni Liguori, Giuseppe Mantellassi, il tenente  Antonio Mollica, il sottotenente Aldo De Palma, oltre a Maurizio Giglio, Pietro Lungaro e Giovanni Lupis ed altri, contribuirono alla difesa di Roma dopo l’8 settembre 1943, rimasta con ordini poco chiari e contrastanti.

lapide livornoIl sottotenente Vittorio Labate, in provincia di Livorno, comandava la Tenenza di Pubblica Sicurezza dell’Ardenza ed insieme ad altri sette colleghi, Nicola Bucci, Giovanni Cannata, Francesco Citro, Orlando Tomietto ,Washington Copernico, Orlando Marinai e Umberto Petrucchi, stavano trasportando delle armi e munizioni, in dotazione alla questura, per consegnarle ai partigiani della Terza brigata Garibaldi, operante in provincia di Pisa per poi unirsi a loro. Furono però scoperti dai tedeschi e fucilati pochi giorni dopo.

Il poliziotto Mario Canessa, in provincia di Sondrio, in servizio alla frontiera con la Svizzera disubbidì agli ordini di perquisire e denunciare chi tentava di fuggire, fornì preziose informazioni ai gruppi partigiani. Sospettato dai fascisti, venne trasferito in centro Italia, dove continuò a collaborare assiduamente con il Cnl. criscitiello

L’agente di Pubblica Sicurezza Raffaele Criscitiello, a Monza, collaborò con i partigiani del fronte della Gioventù, che organizzarono un assalto alla caserma dove prestava servizio e di cui aveva fornito la planimetria, al fine di reperire delle armi. Venne poi scoperto ed ucciso dai tedeschi insieme ad altri due partigiani. 

Per ricordare il sacrificio dei molti, che durante quegli anni difficili diedero la vita in difesa di libertà e democrazia, domani il presidente della Repubblica Sergio Mattarella deporrà una corona d’alloro al Sacello del Milite ignoto all’Altare della Patria di Piazza Venezia, a Roma. Alla cerimonia solenne, insieme alle cariche costituzionali, prenderà parte anche il capo della Polizia Lamberto Giannini.

Serena Felici

Milano: arrestato 54enne in flagranza per spaccio

Arresto MilanoArrestato in flagranza a Milano un pregiudicato di 54 anni per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

I poliziotti del commissariato di Lambrate hanno fermato l’uomo vicino la sua abitazione a bordo di un’autovettura. All’interno del veicolo c’erano 1000 euro in contanti ed un mazzo di chiavi.

Visto il fare sospetto, la somma di denaro contante e il suo passato criminale a Segrate (Milano), gli investigatori hanno perquisito la sua abitazione, dove hanno rinvenuto 14 grammi di Hashish.

Inoltre gli agenti, insospettiti ancora dalle giustificazioni dell’uomo ritenute poco credibili, hanno deciso di perquisire un’altra sua abitazione, in cui sono stati scoperti 51 chili di hashish suddivisi in numerosi panetti, materiale per il confezionamento della droga e 9.500 euro. Droga, denaro e materiale relativi al reato sono stati prontamente sequestrati.

Natale Giacomo Franzella

Messina, fermato terrorista siriano

Messina, fermato terrorista sirianoA Messina, i poliziotti della Digos hanno sottoposto a fermo un 18enne di origine siriana per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo.

Grazie ai sistematici controlli di sicurezza che la Polizia effettua sui migranti è stato possibile risalire alla appartenenza del giovane, soccorso in mare a largo delle coste siciliane e collocato presso il Cpr di Pian del Lago, in provincia di Caltanissetta, ad una organizzazione terroristica di matrice jihadista operante in Siria.

Gli investigatori della Digos, in collaborazione con i poliziotti del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo esterno della Dcpp (Direzione centrale della Polizia di prevenzione) con l’ausilio dei colleghi della Postale di Messina, sono riusciti a recuperare numerosi files che il fermato aveva cancellato dal proprio cellulare, tra cui chat e contenuti multimediali inneggianti alla Jihad da cui è emersa chiaramente la sua militanza tra i siriani combattenti per Jabhat al Nusnra, un feroce gruppo armato siriano.

Napoli: Piantedosi e Giannini in visita al “Cristallini 73”

visita palestra cristallini 73 napoliQuesta mattina il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il capo della Polizia Lamberto Giannini hanno visitato la sezione giovanile delle Fiamme oro realizzata a Napoli, all’interno del Complesso “Cristallini 73”.

