Arrestato in Spagna latitante

Arresto latitanteUn 45enne italiano, destinatario di un mandato di arresto europeo, è stato arrestato in Spagna nell´ambito dell´operazione “WANTED 3”. L’uomo in Italia è inserito nei 100 latitanti di maggiore interesse ed è stato individuato dagli investigatori dello Sco (Servizio centrale operativo) e da quelli della Squadra mobile di Udine in collaborazione con la Polizia spagnola.

L’uomo si era reso irreperibile e si nascondeva in Spagna; doveva scontare una condanna per violenza sessuale, calunnia, appropriazione indebita, truffa aggravata e ricettazione per i quali è stata emessa una condanna a 18 anni e 27 giorni, disposte dai Tribunali di Udine, Verbania, Novara, La Spezia, Roma, Velletri, Trieste, Imperia, per fatti successi fra il 2005 ed il 2015.

Meticolose indagini, supportate da attività tecniche, lo hanno localizzato a Alicante ed è stato catturato all’interno della sua abitazione. 
Nei prossimi giorni è prevista l´udienza finalizzata alla determinazione della procedura estradizionale verso l´Italia.

Anche ad ottobre dona il sangue con la Polizia di Stato

Donazioni sangue ottobre 2019Anche nel mese di ottobre l’Associazione donatori e volontari personale della Polizia di Stato prosegue la sua attività di raccolta sangue, con l’invito a donare rivolto a tutti i cittadini in buona salute, di età compresa tra 18 e 65 anni.

Si ricorda che per donare il sangue è necessario avere un peso corporeo non inferiore a 50 chili. È essenziale recarsi al prelievo a digiuno, con l’eccezione di poter bere un caffè, un tè o un succo di frutta. Non è consentito ingerire latte e derivati. (Requisiti)

Consultate la locandina nazionale per conoscere le date e le città dove è possibile donare.

Centri massaggi hot: sequestrati 9 locali in varie città

prostitute in appartamentoMarito e moglie avevano organizzato un vero e proprio mercato della prostituzione all’interno di nove centri massaggi sparsi in varie città d’Italia.

La Squadra mobile di Ancona, nell’ambito dell’operazione “Vishudda”, ha indagato, oltre ai due fondatori dell’organizzazione, altre tre persone per induzione alla prostituzione; nell’ambito delle indagini sono stati sequestrati nove centri massaggi all’interno dei quali le ragazze erano costrette a prostituirsi.

Le indagini, partite alla fine del 2017 da Ancona, hanno portato a scoprire che la prostituzione avveniva anche in altri locali di Faenza (Ravenna), Curtatone (Mantova), San Giovanni in Marigliano (Rimini), San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), Pescara, Barletta e Bologna.

I due coniugi reclutavano ragazze italiane tramite annunci di offerte di lavoro a tempo indeterminato e attraverso siti internet. Una volta assunte, le giovani donne venivano indotte a prostituirsi, dopo un adeguato addestramento impartito all’interno di centri massaggi dagli stessi promotori.