Online le indicazioni applicative per il trasporto di armi comuni da sparo

armi da collezioneAlcuni aspetti connessi al trasporto delle armi comuni da sparo, nel corso del tempo, hanno registrato specifici approfondimenti o hanno originato quesiti nelle varie province italiane.

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio per l’Amministrazione generale ha dunque elaborato un atto di indirizzo con il quale fornire i dovuti e necessari chiarimenti ai dubbi interpretativi in materia.

Nello specifico sono stati affrontati tre temi: il regime fiscale applicabile all’avviso di trasporto da parte dei collezionisti; la Questura competente a ricevere l’avviso qualora le armi siano dirette verso una provincia diversa da quella di partenza; la validità di dichiarazioni rilasciate da enti diversi dall’Unione italiana del tiro a segno o dalla Federazione italiana del tiro a volo in caso di trasporto armi effettuata dai titolari di Carta europea residenti in altro Stato dell’U.E

  1. Regime fiscale applicabile all’avviso di trasporto da parte dei collezionisti

L’avviso di trasporto presentato dal titolare della licenza di collezione di armi comuni da sparo rientra tra gli “atti, documenti e registri soggetti all’imposta in caso d’uso” (Parte II dell’Allegato A-Tariffa, D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642) e, pertanto, “non dovrà essere corredato dalla marca da bollo, in quanto l’atto in parola non rientra tra quelli che devono essere presentati ali ‘Agenzia delle Entrate per la registrazione”.

L’adempimento dell’avviso di trasporto delle armi detenute in collezione, però, grava anche sul soggetto titolare di licenza di porto d’armi in quanto assolve alla duplice funzione di garantire il generale controllo della movimentazione delle armi sul territorio nazionale e la specifica vigilanza sul rispetto delle prescrizioni relative alla prova di funzionamento e all’intervallo tra una prova e l’altra.

Qualora invece il titolare di porto d’armi debba trasportare armi comuni da sparo (non detenute in collezione) non dovrà presentare alcun avviso, essendo implicita la possibilità di poter trasportare con se l’arma fino ad un limite di 6 pezzi.

  1. La Questura competente a ricevere l’avviso qualora le armi siano dirette verso una provincia diversa da quella di partenza.

L’utente può effettuare il trasporto sia in andata che in ritorno, presentando l’avviso di trasporto alla Questura di partenza. Quest’ultima provvederà ad effettuare la comunicazione alla Questura di destinazione delle armi e, salvo diverso avviso, ad apporre il visto sul documento di trasporto con riferimento ad entrambe le tratte.

  1. La validità di dichiarazioni rilasciate da enti diversi dall’Unione italiana del tiro a segno o dalla Federazione italiana del tiro a volo

Qualora i titolari di Carta europea d’arma da fuoco, residenti in altro Stato dell’U.E., interessati all’esercizio di attività sportiva, intendano trasportare o trasferire le armi sul territorio nazionale, dovranno munirsi di una valida dichiarazione rilasciata dall’Unione italiana del tiro a segno o dalla Federazione italiana del tiro a volo o da altre associazioni sportive di tiro riconosciute o affiliate al C.O.N.I..

Polizia ferroviaria: a luglio arrestate 78 persone e indagate 828

polizia ferroviariaNel mese di luglio la Polizia ferroviaria durante i servizi di controllo nelle stazioni ha identificato più di 200 mila persone, di cui ne sono state arrestate 78 e indagate 828. Inoltre ha catturato 26 latitanti e sequestrato più di quattro chili di sostanza stupefacente tra cocaina, eroina e hashish. Gli stranieri rintracciati in posizione irregolare sono stati 380, mentre i minori non accompagnati rintracciati dal personale della Specialità e restituiti alle famiglie o collocati in comunità sono stati 77.

L’attività è stata svolta con 16.548 pattuglie che hanno inoltre effettuato 872 servizi di scorta a bordo treno, per un totale di 1.858 treni scortati e 1.025 servizi antiborseggio.

Il significativo aumento dell’attività di prevenzione sul territorio si è tradotto in una maggiore presenza visibile delle pattuglie in stazione e sui treni che ha determinato in generale un calo generalizzato dei fenomeni delittuosi. Rispetto allo scorso anno, nel periodo gennaio luglio, il numero dei furti in danno dei viaggiatori è calato del 57 per cento. Si registra una flessione anche delle rapine (-11 per cento), dei danneggiamenti (-40 per cento) e delle aggressioni al personale ferroviario (-11 per cento), Anche i furti di rame in ambito ferroviario sono diminuiti del 63 per cento.

Progetto I-Can: primo seminario in Rete contro la ‘Ndrangheta

rizzi webinarNell’ambito del progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) promosso dall’Italia insieme ad Interpol, si è tenuto oggi, in videoconferenza, il primo seminario in Rete come attività di formazione con lo scopo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza della minaccia e della pericolosità rappresentata dalla ‘Ndrangheta nel mondo. La sessione è stata aperta dal vice capo della Polizia Vittorio Rizzi insieme al direttore esecutivo del Segretariato generale dell’Interpol, Stephen Kavanagh, alla presenza degli investigatori specializzati delle unità I-Can di Australia, Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Francia, Germania, Italia, Svizzera, Stati Uniti e Uruguay e degli esperti per la sicurezza italiani in quei Paesi.

