Concorso per 2.138 agenti riservato ai volontari in ferma prefissata

Concorso per 2.138 agenti riservato ai volontari in ferma prefissataPubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie speciale “Concorsi ed esami” il bando di concorso pubblico, per esame e titoli, per l’assunzione di 2.138 allievi agenti della Polizia di Stato, riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno o quadriennale ovvero rafferma annuale in servizio o in congedo, in possesso dei requisiti prescritti, indetto con decreto del capo della Polizia del 30 gennaio 2023.

Nella pagina del nostro sito dedicata potrete trovare tutte le informazioni necessarie.

Roma : siglato accordo con Telefono Azzurro

Accordo tra Polizia di Stato e Telefono AzzurroSiglato, questa mattina a Roma, il protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato e la Fondazione S.o.s. Il Telefono Azzurro Onlus per la tutela dei minori e la prevenzione degli abusi online.

Il protocollo, firmato dal capo della Polizia Lamberto Giannini e dal presidente della Fondazione, Ernesto Caffo, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione e di contrasto alle violenze in danno dei minori in Rete.

protocollo d'intesa con Telefono azzurroTelefono Azzurro nasce per poter dare ascolto alle richieste di aiuto dei bambini, una risposta concreta al “diritto all’ascolto” riconosciuto dalla convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia firmata dalle Nazioni Unite. La Fondazione gestisce il servizio 114 Emergenza Infanzia e l’hotline 116.000 riferibile al ministero dell’Interno per far fronte al fenomeno dei minori scomparsi, nonché promuove interventi di emergenza in caso di calamità e disastri, progetti per i bambini figli di detenuti, progetti sul territorio e prevenzione tramite educazione e sensibilizzazione nelle scuole.

Accordo tra Polizia di Stato e Telefono AzzurroAttraverso, il centro nazionale per il contrasto della Pedopornografia online (C.n.c.p.o.) del servizio Polizia postale, la Polizia di Stato è di supporto alla Fondazione nelle attività di tutela dei minori, vittime di reati riferiti alla pedopornografia e nella realizzazione di misure di prevenzione.
Il C.n.c.p.o. raccoglie tutte le segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati impegnati nella lotta alla pornografia minorile, monitorando i siti che diffondono materiale concernente lo sfruttamento sessuale dei minori attraverso la rete internet.

L’accordo rappresenta un’adeguata collaborazione tra pubblico e privato e costituisce uno strumento essenziale per la realizzazione di un efficace sistema di contrasto alla pedopornografia online, basato sulla condivisione delle informazioni e sulla cooperazione operativa.

Genova: denunciati i promotori no-vax di “guerrieri ViVi”

Identificati e denunciati dalla Polizia di Stato i promotori del gruppo no-vax ”guerrieri ViVi” per l’attività di proselitismo e istigazione a delinquere con il fine di prendere di mira quotidianamente rappresentanti istituzionali e appartenenti all’ordine dei medici attraverso commenti “violenti”, postandoli in maniera coordinata e ripetitiva sui profili social delle vittime. Sono inoltre in fase di oscuramento i loro canali di comunicazione in rete.

La Polizia postale di Genova ha individuato i due capi ed un altro appartenente all’organizzazione dopo mesi d’indagini informatiche, controllando centinaia di chat su diversi social e documenti postati in rete, scardinando così l’anonimato che gli autori ritenevano di avere conseguito grazie all’utilizzo di reti Vpn e del sistema di messaggistica Telegram.

In particolare gli investigatori sono arrivati ai capi del gruppo proseguendo le indagini che un anno fa avevano consentito di denunciare ventiquattro appartenenti al gruppo no vax – no green pass, denominato ”guerrieri ViVi”.

Gli agenti durante le perquisizioni a Brescia Verona e Matera, dalle abitazioni, luoghi di lavoro e di incontro degli indagati hanno sequestrato anche sei armi da fuoco e acquisito prove informatiche dell’attività del gruppo.

Dall’analisi delle chat Telegram è stato inoltre evidenziato che, nonostante l’emergenza pandemica non sia più in atto, il sodalizio ha continuato la sua attività concentrandosi su argomenti come i sistemi di pagamento e identità digitale, cambiamenti climatici e 5G, attaccando ancora in rete chi esprimeva opinioni positive su questi temi. Su gruppi telegram creati ad hoc per coordinare gli attacchi, pubblicizzavano anche le incursioni, con immagini o screenshot di quanto vandalizzato. Inoltre organizzavano anche alcune sfide con cui i promotori invitavano gli adepti a compiere azioni illecite, come posizionare striscioni o adesivi ritraenti il logo del gruppo su sedi istituzionali, in cui era previsto un premio finale in bitcoin, da assegnare all’autore dell’azione più eclatante. 

Firenze: arrestato anarchico per attentato alla sicurezza dei trasporti

operazioneLa Polizia di stato di Firenze ha arrestato un anarchico per attentato alla sicurezza dei trasporti.

