Al via su Rai2 la nuova serie “DETECTIVES”

detectivesI casi più controversi e complessi di cronaca nera, noti e meno noti, raccontati dagli investigatori che in prima persona li hanno seguiti, saranno al centro del programma “DETECTIVES- casi risolti e irrisolti”. Le puntate, condotte da Giuseppe Rinaldi e realizzate in collaborazione con la Polizia di Stato, sono state presentate questa mattina a Roma dal direttore di Rai2 Ludovico Di Meo e dal direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina.

Il primo appuntamento è per sabato 12 giugno, in seconda serata su Rai2. Nella prima puntata verrà affrontato un caso irrisolto del 2011, l’omicidio di Flavio Simmi, 33 anni, ucciso in strada nel cuore del quartiere Prati a Roma in pieno giorno da sette colpi di arma da fuoco.

In tutto saranno sei le puntate che faranno entrare gli spettatori nel vivo delle investigazioni con documenti originali, il racconto dei testimoni, la ricostruzione dei fatti, tutte le evidenze raccolte nell’indagine giudiziaria e materiali audio, video e foto.

I casi delle altre puntate

Seconda puntata: caso Maurizio Minghella – caso risolto

Nella seconda puntata si seguirà l’indagine che ha posto fine alla lunga carriera criminale dell’assassino seriale Maurizio Minghella.

Terza puntata: delitto Scroppo – cold case

Il caso successivo riguarda uno dei misteri ancora irrisolti della cronaca nera di Roma: l’omicidio di Eleonora Scroppo. Un cold case che le forze dell’ordine sperano di riaprire anche con l’intervento di chi sa e non ha ancora parlato.

Quarta puntata: omicidio Isabella Noventa – caso risolto

In questa puntata si ripercorre il lavoro degli investigatori su un omicidio avvenuto a Padova per gelosie, rancori e invidie. Tra i protagonisti il compagno della vittima, Freddy Sorgato, la sua amante e la sorella. Un diabolico trio che ha ucciso Isabella Noventa e ha cercato di depistare le indagini.

Quinta puntata: omicidio Pasqualina Labarbuta – cold case

Riflettori puntati sul cold case di Pasqualina Labarbuta, accoltellata al cuore in pieno giorno su una panchina di un giardino pubblico di Milano, poco lontano dal suo posto di lavoro.

Sesta puntata: omicidio Lida Taffi Pamio – caso risolto

L’ultima puntata della serie si addentrerà in una indagine ricca di colpi di scena che, partendo dal delitto di un’anziana signora avvenuto a Mestre nel 2015, porterà gli investigatori a riaprire il caso già chiuso e apparentemente risolto di una ottantasettenne strangolata nel suo appartamento tre anni prima: Lida Taffi Pamio.

Le celebrazioni del 75° anniversario della Festa della Repubblica

Quest’anno le celebrazioni del 75° anniversario della proclamazione della Repubblica sono state dedicate al Milite Ignoto. Esattamente 100 anni fa ebbe luogo la tumulazione, nel sacello all’Altare della Patria a Roma, delle spoglie di un anonimo combattente caduto durante la 1^ guerra mondiale. La sua tomba al Vittoriano è una sepoltura simbolica, avvenuta il 4 novembre 1921, terzo anniversario della vittoria del conflitto bellico, e rappresenta tutti coloro che sono morti in un conflitto e che non sono mai stati identificati; tra di loro anche tanti giovani poliziotti che hanno combattutto per la difesa del nostro Paese.

La scelta della salma da tumulare fu fatta da Maria Bergamas di Gradisca d’Isonzo, madre di un sottotenente disperso, caduto in combattimento nel 1916. La donna fu chiamata a scegliere tra undici salme ignote di militari, caduti nei più significativi teatri di guerra. Le altre dieci furono tumulate nel cimitero di guerra di Aquileia.

75 anniversario della RepubblicaIn assenza della tradizionale rivista lungo via dei Fori Imperiali, la cerimonia per la festa della Repubblica si è svolta solo all’Altare della Patria dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, politiche e militari. Presente alla tradizionale celebrazione anche il capo della Polizia Lamberto Giannini.

L’omaggio ai Caduti è stato reso da un picchetto interforze a cui hanno preso parte anche gli agenti della Polizia di Stato.

Lungo tutto il percorso che si snoda dal palazzo del Quirinale sino a Piazza Venezia, donne e uomini in uniforme, appartenenti alle Forze armate, alle Forze dell’ordine, alla Protezione civile e al soccorso pubblico, tra i quali anche poliziotti, hanno reso onore al presidente della Repubblica durante il tragitto.
Le note del silenzio d’ordinanza, che hanno preceduto l’emozionante passaggio delle Frecce Tricolori, sono state eseguite da un trombettiere dell’Esercito mentre una formazione musicale, composta da orchestrali della Polizia di Stato, dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia penitenziaria, ha suonato l’Inno nazionale e la Leggenda del Piave.

