Serie A karate 1: Viviana Bottaro vince a Santiago del Cile

Viviana BottaroPrima gara dell’anno e prima vittoria per la campionessa di karate delle Fiamme oro Viviana Bottaro che nella tappa cilena della Serie A karate 1, disputata al Polideportivo Estadio Nacional di Santiago del Cile, ha conquistato il primo gradino del podio nel kata individuale femminile.

Viviana BottaroDopo aver vinto con autorità la sua pool, la portacolori cremisi ha battuto in finale la turca Dilara Eltemur con il punteggio di 25.4 contro 24.58, compiendo così un ulteriore passo verso la qualificazione ai giochi olimpici di Tokyo 2020, dove per la prima volta, il karate farà la sua comparsa.

Prossimo appuntamento a Parigi, dove, dal 24 al 26 gennaio, saranno in palio altri punti preziosi per guadagnarsi il pass olimpico.

Ferroviaria: conclusa in tutta Italia l’operazione “Oro rosso”

Deposito sequestrato nell'ambito dell'operazione "Oro rosso"Si è conclusa nei giorni scorsi una giornata di controlli straordinari contro il fenomeno dei furti di rame organizzata dalla Polizia ferroviaria in tutto il territorio nazionale.

Nel corso dell’operazione chiamata “Oro rosso” sono state sequestrate 2 tonnellate di materiale polverizzato proveniente dalla macinazione di cavi di rame recuperato, oltre 2 mila le persone controllate, 7 quelle denunciate, 13 sanzioni amministrative accertate per un importo totale superiore a 6 mila euro.

All’attività di controllo hanno partecipato complessivamente 703 operatori con cui sono stati controllati 295 rottamai, sono stati effettuati 157 servizi di pattugliamento lungo le linee ferroviarie e 55 su strada.

In particolare a Torino gli agenti hanno indagato in stato di libertà il titolare di un impianto per reati ambientali e per attività di gestione di rifiuti in assenza di idonea autorizzazione.
Il controllo ha portato al sequestro di un impianto definito “mulino”, utilizzato per la granulazione e macinazione di cavi di rame e di 4 cassoni metallici contenente rame e plastica polverizzati. L’impianto era senza le rispettive autorizzazioni e il titolare è stato anche sanzionato amministrativamente per 2.580 euro.

Ad Alessandria i poliziotti della Polizia ferroviaria hanno indagato il titolare di una ditta metalli per eccesso di stoccaggio istantaneo R.a.e.e. (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).

In Sicilia sono state indagate 3 persone titolari di alcune ditte nel catanese non autorizzate per la gestione dei rifiuti mentre ad Agrigento l’operazione “Oro Rosso” è coincisa con l’apertura dei sigilli di un’area precedentemente sequestrata al fine di consentirne la bonifica.

Verona: Gabrielli riceve la cittadinanza onoraria di Torri del Banaco

Gabrielli cittadinanzaIl comune di Torri del Benaco (Verona), località sulle sponde del Lago di Garda, ha conferito al capo della Polizia Franco Gabrielli la cittadinanza onoraria. Il Prefetto ha ricevuto l’onorificenza dal sindaco Stefano Nicotra, durante una cerimonia che si è svolta oggi pomeriggio all’auditorium San Giovanni (Foto).

Il riconoscimento è stato fortemente voluto per l’attenzione dimostrata dalla questura di Verona nell’accogliere le esigenze della popolazione residente sulla sponda veronese del Lago di Garda.

Gabrielli cittadinanzaIl comune di Torri del Benaco ha sviluppato e rafforzato nel tempo un rapporto di fiducia e stretta collaborazione con la Polizia di Stato, dando la possibilità ai cittadini di poter usufruire in modo più agevole di alcuni rilevanti servizi erogati dalla Questura; circostanza, quest’ultima, che ha consentito al Comune di avviare, per primo tra i comuni lacustri, l’apertura di uno sportello amministrativo dedicato esclusivamente al rilascio dei passaporti.

“Questa iniziativa che si è realizzata in riva al Garda, credo che sia una delle esemplificazioni  più belle ma anche più concretamente vere di quello che oggi noi dobbiamo immaginare essere il mondo della sicurezza – ha detto il capo della Polizia nel suo intervento – la sicurezza non è più soltanto un diritto ma è un bisogno dei cittadini, ed è la precondizione che favorisce ogni altra attività. Oggi sempre più parliamo di sicurezza integrata, sicurezza partecipata, perché il prodotto sicurezza è il risultato di un concorso. Lo fanno sicuramente le forze dello Stato, che hanno una competenza esclusiva in materia, che trae la sua ragione d’essere nel mantenimento di una omogeneità di trattamento, in tutta la Penisola. Ma questa competenza esclusiva, progressivamente, ha visto sempre più la partecipazione delle comunità con un ruolo proattivo, in particolare di chi esprime la rappresentanza della comunità, in particolar modo dei sindaci dei piccoli comuni che sono il presidio di legalità dei territori dove non esiste l’autorità di pubblica sicurezza. Quindi il sindaco è un soggetto fondamentale nella gestione della sicurezza. Bisogna intercettare i bisogni dei cittadini per andare verso le esigenze delle comunità la cui sicurezza ci è affidata. La nostra ragione d’essere non è di esserci – ha concluso il prefetto Gabrielli – ma esserci al servizio delle comunità, quindi dobbiamo andare verso le esigenze dei cittadini, per far si che ci considerino non solo presidio di legalità ma anche come uno strumento che rende un servizio. Credo che sia la cosa più bella per chi immagina il proprio servizio come essere al servizio dei propri concittadini”.

