Mondiali di karate: 5 medaglie per le Fiamme oro

mondiali karateQuella di Dubai 2021 è stata una storica edizione dei Campionati del mondo di karate, con l’Italia che si è portata a casa il cospicuo bottino di nove medaglie, una d’oro, tre d’argento e cinque di bronzo.

Tra gli azzurri a medaglia anche sette portacolori delle Fiamme oro che hanno vinto o contribuito a vincere cinque medaglie.

Su tutti spicca l’oro conquistato dalla squadra maschile di kumite, che ha portato il tricolore sul trono mondiale per la prima volta nella storia in questa specialità.

Due gli atleti del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, Luca Maresca, che è anche il capitano, e Michele Martina, che, insieme a Gianluca e Daniele De Vivo, Ahmed El Sharaby, Simone Marino e Lorenzo Pietromarchi, nella finale per l’oro hanno superato 3-0 il team della Serbia. Per arrivare in finale gli azzurri battuto nell’ordine Brasile, Kosovo, Kazakistan e, in semifinale la Turchia.

mondiali karate“È stata un’emozione fortissima – ha detto Luca Maresca con la medaglia d’oro al collo – e l’emozione più bella credo che l’abbiamo provata in semifinale quando abbiamo battuto la Turchia. Anche battere il Kazakistan è stato importantissimo e forse in quel momento abbiamo capito che potevamo andare a prendere un traguardo importante. Ci abbiamo creduto e siamo arrivati in finale forti, spensierati e uniti come pochi”.

Michele Martina: “Dedico questa vittoria a chi mi è stato vicino e ai ragazzi perché è stata un’emozione indescrivibile”.

Splendida la gara di Silvia Semeraro che vede sfumare per pochissimo il gradino più alto del podio. La finalissima contro l’azera Zaretska era terminata sul 3-3, non senza recriminazioni da parte dell’azzurra, che avrebbe meritato la vittoria. Oro all’avversaria per Senshu, il vantaggio che acquisisce l’atleta che va per primo a punti e che determina la vittoria in caso di parità.

Silvia è stata anche protagonista con la squadra di kumite femminile, che si è aggiudicata la finale per la medaglia di bronzo, per tre quarti targata Fiamme oro. In squadra anche le karateke cremisi Clio Ferracuti e Alessandra Mangiacapra, che, insieme all’azzurra Lorena Busà hanno superato il Giappone al termine di una finale difficile, finita 2-1 per il team tricolore.

mondiali karate“Dedico questa medaglia a tutte noi perché ci siamo fidate l’una dell’altra dall’inizio – è stato il commento di Silvia Semeraro – Possiamo fare ancora meglio. Ringrazio la Fijlkam, il direttore tecnico, il mio coach Savio Loria, tutti i coach che hanno contribuito ai risultati dell’argento individuale e del bronzo a squadre. Grazie ai fisioterapisti, ai medici e a tutto lo staff. La dedico alle Fiamme oro, alla mia famiglia, a mia nipote e mia sorella che mi seguono da lontano e a me stessa, che continuo a credere nei miei sogni”.

“Dedico la medaglia a tutte le ragazze e al nostro coach Claudio che ci ha seguito e supportato – è la dedica di Clio Ferracuti – Insieme a lui abbiamo raggiunto questo grande risultato. Ringrazio la nazionale e il mio Gruppo sportivo Fiamme oro della Polizia di Stato e la mia famiglia che c’è sempre”.

“Dedico questa medaglia a tutte noi che abbiamo creduto in questo obiettivo – ha detto Alessandra Mangiacapra dopo la gara – La dedico a Claudio e allo staff italiano che ci ha sostenute e aiutate”.

Altra medaglia per le Fiamme oro è quella di Viviana Bottaro, che ormai è una garanzia e si è confermata ai massimi vertici del kata femminile. Dopo il bronzo di Tokyo 2020 la portacolori delle Fiamme oro si è messa al collo anche quello mondiale, aggiudicandosi la finale per il terzo posto contro la statunitense Kokumai.

