Pordenone: presi gli specialisti del furto in abitazione

In tre mesi hanno messo a segno almeno 33 furti aggravati in ville e abitazioni del Nord Est, ma è in fase di accertamento la loro responsabilità in altri 70 reati analoghi commessi nello stesso periodo nelle province di Pordenone e Treviso.

Si tratta di tre cittadini albanesi che, al termine dell’indagine svolta dalla Squadra mobile di Pordenone, sono stati arrestati con l’accusa di essere i componenti del gruppo criminale che era diventato un vero e proprio incubo per gli abitanti della zona.

Gli arresti sono stati effettuati in collaborazione con le Squadre mobili di Milano e Treviso, del commissariato di Conegliano Veneto, delle Unità operative di primo intervento (Uopi) e del Reparto prevenzione crimine di Padova.

Nel corso delle perquisizioni, i poliziotti hanno trovato gioielli, denaro, una smerigliatrice da taglio utilizzata per aprire le casseforti, ed altro materiale di interesse investigativo.

I raid nelle abitazioni, che avvenivano di sera e di notte, avevano fruttato agli indagati gioielli, orologi, denaro e lingotti d’oro, per un valore di circa un milione di euro, ma anche armi e munizioni, che i criminali tenevano per utilizzarle, qualora fosse stato necessario, durante le intrusioni nelle abitazioni.

Per questo, oltre che dei furti, gli arrestati sono accusati anche di detenzione illegale di armi comuni da sparo.

Nel corso dell’indagine gli investigatori hanno anche individuato un flusso di beni di provenienza illecita, trasferiti verso l’Albania, dove venivano riciclati e reinvestiti.

L’attività investigativa è iniziata dopo un furto in abitazione messo a segno nel centro di Pordenone la sera del 27 dicembre scorso, quando i criminali portarono via un armadio blindato che custodiva gioielli in oro per un valore di 30mila euro, un revolver Smith and Wesson calibro 38, una pistola semiautomatica Browning calibro 33, e tre fucili.

L’esame dei tabulati telefonici della zona evidenziò la presenza di tre utenze telefoniche compatibili con gli orari della commissione del furto. Si trattava di utenze acquistate a ottobre in provincia di Milano e intestate a persone inesistenti; la loro presenza è stata registrata anche nei luoghi e orari di molti altri reati analoghi.

Questo ha permesso di individuare gli appartenenti al gruppo criminale e la loro base logistica, stabilita in due appartamenti di Conegliano Veneto e Treviso, dove, utilizzando delle smerigliatrici da taglio, venivano scardinati i forzieri sottratti durante i colpi.

Sergio Foffo

La Stradale vicina ai minori vittime di incidente. Ancora pochi giorni per aderire al “progetto Trauma Bear”

L’esperienza dell’incidente rappresenta per tutte le persone coinvolte, ed in particolare modo per i più piccoli, un evento improvviso che determina intensa paura, confusione e dolore.
La Polizia di Stato, ormai da tempo, ha portato l’attenzione degli operatori, in particolare, sugli aspetti umani e sugli impatti psicologici delle vittime di gravi incidenti stradali e ferroviari, individuando e mettendo a punto procedure di protezione e supporto, che riducano al minimo  le sofferenze.
Un’attenzione particolare va riservata ai bambini che, testimoni, vittime dirette o indirette di eventi di forte impatto traumatico (quali il ferimento o la perdita dei genitori) hanno innanzitutto bisogno di essere rassicurati, anche per evitare il rischio di eventi post-traumatici.
Un orsacchiotto di peluche, ha per i bambini un effetto tranquillizzante; un richiamo al mondo dei giochi, un oggetto familiare a cui aggrapparsi quando la situazione è difficile.
Nasce da qui la scelta di fornire alle pattuglie della polizia stradale un “c.d. Trauma Bear”, apparentemente estraneo ai compiti di repressione del rischio stradale, ma che è in grado di lenire, seppur parzialmente, il senso di smarrimento, incertezza e solitudine nei minori coinvolti direttamente o indirettamente in incidenti stradali.  
A tal proposito, è stato pubblicato sul sito www.poliziadistato.it un avviso pubblico per la ricerca di proposte di sponsorizzazione per l’acquisto di 2.000 orsacchiotti di peluche vestiti con un una pettorina, che richiami l’appartenenza alla Polizia di Stato, da dare in dotazione alle pattuglie della Polizia Stradale, che intervengano in incidenti stradali ove risultano coinvolti  anche  bambini.
Chi intendesse aderire alla richiesta, fornendo un contributo di sponsorizzazione al progetto e concorrendo alla realizzazione dell’iniziativa, è ancora in tempo per presentare la propria proposta. Basta seguire le modalità indicate nella pagina dell’avviso pubblico.