Scontri Napoli-Ajax: arrestati 6 ultras della curva A

polizia stadioPer gli scontri avvenuti in occasione dell’incontro di calcio di Champions League Napoli-Ajax del 12 ottobre scorso, questa mattina i poliziotti della Digos di Napoli hanno eseguito sei misure cautelari nei confronti di tifosi ultras appartenenti al gruppo Masseria della curva A dello stadio Diego Armando Maradona.

In particolare due di loro sono finiti in carcere e quattro agli arresti domiciliari, con l’accusa di associazione per delinquere, porto di armi e lesioni aggravate, per fatti avvenuti l’11 ottobre e che hanno coinvolto alcuni tifosi della squadra olandese.

L’indagine della Digos napoletana ha ricostruito la dinamica degli eventi, permettendo di individuare gli indagati e di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere, composta da appartenenti al gruppo ultras Masseria, finalizzata alla commissione di reati in occasione delle partite di calcio o comunque in contesti ad esse riferibili, nei confronti delle tifoserie avversarie.

Eseguite anche perquisizioni personali, locali ed informatiche nei confronti di altri tre ultras napoletani, indagati, in concorso con gli altri destinatari delle misure cautelari, per l’aggressione ad un tifoso olandese.

Roma: al via il 17° meeting degli esperti della sicurezza informatica

Le foto del 17° meetingSono iniziati oggi a Roma presso la Scuola Superiore di Polizia i lavori del 17° Meeting degli esperti Internazionali della Sicurezza informatica che costituiscono il gruppo di supporto dell’agenzia dell’unione europea EU-LISA, preposta alla gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia.

Gli esperti dei 31 Paesi stanno lavorando insieme per garantire la sicurezza dei sistemi informativi dell’area Giustizia e Affari Interni
Pochi mesi fa è stato raggiunto un risultato epocale per l’Europa con l’avvio del Sistema Informativo Schengen come punto di riferimento del complesso progetto dell’Interoperabilità dei sistemi informativi dell’Unione europea in tema di visti, immigrazione e sicurezza riuniti in un territorio virtuale composto da 27 Paesi dell’Unione europea, 4 Paesi associati e 3 agenzie europee.

Le foto del 17° meetingProprio perché la vulnerabilità di un solo Paese potrebbe mettere in crisi l’intero Sistema, vanificando tutte le iniziative, gli investimenti e gli sforzi fatti, il vicecapo della Polizia, direttore centrale della Polizia Criminale Vittorio Rizzi nel suo intervento ha sottolineato come “sia indispensabile procedere con un approccio olistico, con la costruzione di efficaci e condivise procedure per una attenta ed approfondita analisi delle minacce per individuare le più idonee capacità di risposta, il tutto al fine di garantire la sicurezza a 360 gradi  dei sistemi informativi interconnessi a difesa delle nostre comunità”.

Nei prossimi giorni si svolgerà una esercitazione utile a testare l’efficacia delle misure di difesa da adottate e le capacità di risposta al verificarsi di attacco informatico ad una postazione del sistema informativo nazionale che metterà a dura prova il sistema di controllo della Cyber Security Operations Center (C-SOC) in seno alla direzione centrale della Polizia Criminale.

Le foto del 17° meeting
 

I ragazzi delle scorte: la Quarto Savona quindici

È stato presentato oggi in anteprima nazionale a Palermo il docufilm “I ragazzi delle scorte – la Quarto Savona 15”, che racconta, in modo inedito, la strage di Capaci del 23 maggio 1992 dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo e la scorta composta dai giovani poliziotti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

Presentazione I ragazzi delle scorteL’evento si è svolto nella caserma Pietro Lungaro, sede storica del Reparto scorte della questura di Palermo, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del capo della Polizia Vittorio Pisani e dei familiari delle vittime delle stragi mafiose.