In mattinata, il capo della Polizia, dopo aver rivolto i saluti istituzionali al prefetto di Verona e al Sindaco, aveva incontrato, nell’aula magna ”Giuseppe Cimarrusti” della Questura, il personale in servizio, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e i parenti delle vittime del dovere.

 

I mezzi storici della Polizia esposti alla mostra “Arezzo Classic Motors”

Mezzi storici esposti alla mostra "Arezzo Classic Motors"Anche quest’anno la Polizia di Stato partecipa alle 22^ edizione di Arezzo Classic Motors, la mostra-scambio di veicoli da collezione presso Arezzo Fiere e congressi, da oggi fino a domani alle 18.

Al padiglione 6 i visitatori possono ammirare alcuni veicoli che hanno fatto la storia della Polizia dagli anni ’50 sino agli anni ’80 del secolo scorso, rigorosamente con i colori d’istituto che negli anni si sono susseguiti e che tutti abbiamo apprezzato sulle strade d’Italia.
Questi veicoli nel corso degli anni hanno effettuato migliaia di chilometri nelle nostre città nei servizi di pronto intervento e di Polizia stradale.

In particolare sono esposte:

  • Alfa Romeo 1900 Super TI Speciale (anno 1958). È stata la prima vettura utilizzata dalla Polizia per il servizio di Volante negli anni ’50. Soprannominata “Pantera” per il colore nero, la linea particolarmente aggressiva ed il motore potente; è stata prodotta in soli 400 esemplari. Alcuni furono dotati di parabrezza blindato, tetto apribile e protezioni per i pneumatici anteriori.
  • Alfa Romeo Giulia Super 1600 (anno 1971). Veicolo che entra in servizio alla fine degli anni ’60, con motori potenti, linee accattivanti e livrea verde; indimenticabile protagonista di rocamboleschi inseguimenti nelle pellicole cinematografiche poliziesche degli anni ’70, rimane in servizio sino ai primi anni ’80, dopo aver cambiato livrea da quella verde a quella attuale bianco/ azzurra. Utilizzata nei servizi di pronto intervento e di controllo del territorio.
  • Alfa Romeo Giulietta 1600 (anno 1979). Potente autovettura utilizzata dalla Polizia nei servizi di pronto intervento e di controllo del territorio. Molto apprezzata per la sua versatilità grazie alla coda tronca, venne impiegata dalla prima metà degli anni ’80 sino ai primi anni ‘90.

Arezzo: mezzi storici esposti alla mostra "Arezzo Classic Motors"Tra questi anche la moderna Giulia Veloce turbo Q4, un bolide con motore 2mila cc di cilindrata, 4 cilindri a benzina con 280 Cv di potenza massima. Questo veicolo, in servizio al Reparto operativo speciale della Polizia stradale di Roma, è dotato di un tablet, un computer e un sistema di registrazione con telecamera; apparecchiature che consentono di documentare le attività di controllo su strada. All’interno anche un defibrillatore per soccorrere tempestivamente chiunque sia colto da un attacco di cuore. 

Presso lo stand anche il volume fotografico “Polizia e Motori – la lunga strada insieme” scritto da Emanuele Mùrino, giornalista di “Quattroruote”.
Il ricavato delle vendite viene devoluto al Fondo Marco Valerio, istituito per sostenere i figli minori dei dipendenti della Polizia di Stato affetti da gravi patologie e familiari delle vittime del dovere.

Matera: arrestato un uomo per revenge porn

arma e munizioniArrestato a Matera un uomo di 37 anni responsabile del reato cosiddetto del revenge porn.

La misura scaturisce dall’attività investigativa compiuta dalla Squadra mobile lo scorso dicembre, a seguito della denuncia presentata da una donna residente in un comune della provincia di Matera.

Le indagini, hanno evidenziato che l’uomo, con precedenti di polizia, non aveva accettato l’interruzione della loro relazione sentimentale durata circa due anni, dando luogo a ripetute molestie e minacce che hanno procurato alla donna ansia e timore per la propria incolumità: la vittima era costretta ad uscire poco e mai da sola, a guardarsi sempre le spalle e a parcheggiare l’automobile in zone lontane dalla propria abitazione.

Inoltre, l’uomo, sospettando una nuova relazione sentimentale della ex, ha pubblicato su “Facebook” video nei quali veniva ripresa in atteggiamenti intimi, inviandoli anche tramite “messenger” al padre e al fratello minore della donna, nonché tramite “WhatsApp” anche ad altri conoscenti; inoltre, sul proprio profilo l’arrestato aveva anche postato una foto di una pistola a tamburo e su di un tavolo delle munizioni facendo scattare un’immediata perquisizione che ha portato poi al suo arresto in flagranza per la detenzione illegale dell’arma risultata rubata.

L’attività investigativa ha inoltre consentito di rinvenire su un’altra “chat” l’elenco di diciassette donne che avrebbero avuto con lui dei rapporti sessuali. In tale messaggio, l’uomo indicava le donne, tutte di un comune del materano, con le iniziali e con l’età, invitando i mariti a contattarlo per avere adeguata documentazione. Sono stati così sequestrati due telefoni cellulari, tre computers e una chiavetta “usb” contenenti materiale di interesse investigativo.