Operazione alto Impatto “EMMA 5” contro i money mules

money mules170 money mules identificati su tutto il territorio nazionale, responsabili di 374 transazioni fraudolente per un totale di oltre 10 milioni di euro, di cui 3,5 milioni già recuperati.

È il bilancio dell´operazione ad alto impatto “EMMA 5” messa in campo anche quest´anno dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha visto l’impiego di 210 uomini.

Nel settore del contrasto al financial cybercrime, il fenomeno dei “money mules” costituisce senz´altro uno degli aspetti più allarmanti e diffuso in tutto il mondo.

Un money mule è un soggetto che, consapevolmente (perché membro di un´organizzazione criminale, o perché in stato di bisogno) o inconsapevolmente (perché attratto da false offerte di lavoro pubblicate sul web), offre la propria identità per l´apertura di conti correnti, carte di credito ed altri strumenti di pagamento, sui quali vengono poi accreditate somme di denaro provento di attacchi informatici e finanziari ai danni di ignari cittadini.

L’attività operativa che si è svolta dai primi di settembre alla fine novembre, delle polizie di 24  Paesi dell´Unione Europea oltre a quelle della Moldavia, Norvegia, Svizzera, Regno Unito, Australia, USA (FBI e Secret Service), sotto il coordinamento di Europol ed Eurojust e con il supporto della Federazione Bancaria Europea (EBF), ha consentito di contrastare diversi gruppi criminali di svariate nazionalità ed estrazione, resisi responsabili di cyber crimini finanziari ai danni di singoli cittadini, piccole e medie imprese e importanti gruppi bancari e di intermediazione finanziaria.

Per osteggiare il fenomeno dei money mule saranno avviate da parte dei Paesi che hanno preso parte all’operazione campagne di sensibilizzazione e prevenzione al fine di creare consapevolezza in chi favorisce, con la propria opera, il riciclaggio dei proventi di attività illecite come le frodi online o il phishing.

Al riguardo, anche in linea con la strategia europea, è stato realizzato materiale video e grafico che sarà divulgato da ciascun partner, bancario e non, attraverso i propri canali di comunicazione, per informare opportunamente la cittadinanza sui rischi della Rete e sulla necessità di adottare ogni utile accorgimento per contrastare il fenomeno.

7 dicembre: 60 anni delle donne in Polizia

donne poliziottoDa sempre attenta ai cambiamenti sociali nel nostro Paese la Polizia ha continuamente adeguato la struttura organizzativa alle mutate esigenze della società.

Come nel 1959 quando, con la legge 1083 del 7 dicembre, venne istituito il Corpo della Polizia femminile.

Festeggiamo dunque oggi i 60 anni da quel cambiamento storico che aprì le porte alle donne nella nostra Amministrazione, la prima a farlo tra tutte le forze di polizia.

La legge prevedeva il concorso per due ruoli: quello delle ispettrici che possedevano la laurea ed erano avviate alla carriera direttiva, e quello delle assistenti che possedevano il diploma ed erano avviate alla carriera di concetto.

donne poliziottoIl campo di intervento era molto specifico e necessitava della giusta sensibilità per occuparsi dei reati che riguardavano la tutela della moralità pubblica, della famiglia, delle donne e dei minori.

All’epoca l’opinione pubblica guardò con interesse all’impiego delle prime poliziotte visto che i temi a cui si dovevano dedicare preoccupavano la società del dopoguerra e richiedevano prevenzione, assistenza e umanità.

Il contributo dell’azione delle donne nella nostra Amministrazione è stato fondamentale in quegli anni e lo è tutt’oggi a 38 anni dalla riforma del 1981 che ha unificato il corpo delle guardie di P.S. e la Polizia femminile nella moderna Polizia di Stato che conosciamo.

Le poliziotte ora sono oltre 15 mila e ricoprono ogni ruolo, dall’agente al dirigente generale e sono impiegate in ogni settore e specialità della nostra istituzione per servire al meglio le comunità.