“Concludere l’anno così è stato molto bello – ha detto Viviana dopo la premiazione – È stato un campionato nel quale mi sono finalmente potuta divertire ed emozionarmi senza i condizionamenti dell’infortunio che avevo prima delle Olimpiadi. Sono veramente soddisfatta per questo risultato. Ringrazio tutto lo staff della nazionale, le Fiamme oro, la federazione e tutto il team perché non si vince mai da soli”.

Sul podio anche la nostra Michela Pezzetti con la squadra di kata femminile insieme alle azzurre Terryana D’Onofrio e Carola Casale. Il team italiano ha conquistato il bronzo superando il Perù nella finale per il terzo posto.

“Il Campionato del mondo è sempre unico. Ogni volta ci si va con una personalità diversa, visto che passano almeno due anni e il tempo scorre. Cambiano le persone, cambia la squadra. Le emozioni cambiano sempre, anche se l’obiettivo rimane lo stesso. Stavolta uscire dal tatami ci ha dato la consapevolezza di poter fare ancora meglio, ma la soddisfazione è stata enorme. Dedico questa medaglia sicuramente a Roberta Sodero, il nostro coach (in nazionale e nelle Fiamme oro, ndr) con cui abbiamo fatto l’ultimo mondiale. Mi alleno con lei da sempre, puntavamo in alto e questa medaglia è tanto bella”.

Sergio Foffo

Pozzuoli: intitolata la Villa Comunale a Pierluigi Rotta

intitolazione Pierluigi RottaCon una cerimonia, che si è svolta questa mattina alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini, la città di Pozzuoli (Napoli) ha voluto intitolare la Villa Comunale alla memoria di un suo figlio, dedicandola a Pierluigi Rotta, l’agente ucciso in Questura a Trieste il 4 ottobre 2019.

All’intitolazione erano inoltre presenti il questore di Napoli Alessandro Giuliano, il sindaco della cittadina Vincenzo Figliolia e i familiari di Pierluigi.

Prima dello scoprimento della targa di intitolazione c’è stata una breve esibizione della Fanfara della Polizia, che accompagnata dal coro degli alunni delle scuole elementari e medie del comprensorio scolastico di Pozzuoli, ha eseguito la marcia di ordinanza Giocondità e l’Inno d’Italia.

intitolazione Pierluigi RottaNel suo intervento, il capo della Polizia Lamberto Giannini ha sottolineato come “Questi sono momenti molto importanti per la famiglia della Polizia di Stato, per la famiglia di Pierluigi. Sono momenti scolpiti nella nostra memoria. È molto bello essere in un luogo simbolo di una città, frequentato da tutti i cittadini e dai bambini, che potranno vedere un nome scritto sul marmo, ma che è in realtà ben scolpito nei nostri cuori. Io ritengo che i caduti della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine sono un qualcosa che non ci lasciano mai, sono un esempio di persone che hanno fatto fino in fondo il loro dovere e che ci guidano e ci debbono guidare ogni giorno nel nostro percorso. Sono certo che anche le tante persone che passeranno qui come i bambini, potranno avere qualcuno che gli racconti quello che è accaduto perché è importante avere degli esempi.

Al termine della cerimonia il prefetto Giannini ha fatto visita al Commissariato di Pozzuoli, adiacente alla Villa che da oggi porta il nome di Pierluigi Rotta.

L’app della Polizia di Stato YouPol si rinnova

L’app Youpol, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio, bullismo e reati di violenza domestica, si rinnova e lo fa in concomitanza del 25 novembre, giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

L’applicativo, che si presenta con una nuova veste grafica, è stato implementato anche nelle funzionalità, così da permettere una maggiore interazione tra la sala operativa della Questura e il segnalante.

Da oggi, infatti, durante la segnalazione, sarà possibile allegare non solo immagini ma anche video e file audio, in modo che l’operatore della Polizia di Stato possa avere un quadro completo di cosa sta accadendo ed intervenire in maniera ancor più tempestiva.

