Polizia scientifica: alla ricerca della verità con “Virtute e Canoscenza”

Realizzare un messaggio istituzionale indirizzato ai giovani, che unisca la cultura scientifica ai concetti di legalità e sicurezza è l’obiettivo della prima Giornata della Polizia scientifica per le scuole d’Italia, celebrata questa mattina al Palazzo dei congressi di Roma e in tutte le sedi dei Gabinetti regionali e interregionali di Polizia scientifica.

Formazione, specializzazione e fattore umano sono le parole chiave sulle quali si è sviluppato l’evento, strutturato con forme innovative di comunicazione multimediale e interattiva, la proiezione di video e l’allestimento di aree-laboratorio nelle quali sono state spiegate le tecniche di indagine e il valore della conoscenza scientifica, in forma moderna e accattivante, attraverso la narrazione donne e uomini di cui è stato messo in risalto anche il lato umano.

virtute e canoscenza l'evento con il capo della Polizia Franco Gabrielli e il giornalista Roberto GiacobboAlla manifestazione “Virtute e Canoscenza. Polizia scientifica: la ricerca continua della verità” ha partecipato il capo della Polizia Franco Gabrielli.

l’Evento, organizzato dal direttore della Direzione centrale anticrimine Francesco Messina, è stato condotto dal giornalista Roberto Giacobbo.

Significativi gli interventi degli esperti che hanno dato il loro contributo qualitativo all’evento.

Il direttore del Servizio polizia scientifica Luigi Rinella ha parlato delle attività specifiche della materia simulando un sopralluogo a seguito di rapina; poi, dopo il saluto della rappresentante del ministero dell’Istruzione, università e ricerca Edvige Mastantuono, è stata la volta di Annamaria Giannini, ordinario di psicologia alla Sapienza Università di Roma, che, insieme alla genetista della Polizia di Stato Paola Asili, ha trattato l’argomento delle indagini con il Dna riferendosi al caso di Yara Gambirasio, da quest’ultima seguito in prima persona.

Subito dopo c’è stato il contributo di Gianpaolo Zambonini, coordinatore del progetto Ibis 3d-Balistica 2.0, che ha poi introdotto l’intervento di Manuel Bortuzzo, il giovane nuotatore rimasto paralizzato dopo essere stato colpito da un colpo di arma da fuoco.

virtute e canoscenza l'evento con la partecipazione di Manuel BortuzzoIl ragazzo, dopo aver raccontato la sua storia, ha ringraziato la Polizia scientifica per la tempestività delle analisi balistiche con le quali sono stati individuati e arrestati i suoi aggressori.

L’evento è stato concluso dal capo della Polizia Franco Gabrielli che, nel suo intervento, si è rivolto ai giovani presenti: “A voi ragazzi dico che da quello che abbiamo ascoltato dobbiamo trarre tre parole fondamentali. Competenza, intesa come disciplina, apprendimento, essere portatori di sapere. Questo è un valore da salvaguardare e avete potuto capire come anche nel mondo della Polizia scientifica la competenza, la fatica nell’apprendere e nello studio siano fondamentali. La seconda parola è passione. Non c’è attività umana che non abbia un coinvolgimento emotivo. Pensate alle tante indagini che per essere risolte necessitano di ore, mesi o anni di lavoro, che non sarebbero possibili senza la passione per il proprio lavoro. Infine umanità, intesa come quella Polizia che intercetta bisogni e sofferenze della gente. Questa è la Polizia che amo. L’intervento di Manuel Bortuzzo ci fa capire che per noi il fascicolo non è un insieme di carte ma tutti hanno volti e vissuti e quindi umanità”.

Grazie a tutto questo i giovani presenti alla manifestazione hanno potuto condividere il patrimonio conoscitivo che è alla base delle attività della Polizia scientifica, che persegue la ricerca continua della verità, contribuendo a realizzare un ideale di giustizia cui devono tendere le nuove generazioni; ciò è possibile attraverso il connubio tra scienza e fattore umano, da cui nessuna innovazione tecnologica può prescindere.

L’iniziativa è finanziata dalla regione Lazio e da un progetto europeo sul potenziamento del network italiano di balistica.

Al termine dell’evento i ragazzi sono rimasti in sala per partecipare al gioco interattivo “Scientificando” che, tramite un’applicazione, sono stati guidati nella ricostruzione virtuale di un’indagine di Polizia scientifica.