Nel film, la storia è raccontata attraverso le parole di Tina, moglie di Antonio Montinaro, e del collega e amico Dario Falvo, scampato alla strage per un puro caso dovuto alla rotazione dei turni.

Ministro interno PiantedosiLa giovinezza di Tina, Antonio e Dario viene ripercorsa, fra momenti felici e difficoltà da affrontare, mentre lamore e lamicizia si rinsaldano sempre più fino ad arrivare a quel 23 maggio del 1992, in cui Antonio perde la vita. Sia Dario che Tina però reagiscono alla strage decidendo di restare: Dario sceglie di restare in Polizia e continuare il lavoro che gli aveva insegnato Antonio, Tina sceglie di non abbandonare Palermo, perché quella è la città che lei ed Antonio avevano scelto per costruire la loro famiglia.

Presentazione I ragazzi delle scorteIl 23 maggio 1992 il contachilometri della Quarto Savona 15 si è fermato a 100.287. Oggi però, grazie alla tenacia di Tina Montinaro e all’impegno della Polizia di Stato, la Fiat Croma è stata rimessa in strada e continua ad essere portata in giro in tutta Italia, dove incontra migliaia di cittadini e studenti, «perché quell’auto doveva diventare un simbolo e perché dovevamo dimostrare a tutti che quei tre ragazzi in fondo non li avevano fermati» spiega Tina Montinaro nel film.

Il secondo episodio della docu-serie “I ragazzi della scorte” è disponibile su Raiplay e andrà in onda il 25 maggio, in prima serata, su Rai Tre.

Il docufim è coprodotto dalla Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali e dal Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con 42° Parallelo, nell’ambito delle attività volte a ricordare l’impegno civile speso dagli agenti delle scorte in difesa della legalità e del massimo rispetto dei principi costituzionali.
 

L’insediamento del capo della Polizia Pisani

Pisani sliderSi è tenuta oggi a Roma la cerimonia di avvicendamento del capo della Polizia, che ha visto Lamberto Giannini passare le redini del Dipartimento della Pubblica sicurezza e della Polizia di Stato a Vittorio Pisani.

La giornata è iniziata con la deposizione, da parte dei prefetti Giannini e Pisani, di una corona di alloro al sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria, a Roma. (foto)

Alla cerimonia solenne hanno preso parte il capo di Gabinetto del ministro dell’Interno, Maria Teresa Sempreviva, i vice capo della Polizia Maria Luisa Pellizzari, Stefano Gambacurta e Vittorio Rizzi, il questore di Roma, Carmine Belfiore, il comandante logistico dell’Esercito, Mauro D’Ubaldi ed una rappresentanza della Polizia di Stato composta da commissari frequentatori di corso e allievi agenti.

onori MinistroSuccessivamente, presso la Scuola superiore di Polizia si è tenuto il formale avvicendamento tra i prefetti Giannini e Pisani, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, all’arrivo, ha ricevuto gli onori del reparto in armi composto dalla Banda Musicale e Bandiera della Polizia di Stato, una compagnia di funzionari del 111° corso ed una di allievi agenti del 221° corso.

Lamberto Giannini, capo uscente e nuovo prefetto di Roma, ha evidenziato come “Lascio oggi la mia amata Polizia di Stato, un legame intimo e indissolubile che non verrà mai reciso. Sono e sarò fieramente sempre un appartenente alla Polizia, un servitore dello Stato” il prefetto Giannini ha proseguito “sono consapevole che il cammino da percorrere è quello tracciato dal tempo e dalle tante generazioni di poliziotti che hanno servito il Paese anche immolando la propria vita e mi inchino davanti ai nostri caduti, enorme patrimonio di tradizione, identità e sacrificio”

