Bari: traffico internazionale di stupefacenti, tre arresti

Arrestate questa mattina, a Bari, tre persone per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa è iniziata a metà dello scorso ottobre su segnalazione del Servizio di cooperazione internazionale di Polizia della presenza, alla dogana di Dresda (Germania), di un pacco contente bottiglie di birra che in realtà celavano, all’interno, sostanza stupefacente del tipo ecstasy in forma liquida, destinato a un indirizzo di Bari.

Grazie alla cooperazione internazionale e alla supervisione del Servizio centrale operativo che ha autorizzato l’attività sotto copertura, i poliziotti della Dogana di Dresda hanno trasportato a Bari le bottiglie consegnandole alla Squadra mobile.

Il monitoraggio, una volta consegnato il pacco, ha permesso di capire che la droga non era destinata a chi aveva ricevuto la spedizione. Chi aveva preso la droga era un semplice intermediario che si era offerto a prestare il suo nome ed indirizzo per la consegna, in cambio di poche centinaia di euro. Le bottiglie erano per il nipote che una volta entrato in possesso della speciale birra è stato arrestato. Ma il vero destinatario finale dello stupefacente era un terzo uomo già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali riguardanti la droga. La perquisizione nella sua abitazione ha consentito di sequestrare 500 grammi di marijuana oltre ad alambicchi e misurini graduati per la trasformazione e il confezionamento della sostanza stupefacente finita.

Dalle quattro bottiglie di ecstasy si potevano ricavare quasi 5mila dosi, che una volta immesse sul mercato avrebbero fruttato un illecito guadagno di circa 150mila euro.

Frode sportiva: 3 arresti della Postale di Catania

Frode in competizioni sportive è l’accusa rivolta a tre persone arrestate dalla Polizia postale di Catania. Si tratta del titolare di un centro scommesse, di un dipendente di una ditta privata e di un calciatore.

L’indagine ha origine dalla denuncia del titolare di una agenzia di scommesse di Catania che lamentava la sottrazione di migliaia di euro da alcuni suoi conti per il gioco online tramite accessi abusivi informatici da parte di ignoti.

La frode informatica ha successivamente delineato altre responsabilità e condotto gli investigatori ad indagare su un altro reato che emergeva: frode in competizioni sportive.

Infatti, le intercettazioni e le analisi informatiche dei diversi smartphone sequestrati nel corso delle perquisizioni ai tre indagati, mettevano in luce l’esistenza di frodi in competizioni calcistiche di Lega Pro.

In particolare, i primi due, al fine di ottenere un profitto dalle vincite di scommesse sportive, servendosi della collaborazione di una terza persona, all’epoca calciatore del Bisceglie si adoperavano per alterare talvolta l’esito delle partite, talvolta il numero dei “corner” e talvolta il numero delle espulsioni dei giocatori.
Queste ultime due tipologie di scommesse erano fatte su eventi che, a differenza del risultato finale dell’incontro, sarebbero passati inosservati. Tra l’altro le stesse scommesse venivano compiute su piattaforme da gioco estere al fine di eludere eventuali indagini.

Almeno tre gli incontri calcistici dello scorso campionato in cui è stato accertato l’interesse degli arrestati: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.