Nello spazio antistante l’auditorium del Palazzo dei congressi, i presenti hanno potuto ammirare la mostra fotografica “Frammenti di storia” e alcuni stand rappresentativi delle attività tecnico scientifiche svolte nei laboratori della specialità.

Sergio Foffo

Imperia: ladri internazionali arrestati a Marsiglia

videosorveglianza imperia furto di bancomatSi muovevano da Marsiglia in Francia, e colpivano in Italia e Spagna nelle località di confine.

Si tratta di un gruppo di ladri di bancomat, 6 in totale, di origine magrebina ma residenti in Francia, che sono stati individuati dalla Polizia di Imperia in collaborazione con la Police nationale francese.

Sinora sono 35 le vittime accertate; più spesso turisti o persone anziane alle prese con sportelli bancomat o con pompe di benzina automatiche.

L’obiettivo della banda, che in Italia colpiva nelle province del Nord, era individuare un utilizzatore di bancomat, distrarlo sottrarre il bancomat, individuare il pin ed utilizzarlo velocemente, per prelievi che gli investigatori hanno stimato in diverse decine di migliaia di euro.

Un settimo componente della banda è stato arrestato in Spagna per altri reati mentre gli altri sei, una volta individuati dal team misto di poliziotti italiani e francesi, sono stati fermati a Marsiglia.

Le indagini sono durate circa un anno e al termine le procure di Imperia e Marsiglia hanno deciso gli arresti.

I componenti del gruppo criminale si muovevano quasi sempre in coppia per poter meglio distrarre la vittima e sottrarre carta e codici di accesso. 

“Le vittime dell’odio”: un convegno per combattere le discriminazioni

Un convegno sul tema delle discriminazioni dal titolo “Le vittime dell’odio” si è tenuto oggi a Roma presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli.

Dopo un video iniziale della testimonianza della senatrice Liliana Segre, superstite dell’olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, Vittorio Rizzi, direttore centrale della Polizia criminale e presidente dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) ha dato il via ai lavori. “Ricorre quest’anno il decennale della nascita dell’Oscad ed è importante combattere e monitorare crimini d’odio che colpiscono non solo la vittima ma l’intera collettività. È necessario porsi come antagonisti dell’odio”.

Con queste parole il prefetto Rizzi ha lasciato la parola al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. “I giovani – ha ricordato il Ministro – rappresentano il futuro del Paese, ma devono avere la cultura della memoria, devono conoscere, comprendere, capire, che quello che è stato un tempo, non può più ripetersi. Oggi assistiamo ad episodi che diversificano le persone in base alla razza, alla lingua, al colore della pelle, agli orientamenti sessuali – ha continuato Luciana Lamorgese- e questo oggi non è più accettabile. Si cerca di nascondere il proprio essere per non incorrere in episodi di violenza. Perché ci deve essere una violenza di fronte a una diversità? Il compito della politica, delle istituzioni, è soprattutto quello di rendere il nostro Paese inclusivo, perché anche la diversità può essere un arricchimento per il nostro Paese. Vorrei che la società attuale sia inclusiva e che non avesse queste contrapposizioni così nette su determinati aspetti. Ognuno può avere un’idea diversa dagli altri, ma ci sono modi civili per poter discutere. Molto importante – ha concluso la titolare del dicastero dell’Interno – è la prevenzione, quando si arriva alla repressione significa che la prima parte non ha funzionato, ma è sulla prevenzione che dobbiamo lavorare”.

Moderatore del convegno il giornalista Paolo Berizzi che ha presentato man mano tutti gli argomenti previsti nell’incontro, dalla discriminazione religiosa a quella etnica, dall’omo/transfobia al più recente odio in Rete e quello rivolto alla disabilità.

Per la tematica sulla discriminazione religiosa/antisemitismo sono intervenuti padre Ibrahim Faltas, frate francescano, parroco di Gerusalemme impegnato nel promuovere il dialogo tra israeliani e palestinesi; Nando Tagliacozzo sopravvissuto all’olocausto e l’imam Yahya Pallavicini, presidente della comunità religiosa islamica italiana. A seguire è intervenuto il ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti.