Un’importante novità riguarda l’introduzione della chat che può essere attivata dalla sala operativa ricevente, e sulla quale possono essere scambiati, in tempo reale, sms e file multimediali, come normalmente accade in un’applicazione di messaggistica istantanea.

Youpol 2021

Al fine di tutela i segnalanti, che spesso possono essere vittime stesse del reato, è stata inserita la possibilità, per chi segnala, di nascondere l’attività svolta con l’app. Questa nuova funzionalità è stata pensata principalmente per le vittime di violenza di genere. Nascondendo l’attività svolta, non rischiano di essere scoperte se qualcuno si impossessa del loro dispositivo elettronico per “curiosare”.

La geolocalizzazione tramite l’applicazione è oggi possibile a doppio senso. Il segnalante può essere localizzato dalla sala operativa ma, allo stesso tempo, ha la possibilità di vedere quale sia l’ufficio di Polizia a lui più vicino spingendo il tasto “Dove siamo”.

Come nella precedente versione è possibile effettuare la segnalazione anche in forma anonima e si può chiamare direttamente dall’app il N.U.E. 1 1 2 o, dove non presente, il 113 della questura.

L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios e Android.

La presentazione del Calendario 2022

Calendario della Polizia di Stato 2022. Un progetto che attraverso le immagini vuole raccontare i valori e l’operatività delle donne e degli uomini della Polizia di Stato al servizio delle comunità, ma che guarda al futuro costruendo percorsi di solidarietà per sostenere i minori che hanno bisogno di aiuto, nel segno del claim #essercisempre che per la Polizia di Stato rappresenta il senso dello spirito di servizio.

Legalità, giustizia, solidarietà, sostegno, rispetto e memoria. Sono solo alcuni dei valori che 12 poliziotti hanno tradotto in immagini, attraverso le foto che compongono il #CalendarioPolizia 2022.

Puoi acquistare la tua copia del calendario della Polizia di Stato direttamente sul sito dell’Unicef o presentando il bollettino all’Ufficio relazioni con il pubblico della tua questura di riferimento.

Stradale: “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”

Polizia stradaleProclamata per la prima volta dall’Onu nel 2005 nella terza domenica di novembre, domani, viene celebrata la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato, ogni anno, alle vittime di incidenti stradali ed ai loro familiari.

Tra gli obiettivi dei Paesi europei c’è anche quello della sicurezza stradale con la prospettiva di azzerare il numero delle vittime della strada entro il 2050, nonché nel 2030 di ridurre del 50% il numero sia delle vittime che dei feriti gravi.

Incidente stradaleGli incidenti stradali sono spesso causati dai comportamenti sbagliati dei conducenti e dal mancato rispetto del codice della strada, ed è per questo che la Polizia di Stato, dall’inizio di quest’anno, ha messo in campo oltre 397 mila pattuglie della polizia Stradale sul territorio nazionale, che hanno accertato più di 1.500 mila infrazioni, ritirato 21.255 patenti di guida e decurtato 2.477.333 punti patenti.

Campagna polizia stradaleC’è da sottolineare che la responsabilità personale di chi si mette alla guida rimane sempre la precauzione più efficace per prevenire gli incidenti stradali. A tal proposito la Polizia di Stato organizza da anni le Campagne di sensibilizzazione ed informazione sui rischi derivanti da comportamenti errati alla guida; iniziative che riflettono l’impegno sotto il profilo comunicativo, informativo e degli accordi con enti ed Istituzioni per ridurre la mortalità sulle strade.

L’educazione stradale non è rivolta solo agli automobilisti, ma anche ai giovani, attraverso la diffusione nelle scuole, negli incontri con i poliziotti della Stradale, della cultura della legalità, della prevenzione e la promozione dei corretti stili di vita, per stimolare in loro, futuri conducenti, una maggiore responsabilità nei comportamenti alla guida.