Presenti all’evento il capo di gabinetto del ministro dell’Interno Maria Teresa Sempreviva, il prefetto di Napoli Claudio Palomba e il questore Alessandro Giuliano. Insieme a loro anche il presidente dei Gruppi sportivi della Polizia di Stato Francesco Montini e don Antonio Lofreddo della Fondazione San Gennaro.

Dopo l’indirizzo di saluto del Questore, gli interventi di don Antonio Loffredo e del Presidente delle Fiamme oro, ha preso la parola il capo della Polizia Lamberto Giannini, il quale ha sottolineato come: “Due anni fa abbiamo inaugurato questo luogo, avevamo la certezza di una continua crescita, del proliferare di arrivi di ragazzi, entusiasmo, e tutto questo si è realizzato e continua. Con iniziative come questa – ha proseguito il Prefetto – si fanno dei progetti veramente importanti di legalità e di sistema, perché di fronte a momenti di particolare difficoltà, di fronte a criticità grandi, non bastano le Forze di polizia, la magistratura, il sociale, ma bisogna essere tutti insieme per cercare di creare delle alternative a delle situazioni difficili, creare entusiasmo ed empatia. Per questo c’è il grande investimento, anche con i campioni delle Fiamme oro e con i ragazzi, perché riteniamo giusto – ha concluso il Capo della Polizia – mettere a disposizione di una città che lo merita e dei ragazzi che lo meritano e che ogni giorno ci danno tante prove, insieme alle istituzioni, di voler andare avanti e di avere sempre la testa alta”.

visita palestra cristallini 73 napoliIl ministro Piantedosi, a cui sono state affidate le conclusioni, ha ringraziato don Antonio Loffredo “perché senza di lui tutto questo non ci sarebbe” ed ha aggiunto “Noi oggi qui facciamo un’operazione di sicurezza, anche attraverso il Gruppo delle Fiamme oro, perché sicurezza significa anche promuovere la legalità e i valori principali della socialità. Lo sport è innanzitutto autodisciplina, e qui viene insegnato ai ragazzi. Capire cosa vuol dire autocontrollarsi, autodisciplinarsi, rispettare il prossimo. Le arti marziali sono bellissime per questo perché hanno come obiettivo quello di insegnare ad autodisciplinarsi, controllarsi e rispettare il prossimo. E questo – ha poi aggiunto il Ministro –  è ciò che si vuole fare qui. Si vuole fare anche un’operazione di sicurezza, e a noi piace farlo con il Gruppo sportivo delle Fiamme oro, che partecipa ad alti livelli al medagliere olimpico. E questa è una prospettiva che dobbiamo dare ai giovani, perché i giovani devono fare lo sport per i valori di cui abbiamo parlato, ma ci può anche essere la prospettiva di trovarne qualcuno, come quelli che operano in questa struttura come maestri, che tra qualche anno aggiungerà il suo contributo al medagliere olimpico. Queste iniziative – ha concluso Piantedosi – le stiamo portando avanti anche in altri posti, anche in contesti in cui recuperiamo immobili degradati, abbandonati, talvolta confiscati o sequestrati alla criminalità organizzata”.

visita palestra cristallini 73 napoliTutte le autorità presenti hanno poi visitato la palestra e assistito ad un’esibizione di judo, diretta dal direttore tecnico Pino Maddaloni, che ricordiamo con la medaglia d’oro al collo ai Giochi olimpici di Sydney 2000. Poi l’esibizione dei ragazzi del pugilato, coordinata dal direttore tecnico Vincenzo Picardi, bronzo olimpico a Pechino 2008.

La palestra, allestita al primo piano della struttura riqualificato grazie alla sinergia tra il Dipartimento della pubblica sicurezza, la questura di Napoli, il comune di Napoli, la Terza Municipalità e la Fondazione di Comunità “San Gennaro Onlus”, è uno dei tanti esempi di come, per la Polizia di Stato, la promozione dello sport giovanile sia soprattutto un investimento per il futuro.

visita palestra cristallini 73 napoliLo sport è un mezzo fondamentale per diffondere quei valori di legalità e rispetto delle regole, importanti per gli uomini e le donne di domani. Inoltre, le regole di partecipazione a una competizione sportiva abituano i giovani a perdere o vincere ma sempre rispettando sé stessi e gli avversari, senza prevaricare o scegliere scorciatoie illegali.

Al termine della visita, il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia si sono diretti verso il secondo forum espositivo dei beni confiscati, dove hanno partecipato al convegno “La legalità come chiave dello sviluppo”.

Sergio Foffo