Polizia ferroviaria: il bilancio dei controlli svolti a maggio

Polizia ferroviariaAnche nel mese di maggio appena concluso gli operatori della Polizia ferroviaria hanno svolto il loro lavoro quotidiano, sempre con il fine di garantire la sicurezza di tutti coloro che utilizzano il treno come mezzo di spostamento, o che in ogni caso transitano in ambito ferroviario.

Il bilancio generale dell’attività evidenzia controlli effettuati su 289.497 persone, 103 delle quali sono state arrestate, mentre altre 825 sono indagate in stato di libertà per diversi reati.

I servizi sono stati svolti da 17.188 pattuglie impiegate nelle stazioni e 3.161 a bordo dei treni. I servizi antiborseggio messi in atto sono stati 993 e gli stranieri irregolari rintracciati sono stati 274, mentre 119 sono stati i minori non accompagnati rintracciati dagli agenti della Ferroviaria e restituiti alle famiglie o collocati in comunità.

Diverse sono state le giornate di controlli straordinari che, di volta in volta, hanno avuto per oggetto specifici settori della sicurezza in ambito ferroviario.

Dal 30 aprile al 6 maggio, con l’operazione nazionale “Action week – Merci pericolose” sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento i convogli in entrata e in uscita dai principali scali ferroviari italiani, trasportanti merci pericolose. Particolare attenzione è stata riservata all’applicazione delle normative internazionali concernenti la movimentazione delle merci pericolose nelle diverse fasi del trasporto.

L’11 maggio si è svolta l’operazione “Oro rosso”, mirata a contrastare il fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario. L’attività ha richiesto l’impiego complessivo di 660 operatori, che hanno effettuato controlli su 2.265 persone e 288 rottamai, 135 servizi di pattugliamento lungo linea, 73 su strada; le persone indagate in stato di libertà sono state 10, mentre 49 sanzioni elevate, per una somma complessiva di 30.844 euro.

Il 19 maggio è stata la volta del “Rail safe day”, la giornata dedicata ai controlli straordinari mirati alla prevenzione dei comportamenti anomali e scorretti in ambito ferroviario che spesso sono causa di incidenti. In questo ambito sono stati impiegati 1.571 operatori della Polizia ferroviaria, che hanno sanzionato 38 persone.

Molti gli interventi particolari di cui sono stati protagonisti uomini e donne della Ferroviaria.

Durante uno di questi, a Milano, è stato arrestato un cittadino straniero di 24 anni che, durante un controllo, è risultato essere ricercato perché destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso pochi giorni prima dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Milano per rapina.

A Milano Rogoredo, la conclusione di un’indagine svolta dalla squadra di polizia giudiziaria della Polizia ferroviaria, ha portato all’arresto di 12 persone per reati connessi agli stupefacenti. Durante lo svolgimento dell’attività investigativa i poliziotti avevano già arrestato 23 persone in flagranza di reato e sequestrato 13 chili e mezzo di eroina, mezzo chilo di cocaina e 31mila euro in contanti.

La Ferroviaria di Orte ha individuato e arrestato uno straniero perché risultato destinatario di un mandato di arresto europeo emesso in Olanda per aver tentato di uccidere la sua ex fidanzata.

Infine a Palermo i poliziotti della Ferroviaria hanno riaffidato alla madre un bambino di 12 anni che si era perso alla stazione centrale dopo essersi allontanato a bordo di un autobus extraurbano.

Polizia ferroviaria: il bilancio dei controlli svolti a maggio

Polizia ferroviariaAnche nel mese di maggio appena concluso gli operatori della Polizia ferroviaria hanno svolto il loro lavoro quotidiano, sempre con il fine di garantire la sicurezza di tutti coloro che utilizzano il treno come mezzo di spostamento, o che in ogni caso transitano in ambito ferroviario.

Il bilancio generale dell’attività evidenzia controlli effettuati su 289.497 persone, 103 delle quali sono state arrestate, mentre altre 825 sono indagate in stato di libertà per diversi reati.

I servizi sono stati svolti da 17.188 pattuglie impiegate nelle stazioni e 3.161 a bordo dei treni. I servizi antiborseggio messi in atto sono stati 993 e gli stranieri irregolari rintracciati sono stati 274, mentre 119 sono stati i minori non accompagnati rintracciati dagli agenti della Ferroviaria e restituiti alle famiglie o collocati in comunità.

Diverse sono state le giornate di controlli straordinari che, di volta in volta, hanno avuto per oggetto specifici settori della sicurezza in ambito ferroviario.

Dal 30 aprile al 6 maggio, con l’operazione nazionale “Action week – Merci pericolose” sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento i convogli in entrata e in uscita dai principali scali ferroviari italiani, trasportanti merci pericolose. Particolare attenzione è stata riservata all’applicazione delle normative internazionali concernenti la movimentazione delle merci pericolose nelle diverse fasi del trasporto.