“Oggi servono politiche per l’eliminazione di qualsiasi forma di odio – ha detto il ministro Bonetti – compito primario delle istituzioni è di ritornare ad essere presidio nel Paese attraverso la necessaria azione di governo, ma anche di promuovere le dinamiche della società civile capaci di incarnare questa scelta fondante del nostro essere cittadini e del nostro essere Stato italiano, per rendere ragione di quella memoria che siamo chiamati a portare avanti e per dare risposte alle nuove forme di odio che si stanno insinuando nella nostra società. L’odio cambia oggetto, c’è sempre un nemico diverso. Le pari opportunità che la costituzione ci chiede di garantire – ha concluso il Ministro – le potremo raggiungere laddove sapremo riconoscere che non siamo tutti uguali, che siamo chiamati a riconoscere la diversità di cui ciascuno è portatore, e riconoscere nel valore di questa diversità l’elemento fondante del nostro essere umanità unica”.

La discriminazione di razza/etnia è stata introdotta dal monologo dell’attore Jonis Bascir a cui è seguito l’intervento di Damiano Tommasi, presidente dell’associazione italiana calciatori e calciatrici. Ha partecipato per il razzismo nello sport anche Sara Gama, calciatrice italiana.

Per l’omo/transfobia è stato proiettato un breve stralcio del film “Philadelphia” e c’è stata la partecipazione del leader del movimento Lgbt Imma Battaglia e di Anna Maria Giannini, professore ordinario di psicologia della Sapienza Università di Roma.

L’argomento che riguarda l’odio in Rete e la disabilità è stato anticipato da un estratto del cortometraggio “Due piedi sinistri”; sono intervenuti poi Robin Sclafani, direttore dell’Ong internazionale contro discriminazioni “Ceji“, il padre di Valerio Catoia, il giovane atleta di nuoto con sindrome di Down che ha salvato una bambina di 10 anni dal mare e infine Cecilia Camellini, nuotatrice paralimpica tesserata per le Fiamme oro, il Gruppo sportivo della Polizia di Stato.

Un approfondimento agli argomenti trattati durante il convegno si può trovare nella rivista di Poliziamoderna del mese di gennaio. 

Foggia: maxi blitz delle forze dell’ordine

auto del reparto prevenzione crimineControlli a tappeto nelle strade, perquisizioni alla ricerca di armi e droga, caccia ad alcuni latitanti e fermi nei confronti di alcune persone ritenute responsabili di estorsioni ai danni di alcuni imprenditori.

Da questa notte le aree più sensibili di Foggia sono sotto la pressione di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, con centinaia di agenti in campo.

È l’ennesima risposta, sul terreno, all’escalation di violenza che in questi ultimi giorni sta colpendo il capoluogo dauno.

Nel frattempo continuano le indagini sui singoli fatti che sono riconducibili alla criminalità organizzata della provincia pugliese denominata “società foggiana”.

Capo della Polizia firma accordo con Saipem Spa

firma convenzioneFirmata oggi a Roma la convenzione tra Polizia di Stato e Saipem Spa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno ad oggetto i sistemi e servizi informativi di aziende di particolare rilievo per il Paese.

La convenzione, firmata dal capo della Polizia Franco Gabrielli e dall’amministratore delegato Saipem Spa Stefano Cao, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con gli operatori che gestiscono tecnologie avanzate.

Saipem Spa, società leader nei settori dell’energia e delle infrastrutture, svolge attività ritenute essenziali per il sistema Paese e rappresenta un’infrastruttura di interesse nazionale. Risulta necessario quindi assicurare l’integrità dei sistemi informatici funzionali al perseguimento della mission aziendale.

L’accordo rappresenta una tappa significativa nel processo di costruzione di una fattiva collaborazione tra pubblico e privato: un progetto che, in considerazione dell’insidiosità delle minacce informatiche e della mutevolezza con la quale esse si realizzano, risulta essere strumento essenziale per la realizzazione di un efficace sistema di contrasto al cybercrime, basato quindi sulla condivisione informativa e sulla cooperazione operativa.

Per la Polizia di Stato questo compito viene assicurato dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni che da anni si occupa della tutela delle reti informatiche di realtà, sia pubbliche che private, di rilievo nazionale e di importanza strategica per il paese.

Alla firma della convenzione erano inoltre presenti, il direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, Nunzia Ciardi e per Saipem Spa Corrado Miralli, corporate security manager.