Le indagini della Digos, coordinate dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione, hanno permesso di individuare l’autore di sei attentati realizzati in un periodo compreso tra il 28 agosto ed il 28 dicembre contro la linea ad alta velocità che collega Firenze a Bologna, nei tratti passanti dalle località di S. Piero a Sieve e Firenzuola.

Gli elementi investigativi sono stati acquisiti nella fase dei sopralluoghi preliminari anche grazie al contributo del Compartimento polizia ferroviaria e della Polizia scientifica di Firenze.

I danni causati dagli attentati sono di cospicua entità economica ed hanno riguardato strumentazioni per garantire l’incolumità dei viaggiatori in caso di incidenti; in uno degli episodi è stato, tra l’altro, danneggiato il quadro di comando del sistema di areazione servente una galleria che in caso d’incidente ferroviario, non avrebbe consentito il corretto deflusso dei fumi prodotti.

Per l’indagato si ravvisa anche l’aggravante per motivi di terrorismo per il fatto che la linea ad alta velocità è da tempo oggetto di attentati da parte delle compagini anarchiche nazionali con cui lo stesso intrattiene stabili contatti, quantomeno in ambito provinciale.

Sono inoltre in corso riscontri sulla posizione di due minori, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Firenze, in ordine al loro eventuale coinvolgimento in uno dei sei episodi criminosi.

Giornata della memoria: la Polizia di Stato ricorda gli eroi silenziosi

Pietre d'inciampoOggi la Polizia di Stato si unisce al ricordo della barbarie nazista attraverso diverse iniziative organizzate in tutto il territorio nazionale. Si tratta di un’occasione per riflettere su una pagina triste e oscura della storia umana e per contribuire alla formazione di una coscienza consapevole sui principi fondamentali dell’uguaglianza e dei diritti della persona.

Si vuol rendere memoria a coloro che hanno subito gli orrori dei campi di concentramento, deportati e imprigionati ed a coloro che si sono fermamente opposti al sistema antisemita con coraggio e determinazione, salvando vite e proteggendo i perseguitati.

Egidio Casasanta appuntato del disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza

Due nomi si uniscono oggi alla lunga serie di eroi silenziosi, poliziotti che nel corso degli anni sono stati commemorati per le loro gesta: Egidio Casasanta e Francesco Vecchione.
Egidio Casasanta appuntato del disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza sopravvissuto ai campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Dora nei quali è stato deportato tra l’ottobre del 1943 ed il luglio del 1945. A lui è dedicata una pietra d’inciampo che sarà posata oggi a Pavia innanzi al palazzo che ha ospitato in passato la Questura dove lo stesso ha prestato servizio dal 1950 fino al 1979.

Francesco Vecchione, funzionario di polizia in servizio alla Questura di Modena tra il 1936 ed il 1948, salvò la vita a molti ebrei modenesi nel periodo del suo mandato in questa provincia; per questa sua opera ieri gli è stata conferita la cittadinanza onoraria postuma ed avviata la pratica per il riconoscimento quale “Giusto tra le Nazioni”.

Francesco Vecchione, funzionario di polizia in servizio alla Questura di Modena tra il 1936 ed il 1948Ricordiamo anche l’agente Mario Canessa, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” che in servizio alla frontiera con la Svizzera, ha aiutato alcuni ebrei ad attraversare il confine per trovare la salvezza, tra cui salvò anche Ciro Lino De Benedetti di appena 8 anni. Il bambino sfuggì al rastrellamento nel quale furono arrestati i genitori, poi deportati ad Auschwitz da dove non fecero mai ritorno. Mario, infatti, nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 1943, insieme al brigadiere di pubblica sicurezza Giovanni Marrani, condusse il piccolo, camminando per oltre cinque ore nella neve e il ghiaccio, al di là del confine offrendogli il passaporto per la vita.

agente Mario Canessa

L’esempio di questi valorosi uomini si aggiungono a quelli di altri poliziotti a cui sono state dedicate le pietre d’inciampo per aver donato la loro vita per salvare quelle degli altri. Davanti alla sede dove sorgeva all’epoca dei fatti la Questura di Udine troviamo quelle dedicate al vice commissario aggiunto Filippo Accorinti, alla guardia di ps Alberto Babolin, al vice brigadiere Bruno Bodini, all’applicato di ps  Giuseppe Cascio, alla guardia di ps Mario Comini, al commissario Antonino D’Angelo, alla guardia di ps Anselmo Guido Luigi Pisani, al vice commissario Mario Savino ed al commissario Giuseppe Sgroi.

Stessa cosa è avvenuta per il commissario Giovanni Palatucci, il commissario Feliciano Ricciardelli e il commissario Camillo Renzi deportati nel 1944 nel campo di concentramento di Dachau.

La Polizia di Stato ricordando l’opera di questi eroi vuole contribuire alla costruzione di una consapevolezza collettiva e diffusa, che partendo dall’orrore di quei crimini si assesti sulla necessità di una società fondata sul rispetto della diversità e sulla dignità di ogni individuo.