L’11 maggio si è svolta l’operazione “Oro rosso”, mirata a contrastare il fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario. L’attività ha richiesto l’impiego complessivo di 660 operatori, che hanno effettuato controlli su 2.265 persone e 288 rottamai, 135 servizi di pattugliamento lungo linea, 73 su strada; le persone indagate in stato di libertà sono state 10, mentre 49 sanzioni elevate, per una somma complessiva di 30.844 euro.

Il 19 maggio è stata la volta del “Rail safe day”, la giornata dedicata ai controlli straordinari mirati alla prevenzione dei comportamenti anomali e scorretti in ambito ferroviario che spesso sono causa di incidenti. In questo ambito sono stati impiegati 1.571 operatori della Polizia ferroviaria, che hanno sanzionato 38 persone.

Molti gli interventi particolari di cui sono stati protagonisti uomini e donne della Ferroviaria.

Durante uno di questi, a Milano, è stato arrestato un cittadino straniero di 24 anni che, durante un controllo, è risultato essere ricercato perché destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso pochi giorni prima dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Milano per rapina.

A Milano Rogoredo, la conclusione di un’indagine svolta dalla squadra di polizia giudiziaria della Polizia ferroviaria, ha portato all’arresto di 12 persone per reati connessi agli stupefacenti. Durante lo svolgimento dell’attività investigativa i poliziotti avevano già arrestato 23 persone in flagranza di reato e sequestrato 13 chili e mezzo di eroina, mezzo chilo di cocaina e 31mila euro in contanti.

La Ferroviaria di Orte ha individuato e arrestato uno straniero perché risultato destinatario di un mandato di arresto europeo emesso in Olanda per aver tentato di uccidere la sua ex fidanzata.

Infine a Palermo i poliziotti della Ferroviaria hanno riaffidato alla madre un bambino di 12 anni che si era perso alla stazione centrale dopo essersi allontanato a bordo di un autobus extraurbano.

L’Aquila: conferita la cittadinanza onoraria alla Polizia

Lamberto GianniniDoppio impegno oggi a L’Aquila per il capo della Polizia Lamberto Giannini.

Nella prima mattinata il Prefetto Giannini ha partecipato, presso l’Istituto comprensivo Teofilo Patini alla presentazione del progetto del libro “Uno Scatto in Blu”.

Il progetto del libro, realizzato con scatti dei poliziotti che hanno immortalato le bellezze del territorio aquilano, è stato illustrato dal questore Gennaro Capoluongo. Sono state stampate mille copie, di cui una parte destinata a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di L’Aquila con lo scopo di sensibilizzarli sulla cultura della legalità attraverso la conoscenza del territorio e della sua storia.

Il prefetto Giannini ha ringraziato insegnanti e alunni della scuola per “Gli sforzi e i sacrifici fatti durante questo periodo”. Parlando agli alunni ha poi detto: “Siete il futuro del nostro Paese e noi, come la vostra famiglia e la scuola, siamo un punto di riferimento a cui potete rivolgervi quando vi trovate in difficoltà”. Il capo della Polizia ha quindi proseguito, parlando del libro. “È un esempio – ha dichiarato – di quanto i poliziotti amano il territorio dove vivono e lavorano”.

Lamberto GianniniAll’iniziativa hanno partecipato il prefetto di L’Aquila Cinzia Torraco, il sindaco Pierluigi Biondi, il presidente della provincia Angelo Caruso, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Tozza, il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Paola Iachini e il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Gabriella Liberatore.

Protagonisti dell’evento sono stati anche gli alunni della scuola che prima hanno ricevuto il libro dal capo della Polizia e poi hanno eseguito un brano musicale del maestro Ennio Morricone e l’Inno Nazionale.

A seguire, presso l’Auditorium del parco Renzo Piano, il prefetto Giannini ha ritirato la cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato da parte del sindaco Pierluigi Biondi.

Lamberto GianniniIl comune di L’Aquila ha ringraziato la Polizia di Stato, con questo riconoscimento, “Per l’impegno instancabile a fianco dei Cittadini, per l’encomiabile sacrificio quotidiano per la sicurezza della gente, per il coraggio sempre dimostrato con sprezzo del pericolo, interpretando in tal modo il comune sentire degli Aquilani, sinceri testimoni delle gesta delle donne e degli uomini che tutti i giorni sono all’opera per il loro bene e sempre grati per il sostegno assicurato nella tragedia del terremoto del 2009”.

Il capo della Polizia Lamberto Giannini, nel ricevere la cittadinanza ha dichiarato: “Ricevo con profonda gratitudine e onore, a nome della Polizia di Stato, questo riconoscimento. È un momento molto importante perchè venendo qui ho sentito l’affetto di tutti gli abruzzesi nei confronti dell’Istituzione; lo stesso sentimento e la stessa emozione che ho sentito nelle parole del sindaco. Noi continueremo sempre a garantire il massimo impegno e la massima vicinanza”.

Al termine della cerimonia il prefetto Giannini ha fatto visita in questura dove ha incontrato una rappresentanza del personale della Polizia di Stato, dell’Amministrazione civile dell’Interno, le organizzazioni sindacali e personale dell’Anps.