Il progetto si pone l’obiettivo di costituire delle squadre specializzate nelle zone dove è maggiormente radicata la presenza della ‘Ndrangheta preparando le forze di polizia al contrasto di questa organizzazione criminale.

Stanno già arrivando i primi risultati con l’arresto, nella scorsa settimana, di 6 latitanti in Argentina, Costa Rica e Albania, segno tangibile di quanto lo scambio informativo e la collaborazione investigativa costituiscano la risposta più efficace alle organizzazioni mafiose: contro una minaccia globale occorre un attacco globale.

Per questo oggi Interpol e il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia – Scip della Direzione centrale della polizia criminale, hanno organizzato un seminario con la professoressa Anna Sergi, docente di crimonologia presso il Dipartimento di sociologia dell’Università dell’Essex, le cui ricerche si focalizzano sullo studio della criminalità organizzata.

La strage di Duisburg del 2007 ha confermato l’esistenza della ‘Ndrangheta anche fuori dall’Italia consentendo di capire quanto capillare fosse l’inserimento delle famiglie calabresi nei tessuti sociali e finanziari di numerose nazioni. 

Sicurezza: servizi di Polizia con la nuova Yamaha Sport Tourer

La “partnership” tra la Polizia di Stato e la Yamaha, già positivamente collaudata con la fornitura delle moto d’acqua per i reparti speciali, si arricchisce ancora con la fornitura di moto da strada per i servizi di Polizia.

Con il programma “Yamaha for Police” la Polizia di Stato svolgerà il proprio lavoro sulla “Sport Tourer Yamaha”.                                  

Si tratta di una flotta di 90 FJR1300AE dal propulsore a quattro cilindri in linea da 1.298 cc, che garantisce una ottima ripresa, prestazioni sportive e consumi contenuti. Con il cambio a sei marce la moto permette sia un’accelerazione istantanea, sfruttando la riserva di coppia, sia di mantenere un andamento costante, in sesta, a bassi regimi. Inoltre con le sospensioni a regolazione elettronica e forcella rovesciata, che si adattano in base al fondo stradale e al carico, i poliziotti potranno guidare in ogni situazione.

L’ allestimento, invece, è composto da: faro lampeggiante a tecnologia LED montato su un palo telescopico ad estensione manuale; coppia di lampeggianti frontali a tecnologia LED integrati al parabrezza di serie; Kit sonoro costituito da una coppia di altoparlanti in neodimio con profilo ribassato, master e slave, provvisti di modulo elettronico; sirena bitonale integrata, suono emergenza / soccorso; sistema di gestione con pulsantiera stagna dotata di pulsanti retroilluminati.

Andrea Colombi, country Manager di Yamaha, ha dichiarato che “La vocazione di Yamaha nel supportare la mobilità, in ogni sua forma e necessità, si traduce anche nella fornitura di mezzi affidabili e performanti alle Forze di Polizia. Vogliamo e sappiamo rispondere a qualsiasi bisogno, sia esso dei singoli cittadini sia dei professionisti al servizio della sicurezza. Per noi è sempre una grande soddisfazione poter essere accanto a chi svolge mansioni importanti e strategiche. Il programma Yamaha for Police è un asset fondamentale all’interno dell’azienda, che ci permette di fare la nostra parte per il bene comune”.

Trieste: presi gli autori del furto di medicinali oncologici

farmaci oncologiciArrestate quattro persone per il furto di farmaci oncologici, del valore di circa 400mila euro, avvenuto a febbraio 2019 all’ospedale Maggiore di Trieste.

All’operazione, che ha portato alla cattura dei ladri nell’area napoletana, hanno partecipato sia la Polizia che i Carabinieri di Trieste e Napoli.

Dalle indagini è emerso che gli arrestati prima di fare il colpo avevano effettuato ripetuti sopralluoghi nei pressi della struttura ospedaliera e, una volta certi di poter colpire in sicurezza, hanno approfittato dell’oscurità e dell’assenza di personale sanitario per accedere all’interno dell’ospedale.

I quattro, travisati da passamontagna ed indossando guanti, hanno forzato porte e finestre fino a raggiungere il magazzino della farmacia dove, dagli armadi refrigerati, si sono impossessati di medicinali ad altissimo costo destinati a pazienti affetti da patologie tumorali.

Gli accertamenti sui transiti autostradali e l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza hanno permesso di risalire ad un’autovettura intestata ad una società di noleggio. Il veicolo, proveniente da Napoli, aveva raggiunto Trieste anche nei giorni precedenti al furto.

Parallelamente è stata svolta anche un’accurata analisi dei tabulati telefonici che ha permesso di individuare le utenze utilizzate durante il furto il 12 febbraio.

L’attività investigativa ha fatto scoprire anche un gruppo di cittadini egiziani che in Lombardia si occupava della ricettazione dei farmaci al di fuori dai confini nazionali (Egitto, Francia e Turchia).

Nell’ambito del procedimento penale risultano indagate altre persone che hanno avuto diversi ruoli sia in seno al furto che nella ricettazione dei medicinali.