saluto GianniniÈ stata poi la volta del neo capo della Polizia Vittorio Pisani che, nel suo discorso d’insediamento, ha sottolineato “Rivolgo, sin da ora, a tutti i colleghi di ogni ruolo e grado, il mio personale ringraziamento per il futuro quotidiano lavoro che avrò l’onore di svolgere insieme a loro.
Ho bisogno del vostro impegno per essere accompagnato nel difficile e prestigioso percorso che mi attende: io sarò sempre al vostro fianco, con entusiasmo, garantendo quelle giuste gratificazioni che il compimento dei propri doveri da parte di ognuno di voi merita.  
L’essere concretamente al servizio della comunità sarà la nostra missione e dovrà ispirare la nostra giornata lavorativa” il neo capo della Polizia ha proseguito “La nostra più sana ambizione dovrà essere quella di ricevere spontaneamente il “grazie” di quel cittadino, perché solo facendo bene le piccole cose potremmo essere in grado di adempiere anche ai grandi compiti che ci sono richiesti”.

Le conclusioni sono state affidate al ministro Piantedosi che ha sottolineato che “La figura del Capo della Polizia-direttore generale della Pubblica sicurezza riassume in sé un patrimonio di valori che attinge la propria legittimazione dalla Carta costituzionale, il cui fondamento è la difesa dei diritti e delle libertà” il Ministro ha proseguito “Il capo della Polizia esercita la sua funzione servendo lo Stato per la realizzazione del bene comune”

L’insediamento del capo della Polizia PisaniAl termine della cerimonia, come primo atto del suo mandato, il capo della Polizia Pisani ha deposto una corona d’alloro al Sacrario dei caduti della Polizia, soffermandosi per un momento di ricordo nel luogo in cui sono conservati i nomi dei 2.546 poliziotti caduti in servizio e lasciando una frase nel Libro d’onore “Affinché il vostro sacrificio non sia mai dimenticato. Grazie”

La lettera di saluto del capo della Polizia ai “suoi poliziotti”

La lettera di saluto del capo della Polizia ai "suoi poliziotti"Care colleghe e cari colleghi della Polizia di Stato.

È passato qualche anno da quando, nel 1986, sono arrivato alla Scuola Allievi Agenti di Alessandria per sostenere le selezioni per diventare Allievo Agente Ausiliario del 15° corso… ma sarebbe troppo lungo raccontare tutto, vi annoierei. Veniamo a oggi, anzi a lunedì prossimo, quando il nostro cammino si separerà.

Assumerò un altro incarico e formalmente lascerò la mia amata Polizia di Stato.

Non a caso ho scritto “formalmente” perché “POLIZIOTTI SI È STATI, SI È E SI RESTERÀ SEMPRE”.

È UN LEGAME CHE DURA UNA VITA E NON SI PUÒ RECIDERE.

Dal 10 marzo del 2021 ho avuto l’assoluto privilegio di dirigere il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, di guidarVi.

Sono stati poco più di due anni. Un periodo, forse, temporalmente breve, ma di una intensità e di una complessità senza precedenti.

Tutti insieme abbiamo affrontato la pandemia e le sue conseguenze, tutte le problematiche legate all’esplosione di un drammatico conflitto bellico e potrei continuare a citare altri eventi, ma voglio solo ringraziarvi per quello che avete, abbiamo fatto insieme.

Abbiamo garantito sempre ogni servizio, stando vicini ai cittadini, espletando tutte le nostre attività senza fermarci mai, neanche un minuto.

In questo momento, commosso, penso ai colleghi che abbiamo perso durante la pandemia, a coloro che sono stati sopraffatti dalle difficoltà della vita e a Gianni, Marino, Maurizio, Sergio e Domenico, colleghi valorosi, compagni di strada caduti nell’adempimento del dovere, che saranno sempre nel mio cuore.

Siamo una grande famiglia, uniti da una lunga e gloriosa storia e sono certo che saprete sempre assolvere alla nostra missione, quella di “ESSERCI SEMPRE”.

Vorrei potervi abbracciare tutti, uno ad uno e vi saluto con l’augurio di ogni bene.

Grazie a tutti e buona fortuna

Viva la Polizia di Stato!

Lamberto Giannini